Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager

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Il libro dei deportatiQuesto libro – che porta le firme di Brunello Mantelli, Nicola Tranfaglia, Francesco Cassata, Giovanna D’Amico e Giovanni Villari – è uscito alla vigilia del giorno della memoria e il testo che segue è stato pubblicato sul blog del Circolo Giustizia e Libertà di Sassari. Forse non occorre altra risposta a chi nega o a chi parla di disinfezione. Intanto, prima di passare al testo di GL, si può dare un’occhiata anche a Razzisteria: destra fascista in Italia e nella rossa Toscana, nuovo lavoro video di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, autori di L’altrainchiesta – 10 brutte storie italiane e già segnalati da queste parti per il reportage sulle “terapie riabilitative”.

Per gli “assassini della memoria” c’è un nuovo, insormontabile, ostacolo: nomi, dati anagrafici e storia dei 23.826 italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) deportati, tra il 1943 e il 1945, per motivi politici in Germania nei campi di concentramento. Un lavoro gigantesco che ora trova sistemazione organica nel primo volume suddiviso in tre tomi, dell’opera Il Libro dei Deportati 1943-1945 (Milano, Mursia; pp.2554, 120 euro) […] realizzato con il contributo fondamentale della fondazione Compagnia di San Paolo e dell’Assessorato alla Cultura del Piemonte, e già presente in tutte le librerie italiane.

Un’iniziativa editoriale che segue idealmente Il Libro della Memoria di Liliana Picciotto sugli ebrei italiani trucidati nei campi di sterminio tedeschi e che rappresenta una pagina definitiva della “storia nazionale”, parte di quella europea. “Dare volto” ai sommersi – questo l’obiettivo del libro con in appendice 200 pagine di grafici e di tabelle – è costato anni di lavoro ed è dovuto in primis alla caparbietà di due ex deportati: Bruno Vasari, già presidente dell’Aned di Torino, scomparso di recente, e Italo Tibaldi che fece il censimento dei deportati e costrui, in cinquant’anni di lavoro volontario, un primo archivio, forte di circa 45.000 schede. La storia della deportazione indica subito un primo elemento: nessuna provincia dell’Italia del 1943 ne è stata esente, nemmeno le isole e quelle aree del meridione che non conobbero l’occupazione tedesca, la Repubblica sociale e la conseguente Resistenza. Di sicuro, tuttavia, la prevalenza nella provenienza va ascritta alle regioni del Nord.

Dei 22.826 italiani rinchiusi nei Konzentrationslager(KL), 11.432 furono designati come Schutzhaftling (deportati per motivi di sicurezza), 3.723 come Politisch (in parte già presenti nel Casellario politico centrale dell’Italia fascista), 801 come asociali, 779 come prigionieri di guerra, 198 come ‘criminali abituali’ (detenuti in carceri italiane e consegnati da Salò ai tedeschi), 170 come lavoratori civili rimasti intrappolati in Germania, 7 come religiosi e 15 come ebrei-politici. Fu chiara per tutti i deportati, man mano che la Germania aveva bisogno di forza produttiva, la natura della deportazione: il lavoro schiavo. Le morti furono, sul totale, 10.129, una percentuale vicina al 50%, che arrivò al 55% nel lager di Mauthausen. Fu tuttavia Dachau, con 9.311 persone, il luogo con il maggior numero di deportati italiani; a seguire, Mauthausen con 6.615, Buchenwald con 2,123, Flossenburg con 1.798, Auschwitz con 847 e via via gli altri campi. Dall’incrocio dei dati, balza evidente il fatto che oltre il 25% dei deportati fu catturato in operazioni di rastrellamento: in 716 di queste – di cui si conosce la composizione dei reparti – ben 224 (il 31,3%) furono condotte da unità militari o di polizia di Salò.

I rastrellati erano suddivisi in tre categorie: i partigiani che quando “non erano passati per le armi” venivano avviati ai KL; i fiancheggiatori, o fucilati o deportati; i renitenti alla leva, trasferiti in Germania come lavoratori forzati ma non nei KL. Il libro non ha preso in considerazione né i deportati ebrei (a breve ci sarà una terza edizione, coordinata, de Il Libro della Memoria, né, per carenza di dati, quelli rimasti alla Risiera di San Saba. La messe di informazioni e di dati biografici che il libro fornisce, ribadisce così una realtà storica – dice nella prefazione Gianfranco Maris, presidente dell’Aned – “tanto assoluta” quanto “aggredita, contestata, manipolata, minimizzata, negata, sottoposta ai più infimi revisionismi strumentali al solo scopo di delegittimare politicamente i processi stessi della Liberazione del nostro paese e della nascita della nostra Costituzione” […].

Nel prossimo aprile uscirà il volume II, composto da saggi e studi regionali, nazionali ed internazionali sulla deportazione, per un totale di circa 1000 pagine. La rassegna stampa sul Libro dei Deportati – I volume è consultabile on line sul sito dell’editore Mursia.

425 thoughts on “Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager

  1. Barbara

    buongiorno,cerco notizie da sempre ma mai trovate…mia mamma è nata in campo di concentramento il 12/03/1945 nei documenti lei ha nata a : GRESSEN POLEN scritto così..si possono avere notizie su quel campo di concentramento?nonna interprete di quel campo,mai conosciuta..

  2. pierina cattani

    buon giorno . vorrei sapere se è possibile avere informazioni su Cattani Secondo ( Mio Padre) nato nel 1925 as Asola (mn) .Era nell ‘esercito. fu fatto prigioniero e deportato in Polonia ,ma non so dove . grazie .

  3. Pierina Cattani

    Grazie per le info .Cattani Secondo nato ad Asola (MN) nel 1925 e fatto prigioniero e portato in Polonia.

  4. luca bernardini

    cerco notizie di mio padre Leo Bernardini deportato in Polonia presumibilmente danzica o dintorni

  5. Giacomina

    Mi pento sempre di non aver annotato dove fu deportato mio padre Pastorino Francesco nato il 21 novembre 1921 a masone Genova . Vi sarei grata se riusciste a scoprire dove? Fu catturato a Creta dopo l8 settembre era militare di Marina grazie ancora Giacomina

  6. Donato Buccini

    vorrei avere notizie della deportazione di mio nonno Donato Buccini di Bisegna (AQ), ricordo solo che fu deportato in germania e che con lui c’erano altre persone di Bisegna.
    Grazie
    Donato

    • Miriam Mondin

      Gentilissimi,
      mia figlia sta svolgendo una ricerca per gli esami di 3^ media e stiamo cercando notizie in merito all’internamento di mio nonno in un campo lavoro. E’ sopravvissuto e tornato in Italia nel 1946. Non ha mai voluto parlare di quell’esperienza e mi rimane solo una croce di merito dello stato italiano. Se aveste notizie , vi saremmo grate.
      Alpino Tessaro Agostino Decimo Demetrio, nato ad Alano di Piave (Belluno) il 20 ottobre 1920

  7. Giorgio Moreschi

    Moreschi Giorgio

    Vorrei sapere dove è stato deportato mio padre Moreschi Angiolino nato il 6.06.1924 prelevato dai tedeschi a Bolzano nella caserma degli alpini il 25.04.1943.
    Dai suoi racconti mi sembra di ricordare che fosse in un campo di lavoro dove i militari italiani lavoravano per la produzione delle bombe….

    • Antonio Laselva

      Salve.. Anche mio nonno, Antonio Laselva, fu prelevato a Bolzano gries e deportato pare nel campo di Berlin Tegel… Vorrei anche io avere informazioni, anche lui fu sfruttato per la produzione bellica, pare costruissero mitragliatrici, che cercavano di rendere difettose..

  8. Giorgio Moreschi

    Giorgio Moreschi

    La data in cui fu prelevato mio padre in caserma a Bolzano non fu il 25.04 ma l’8 o il 9 settembre 1943 ….

    • Federica

      Anche mio nonno è stato preso a Bolzano nel settembre 43. Era un sottotenente degli Alpini, forse erano insieme?

  9. giovanni

    vorrei sapere se possibile sapere il campo di lavoro dove mio padre Dao Geletta Pietro classe 1913 rimase 3 anni grazie

  10. canuti elio

    per Canuti Rinaldo Aggiungo che è stato detenuto oltre a anche a Mauthausen dachau bukenwald

  11. Maria pia paris

    Sono paris m.pia mio zio Bifaretti antonio in servizio su nave Cattaro catturato da FF. AA.matr. 70041 n.20/1/1923 morto22/8/44 aFurstmberg oder germania dove era internato. Vorrei sapere dove e’ sepolto grazie.

  12. Franco Pezzoli

    vorrei sapere dove consultare ‘elenco degli internati nel campo di concentramento di Mauthausen,,mio padre
    Mario Pezzoli classe 1919 militare del 4° reg Alpini Aosta
    matricola 13267.
    Grazie

  13. Gianna

    Cerco informazioni riguardo mio padre galloni Romeo catturato a trieste dopo 8 settembre 43 deportato in Germania ma non sò dove. Faceva parte dell’esercito autieri a trieste nato a Modena il 20/06/23.grazie

    • Katia

      Cerco informazioni riguardo mio padre GNAN ANTONIO nato a Caorle (ve) il 08/04/22 catturato a Trieste dopo 8 settembre 43deportato in Germania al campo 5. Vorrei sapere dove si trova il campo 5 grazie

  14. Luisa Malentacchi

    Buongiorno cerco notizie di mio padre Enrico Malentacchi, nato a Castiglion Fiorentino il 5/1/1916, sottoufficiale medico catturato dai tedeschi sul fronte albanese dopo l’armnistizio, portato in transito a Norimberga e poi internato fino alla fine della guerra in un sottocampo di cui noi, colpevolmente, non abbiamo mai scritto il nome, forse convinti che ci sarebbe sempre stato il tempo di chiederlo a lui. Ha resistito cent’anni e noi non abbiamo trovato il tempo di registrare tutte le sue bellissime storie. Potete aiutarmi? Grazie, Luisa

  15. Walter Belingheri

    Vorrei sapere se è possibile risalire ai luoghi dove sono stati occupati molti lavoratori civili italiani in Germania prima e durante la guerra, a partire dal 1933 in avanti. Vorrei ricostruire dove ha lavorato mio padre Belingheri Ignazio classe 1909, visto che lui non ha mai voluto tornare in quei luoghi. C’è qualche ufficio dove indirizzare la richiesta? Grazie

  16. Roberto Celoni

    Buongiorno,
    vorrei sapere se si riesce ad avere qualche notizia inerente la prigionia di mio padre Celoni Renzo classe 1919 avvenuta dopo 8 settembre in Germania e precisamente a Brandenburg an der Havel in un campo di lavoro.
    Grazie.

    Roberto Celoni

  17. giovanni moretti

    GIOVANNI MORETTI
    vorrei avere notizie se possibile, risalire ai luoghi dove mio padre Moretti Ciro, caporal maggiore, nato a Rionero in Vulture (pz) 14 marzo 1913, facente parte della 23 base militare comp. mista P.M.23 Atene,catturato dai tedeschi dopo l’8 sett.1943 in Grecia, trasferito il 22 gennaio 1944 con 1188 prigionieri- lavoratori a Belgrado, elencati dai cappellano militare Umberto Alai.. Circa 3400 reduci dallaRussia, elenco inviato da don Eduardo Pecorari 1945: Probabilmente arrivato a Verona con i 19628 militari a Dicembre 1945. nota e elenchi di Giuseppe Rasolo. Grazie Giovanni

  18. Silvana

    Vorrei per favore avere notizie su mio padre Boninchi Emanuele , nato a Edolo (BS) il 27.01.1916 caporalmaggiore alpini prigioniero in Germania ma non so dove.
    Grazie

  19. Orlietti Erika

    Vorrei avere notizie sui luoghi di prigionia di mio nonno Orlietti Wladimiro nato a Ostra (AN). Grazie

  20. francesca

    MIO NONO HA 94 ANNI è RIUSCITO A SCAPPARE QUANDO SONO ARRIVATI I RUSSI
    è STATTO PRIGIONIERO AD HAMMERSTEI – POLONIA STALAG IIB.
    QUALCUNO SA SE ESISTE UN SITO O UN ARCHIVIO PER QUEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO?

  21. Daniela

    Mio.padre san nazaire Bretagna deportato preso un n Francia su foglio matricolare mandato in Germania poi san nazaire Bretagna Normandia liberato dopo due anni e mezzo dagli americani si prega controllare

  22. Erika

    Cerco notizie di dove fu internato mio prozio Pavan Guido nato a Legnago (VR) il 12/07/1921, catturato a Rodi l 8 settembre 1943 e, secondo il suo fascicolo matricolare, scomparso in prigionia.

  23. Elena

    Buongiorno,
    cerco notizie di mio nonno MORO GUIDO del 1914, deportato dall’Albania in un campo di concentramento in Germania (crediamo vicino a Karlsruhe). Raccontava che di giorno lavorava in campagna presso una famiglia mentre di notte doveva rientrare nel campo di concentramento. Grazie

    • Antonino Pagano

      Buongiorno mio padre era un Marò ed è stato catturato in Francia e deportato a Karlsruhee. Non aveva piacere di parlare della sua prigionia ed è morto a 99 anni e 4 mesi. Oggi mi farebbe piacere conoscere qualcosa di quel periodo. Mio padre Pagano Francesco 15 marzo 1915 lo ricordo sempre.

  24. Alida Canale, nipote di Coletta Antonio

    Vorrei sapere in quale campo è stato internato mio zio Coletta Antonio, n. a Cervaro il 13 giugno 1915 e morto a Pisa l’11 settembre 1978, carabiniere catturato a Bolzano e deportato, forse in Germania, il 9 settembre 1943, rimpatriato il 7 settembre 1945. Si era arruolato il 26 maggio 1935 e congedato il 25 ottobre 1967. Distinti saluti, Alida Canale

  25. Falone Floriana

    Vorrei notizie su mio padre Falone Venanzo deportato a Berlino dalla Grecia piu o meno nel 1942

  26. Lisa

    Buongiorno cerco notizie su mio zio: Giovanni Meggiarin, IMI a Belsen, morto di recente era reticente a parlare del passato.

  27. MAURIZIO gugliotta

    buongiorno vorrei sapere se possibile se risulta la prigionia di mio nonno Cono Gugliotta nato a Naso (prov di Messina) il 1 settembre 1907 è stato fatto prigioniero dopo l’armistizio in Grecia A Iioannina

  28. Zanoni Danila

    Buona sera.
    Vorrei avere notizie su mio zio, Zanoni Mario, rastrellato a Pavia nel 1943, deportato in Austria a Stetten e, da certificato di morte, deceduto a Krems Austria.
    Vorrei recarmi sulla sua tomba o Sacrario ma nn so dove risulta seppellito.
    Vi ringrazio dell’attenzione e attendo vs notizie.

  29. Annamaria Anelli

    vorrei sapere notizie su mio padre Anelli Eligio,deportato in un campo a Berlino e rilasciato per far ritorno in italia ,ultimo appuntamento Bologna

  30. Giusy Loro

    Buona sera, ho perso mio padre nel 1970 , io avevo solo 9 anni. Mi ricordo dei racconti di mia madre, mio padre era stato,in un campo di concentramento, rastrellato da Peschiera del garda, e tornato a casa dopo circa un anno dalla fine della guerra. Mio padre si chiama Giovanni Loro, nato a peschiera del garda provincia di Verona, il 28 febbraio 1916. Vi ringrazio molto, e molto importante per me sapere.

  31. villani loriano

    non ho mai avuto notizie di mio padre Villani Paolo carabiniere prigioniero del campo di concentramento di krems en donau in Austria che avevamo notizie fino alla primavera del 1945 ,poi piu’ niente

  32. gianfranco archetti

    cerco notizie su mio padre, Archetti Pietro nato a Provezze (dal 1927 Provaglio d’Iseo) il 03 marzo 1923, internato a norimberga.
    Grazie
    Gianfranco Archetti

  33. Erika Scuri

    Cerco informazioni su dove fu internato Midali Michele di Branzi bg nella seconda guerra mondiale. Al rientro, parpartito come uomo giovane e forte, pesava 35 kg.

  34. Franco Fioravanti

    Mio papà l’8 settembre del 43 (giorno del suo 24 compleanno) prestava servizio nel 32 reggimento fanteria mobile a Creta. e fu spedito in Germania. Tornò a casa nel settembre del 45.
    Qualcuno sa in quale campo di concentramento furono mandati i soldati di questo Reggimento? Grazie

  35. Claudia

    Cerco notizie di mio nonno Carlo Cavalleri ufficiale dell’esercito italiano catturato in Albania e poi deportato quando cadde il governo Badoglio

  36. sergio Piercecchi

    vorrei sapere dove mio padre, deportato in germania dalla grecia dopo 8 settembre era internato.Piercecchi Osvaldo nato a borgo a mozzano il 19/12/1920 soldato artigliere in possesso della croce al merito di guerra proprio per l’internamento in germania, rilasciatadal generale comandante Alessandro Trabucchi.sono in possesso anche del congedo illimitato. circ.n 24962 del 3/11/1945. rilasciato dal distretto di lucca n di matricola 6676 bis (14), residenza Bagni di Lucca il comandante del corpo il colonnello comandante Pietro Tosger. grazie mille saluti

  37. Roberto Celoni

    Buongiorno,
    vorrei sapere se si riesce ad avere qualche notizia inerente la prigionia di mio padre Celoni Renzo classe 1919 avvenuta dopo 8 settembre in Germania e precisamente a Brandenburg an der Havel in un campo di lavoro.
    Grazie.

    Roberto Celoni

  38. MAURO NANNI

    Buon giorno.
    Vorrei notizie di mio padre NANNI GUERRINO nato il 12/01/1917 e deceduto il 02/05/1977.
    Mi risulta sia stato deportato a Sandbostel nel 1943 dopo l’armistizio del 9 settembre mentre era in Grecia, ma non ne sono sicurissimo e comunque vorrei avere maggiori notizie sulla sua prigionia come IMI in Germania.
    Vi sarò grato anche per eventuali suggerimenti su dove poter reperire informazioni relativamente alla sua attività militare con l’Esercito Italiano.
    Grazie di cuore.

  39. Mangolini Sonia

    Buon giorno vorrei sapere se esistono documenti riguardanti mio nonno Gatti Enzo era stato chiamato a lavorare vicino a Birkenau . Mia mamma mi raccontò che da dove era lui vedeva il fumo uscire da grossi camini , c’era il filo spinato e lavorava con il fucile puntato … riuscì a scappare poco prima della liberazione dei lager . Questo è tutto quello che so … Grazie.

  40. Bolici Giancarlo

    Sono alla ricerca di sapere il nome del campo dove è stato internato mio fratello Bolici Luigi nato a Sarnano (MC) il 07/07/1921 e fatto prigioniero dai tedeschi l’8 settembre 1943 mentre prestava servizio presso l’aeroporto Mirafiori di Torino. Aiutato a fuggire dal Borgomastro del paese dove mio fratello lavorava nella falegnameria dello stesso Borgomastro. Arrivato in Italia il 20 marzo 1945 fu ricoverato presso l’ospedale civile di Trieste fino al 16 giugno. A mio fratello venne riconosciuta una misera pensione. Mio fratello è deceduto il 22/10/1965 sicuramente a causa delle sofferenze subite nel periodo di prigionia.

  41. Fabiola

    Buona sera, è possibile avere qualche informazione su Giuseppe dal lago chiamato anche Santo soprannome cantista di lapio vicenza

  42. Angiulina Atkin

    Hello,

    I am searching for any information related to my father’s (Vincenzo Sofra) status as an IMI in a German Concentration Camp. He was captured in September 1943, during the Armistice, on the French/Italian border where he participated in Case Anton. From there he was conducted to German and placed in a Concentration Camp where he remained for a period of time, after which he escaped and with the aid of the French Underground, found his way to Paris and was he was given false documents in the name of Giuseppe Gatto. He was captured in Paris by the Gestapo, imprisoned and interrogated. He remained in prison, till such time as a French lawyer took pity on him and took his case. He was sent to northern Germany where he worked as a ‘free civilian’ until the war ended.

  43. Giovannone Emilio

    Mio padre Giovannone Augusto nato il 01-04-1922 ancora in vita era stato deportato dall’Albania in Germania nel 1943 il numero della piastrina era 17697 .Mi piacerebbe contattare un suo collega

  44. giovanni frosini

    Salve
    cerco notizie sul campo di prigionia di Oschersleben (Bode) dove fu prigioniero mio zio dal 1943 al 1944.

    • Marco Giuseppe Manca

      Salve, non so se nei vostri elenchi vi sia registrata qualche informazione utile riguardo il genitore di mia moglie. Cerco notizie di mio suocero, deportato in Grecia credo nel 1943. Si chiamava Perla Raimondo nato a Cabras ( OR ) nel 1920 era un soldato .

  45. ferdinanda buttolo

    cerco il nome di mio zio carcano lorenzo deportato dopo 08/09/1943 mi piacerebbe sapere di piu’ di quello che mi racconto’

  46. Tatiana Pepe

    Buongiorno ,mio nonno Borelli Oreste era militare nel battaglione S Marco, fu catturato a Pola dopo l’armistizio dell’8 settembre e fu deportato in Germania, è stato uno dei internati non collaborazionisti. Non ha mai voluto parlare di quello che dovette subire ,vedere o fare, ha raccontato pochissime cose. Forse era stato portato in un campo alle porte di Brandeburgo all’inizio…ma non so altro, neppure quale fosse la sua matricola né di internato, né come militare. Sarei grata se mi poteste aiutare. Grazie Tatiana.

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