Global Forest Watch: dati aperti, crowdsourcing e immagini satellitari per monitorare lo stato delle aree verdi nel mondo

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Global Forest Watch, il progetto che si basa su tecnologia satellitare, open data e crowdsourcing per monitorare lo stato delle foreste nel mondo e introdurre sistemi di allarme laddove si creino criticità.

(Via BoingBoing)

“Banality of the Banality of Evil” diventa una copia di Banksy e va all’asta per sostenere la letteratura per l’infanzia

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Banality of the Banality of Evil

In origine, Banality of the Banality of Evil, era un’opera di Banksy. Poi, di recente, ne è stata creata su commissione una copia, è stata messa all’asta e il ricavato devoluto a 826 Valencia, progetto lettarario di San Francisco per l’infanzia. Lo racconta Boing Boing.

“Terms and Conditions May Apply”: in un documentario di Cullen Hoback come si violano dati, privacy e sicurezza degli utenti

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Terms and Conditions May Apply è il documentario di Cullen Hoback che racconta come i servizi che definisce “cosiddetti gratuiti” non siano in realtà tali (qualcos’altro si dice sul Guardian). Google, Facebook, Twitter, Amazon e Youtube, solo per citarne alcuni, danno ma prendono anche, e non poco, in termini di privacy e sicurezza. Perché, tradotto nelle parole del regista sempre sul Guardian, la questione si gioca sull’identità digitale di ciascun individuo costituita dai dati che genera e gestisce (o non gestisce).

(Via BoingBoing)

Il terrorismo razzista del Ku Klux Klan e la medical apartheid: la storia di Addie Mae Collins e della scuola autoptica bianca

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Addie Mae CollinsStoria di razzismo di stampo terrostico e di medical apartheid. È quella che si consumò il 15 settembre di 50 anni fa a Birmingham, in Alabama, all’interno di una chiesa battista degli Stati Uniti in cui morirono, a causa di un attentato con esplosivo del Ku Klux Klan, quattro ragazzine, Addie Mae Collins, Cynthia Wesley, Carole Robertson e Denise McNair. Su BoingBoing si fa notare questo aspetto, tutt’altro che secondario:

Addie Mae Collins potrebbe essere considerata una vittima del razzismo sotto un duplice aspetto. Da un lato ci fu la bomba che la uccise e dall’altro ci si deve calare in una lunga tradizione secondo la quale le scuole mediche per bianchi hanno spaziato nel cimiteri per neri con lo scopo di avere cadaveri da dissezionare.

Per leggerne ancora (in inglese), si veda qui.

Scotland Yard, il Black Museum of Crime e la voce di Orson Welles che arriva dal 1952

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Black Museum of Crime

Su BoingBoing si parla del Black Museum of Crime. E lo si descrive così:

The Black Museum of Scotland Yard is a cabinet of crime curiosities. Founded c. 1874, it contains evidence, contraband, and artifacts ostensibly displayed to help educate new law enforcement officers. The collection includes the above letter allegedly written by Jack the Ripper and sent “from hell”, umbrellas outfitted with secret guns, and the pots (in a kitchen crime scene recreation) that serial killer Dennis Nilsen used to boil his victims. Unfortunately, the Black Museum is closed to the public but that may be changing. Meanwhile, please enjoy this 1952 radio series hosted by Orson Welles, featuring an item from the museum each episode and a dramatic retelling of the dark tale behind it.

“A Hijacking”: una storia danese che racconta la Somalia e i sequestri delle navi da parte dei pirati

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A Hijacking è un film di Tobias Lindholm (che ne è anche lo sceneggiatore) con Pilou Asbæk, Søren Malling e Dar Salim che racconta di un cargo danese sequestrato dai pirati somali. Per una volta una visione non statunitense di ciò che accade nel Corno d’Africa.

(Via BoingBoing)

“Walter Koessler Project”: su Tumblr oltre 700 scatti inediti dalle trincee tedesche della prima guerra mondiale

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Walter Koessler Project

Una serie di foto inedite dalle trincee tedesche della prima guerra mondiale. È il Walter Koessler Project, dal nome del bisnonno di Dean Putney, che fu un fotografo indipendente che viveva in Germania e che andò a vivere a Los Angeles dopo la fine del conflitto. Nell’album sopravvissuto al tempo e in via di digitalizzazione da parte del bisnipote sono sopravvissuti oltre 700 scatti finora mai pubblicati.

Walter Koessler Project

(Via BoingBoing)

“The ghost army”: in un documentario si racconta la storia di un pezzo dell’esercito Usa che combatté Hitler con l’illusione

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The ghost army è un documentario girato da Rick Beyer con il supporto della PBS che racconta una storia risalente alla seconda guerra mondiale: quella dell’unità militare americana che dall’estate del 1944 riuscì sul fronte europeo a ingannare le armate di Adolf Hitler facendo ricorso all’illusione e all’illusionismo tra carri armati gonfiabili ed effetti sonori. Molti di coloro che ne fecero parte erano artisti e tutti erano addestrati a confondere il nemico, per quanto per decenni questo pezzo di storia sia stato fatto passare sotto silenzio, forse perché avrebbe preparato le campagne di guerra psicologica che seguirono nell’epoca successiva.

(Via BoingBoing)