Rotte sottomarine per il narcotraffico tra Colombia e Stati Uniti

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Submarine - Foto di Nils Kuhn

C’è chi usa i terroristi baschi per recuperare i crediti non saldati del traffico di droga. E chi invece trasporta cocaina passando sotto la superficie dei mari. Come accaduto con la scoperta in Honduras: oltre 2 tonnellate e mezzo sequestrate due settimane fa circa mentre viaggiavano sotto il pelo dell’acqua dalla Colombia agli Stati Uniti.

(Via BoingBoing)

Giuliano Turone: ecco perché non si chiudono i conti con gli anni di piombo

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Il caso Battisti di Giuliano TuroneMicromega Online pubblica un’intervista di Rossella Guadagnini a Giuliano Turone dal titolo esplicito: Perché non riusciamo a chiudere i conti con gli anni di piombo. Il punto di partenza è il libro Il caso Battisti. Un terrorista omicida o un perseguitato politico? (Garzanti Libri, 2011) scritto dal magistrato che, insieme a Gherardo Colombo, scoprì il 17 marzo 1981 gli elenchi della P2. Ecco l’incipit dell’intervista:

“Non è che gli italiani non ne vogliano sapere di mettersi alle spalle gli anni di piombo. Ma il fatto è che la maggior parte di loro desidera che la cosa possa avvenire senza umiliare e ferire la sensibilità della vittime. La gestione del ‘caso Battisti’, da parte dei suoi simpatizzanti e da parte dello stesso interessato, si muove invece nella direzione contraria, per esempio quando parla – anche con una certa sguaiataggine – di ‘desiderio di vendetta’ per designare quella che invece è soltanto un’aspettativa di rispetto e giustizia da parte delle vittime di reato […]. È chiaro che non è così che si possono creare le premesse per ‘voltare pagina’ – prosegue Turone – E giustamente Antonio Tabucchi trova ‘offensivo che altri, che non hanno vissuto quello che hanno vissuto gli italiani, chiedano così superficialmente che l’Italia metta una pietra sopra la nostra storia tragica ancora non chiara’. Ma c’è una strada intelligente, civile e dignitosa per arrivare a chiudere i conti con il terrorismo, nel pieno rispetto della sensibilità delle vittime e nell’interesse di tutti”.

Continua qui.

Notte criminale: terza e ultima parte del dossier “Belgio, gli assassini folli del Brabante: 28 morti senza un perché”

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Belgio, gli assassini folli del Brabante - Terza parte

Su Notte criminale è uscita la terza è ultima parte del dossier Belgio, gli assassini folli del Brabante: 28 morti senza un perché. La prima parte è qui e la seconda invece qui.

Paginauno: cinque articoli per raccontare un romanzo mai scritto sugli anni Novanta

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Il romanzo mai scritto sugli anni NovantaWalter G. Pozzi, già citato da queste parti, firma cinque articoli che compongono un romanzo mai scritto sugli anni Novanta (Paginauno), ispirato alla richiesta di archiviazione di Sistemi criminali, procedimento penale 2566/98 del tribunale di Palermo. Questo l’elenco dei pezzi:

Da qui si può scaricare il pdf completo dei cinque testi (740 KB).

Current.tv: nell’anniversario del delitto Ambrosoli, due speciali di Enzo Biagi su Gelli e Sindona

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Nell’anniversario dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli, avvenuto l’11 luglio 1979 (e nel compleanno – il 12 luglio – del suo braccio destro, il maresciallo della guardia di finanza Silvio Novembre), Current manda in onda questa sera due speciali di Enzo Biagi. Alle 21.10 “C’era una volta Licio Gelli” e alle 21.40 “C’era una volta Sindona”, il banchiere che sarà condannato per aver commissionato al killer William Joseph Aricò il delitto dell’avvocato Ambrosoli, incaricato nel 1974 di liquidare l’impero finanziario del banchiere siciliano.

Voci da Genova 2001: Mantovani (Fandango), Mammano (Stampa Alternativa) e Guadagnucci (Feltrinelli)

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Diaz. Processo alla poliziaManca meno di un mese al decimo anniversario dei fatti di Genova del luglio 2001, quando nel capoluogo ligure si svolse il G8 con il disastro e le violenze che ne seguirono. In vista dei dieci anni, esce per Fandango il libro Diaz. Processo alla polizia, scritto dal giornalista Alessandro Mantovani:

Sabato 21 luglio 2001, ultimo giorno del G8 di Genova, poco prima della mezzanotte, più di 300 operatori delle forze dell’ordine fanno irruzione nel complesso scolastico “Diaz”. In testa c’è il VII nucleo, seguono gli agenti della Digos e della mobile mentre i carabinieri circondano l’edificio. In quella che il comandante Fournier definisce “una macelleria messicana” vengono arrestate e picchiate 93 persone sebbene non abbiano opposto alcuna resistenza, in gran parte si tratta di ragazzi e giornalisti stranieri (per lo più tedeschi, francesi e inglesi) che stanno dormendo.

Il verbale della polizia parla di “perquisizione” perché si sospetta la presenza di black block nell’edificio. La portavoce della questura in conferenza stampa dirà che i 63 referti medici agli atti della polizia giudiziaria sono dovuti a ferite pregresse. Molti dei presunti black block scoprono solo in ospedale di essere stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio, resistenza aggravata e porto d’armi.

Dopo il pestaggio nella scuola e le torture in ospedale, una cinquantina di arrestati vivono l’inferno delle torture nella caserma lager di Bolzaneto. I “prigionieri”, solo dopo diversi giorni vengono rimpatriati nelle proprie nazioni con l’accusa di terrorismo.

Sempre sullo stesso argomento, nella primavera del 2009 era uscito nella collana Senza Finzione di Stampa Alternativa il libro Assalto alla Diaz, firmato da Simona Mammano e di cui s’era già parlato.

Inoltre, a cura di Roberto Laghi, l’intervista audio sempre su Genova 2001 a un altro giornalista, Lorenzo Guadagnucci, autore insieme a Vittorio Agnoletto di L’eclisse della democrazia. Le verità nascoste sul G8 2001 a Genova (Feltrinelli): Una ferita ancora aperta

Genova 2001, l’eclisse della democrazia. Intervista a Lorenzo Guadagnucci by Redazione MicroMega

“1975, un delitto emiliano”: un romanzo a fumetti ispirato alla storia di Alceste Campanile

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1975, un delitto emilianoEsce questo mese un romanzo a fumetti che racconta la storia di Alceste Campanile, assassinato in provincia di Reggio Emilia il 12 giugno 1975 e vicenda di cui si è già scritto da queste parti. Il libro si intitola 1975, un delitto emiliano, è stato pubblicato da Odoya ed è stato sceneggiato dal giornalista Alberto Guarnieri mentre le chine sono di Emilio Laguardia. Questa la presentazione del volume:

Nella primavera del 1975, alla vigilia delle elezioni, viene ucciso a Reggio Emilia Alceste Campanile, giovane militante del Circolo Ottobre, uno dei rami emiliani di Lotta Continua. L’inquieto giovane era passato nelle sue fila un paio d’anni prima, dopo aver rinnegato l’appartenenza al Fronte della Gioventù nel periodo liceale e la vicinanza alle compagini dell’estrema destra. Per anni le indagini proseguono a tutto campo senza trovare i colpevoli, cercati invano tanto a destra quanto a sinistra. Recentemente la discussa confessione di un ex militante neofascista ha chiuso il caso giudiziario, che rimane tuttavia una storia emblematica.

Nella graphic novel dei giornalisti del Messaggero Alberto Guarnieri ed Emilio Laguardia, ragazzi ai tempi, Adelchi Chiesa è un altro Alceste e la sua storia è quella di quegli anni di passione e violenze, impegno e deliri, musica e libri, amori e sconfessioni. La storia di quel 1975 di delitti insoluti in cui fu ucciso anche Pier Paolo Pasolini. 1975. “Un delitto emiliano” non è il tentativo di cercare una realtà alternativa a quella giudiziaria. La “storia vera” è infatti fonte di ispirazione, non (solo) un racconto da ripercorrere. L’intento degli autori è di raccontare ad ampio spettro, attraverso la vita di un moderno Candide, un periodo che inquieta, affascina e un po’ fa ancora paura.

La prefazione è firmata da Lucio Dalla mentre la postfazione da Luca Telese, che presenterà il libro a fumetti il prossimo 1 luglio a Reggio Emilia, presso la biblioteca comunale Panizzi di via Farini 3.