“Gaza Hospital: Beirut”: il documentario di Al Jazeera a trent’anni dal massacro di Sabra e Shatila

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Gaza Hospital: Beirut, un reportage di Federico Schiavi e Marco Pasquini per Al Jazeera:

Tre medici tornano a Beirut e rievocano gli eventi a cui hanno assistito al Gaza Hospital durante il massacro di Sabra e Shatila.

Il reportage, realizzato a trent’anni di distanza dai fatti narrati, fa parte dei filmati realizzati per la sezione Witness.

“Fiom. Viaggio nella base dei metalmeccanici”: un documentario su una lotta sempre più isolata

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Dal Manifesto Bologna. In sostanziale concomitanza alla presentazione del referedum sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – referendum che sta creando reazioni contrastanti anche all’interno delle formazioni di centrosinistra – arriva Fiom. Viaggio nella base dei metalmeccanici:

Il documentario nasce da un progetto di Giuliano Bugani in seguito all’accordo sulle rappresentanze sindacali firmato da Cgil, Cisl, Uil e dalla Confindustria il 28 giugno 2011, e, contro il quale, la base Fion sciopera per la prima volta nella sua storia contro il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. [Il film] attraversa città di tutta Italia nelle voci e nelle immagini di lavoratrici e lavoratori Fiom, Rsu di fabbrica, portando alla luce il disagio e la rabbia degli iscritti sulle conseguenze dell’Accordo del 28 giugno 2011, ma non solo.

Le interviste […] cominciano nel settembre 2011, attraversando fasi cruciali quali la caduta del governo Berlusconi e l’insediamento del governo dei tecnici con le sue riforme e l’innalzamento dell’età pensionabile, la cancellazione dell’articolo 18, e la riforma del welfare, senza che vi sia stata un’ora di sciopero da parte della Cgil. [Inoltre il film] ripropone le fasi della lotta isolata della Fiom, dall'[astensione] nazionale del 9 marzo 2012 a Roma, e di altre assemblee e scioperi articolati di zona continuati nella primavera del 2012.

Il regista, Giuliano Bugani, è un operaio metalmeccanico di Ozzano Emilia (Bologna) che si è trasformato in giornalista e autore di altri documentari sociali. Con lui ha collaborato Daniele Marzeddu, fotografo e videomaker.

“A.L.F.”: a novembre il film francese in omaggio alle azioni del movimento Animal Front Liberation

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A.L.F. – BANDE ANNONCE

Uscirà in Francia il prossimo 7 novembre 2012. È A.L.F. – Animal Front Liberation, il film diretto da Jérôme Lescure sul movimento che ha fatto molto parlare di sé. Qui viene presentata la storia raccontata nel lungometraggio e sul sito Alf – Le Film molto altro materiale.

(Via GreenMe.it)

“Prima che vi uccidano”: a Trieste dal 17 al 19 settembre omaggio a Giuseppe Fava e all'”idea di un’isola”

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All’interno della rassegna I mille occhi, il festival internazionale del cinema e delle arti in programma a Trieste dal 14 al 20 settembre prossimi, ci sarà l’omaggio Prima che vi uccidano. Giuseppe Fava, idea di un’isola dedicato al giornalista e autore siciliano ucciso a Catania il 5 gennaio del 1984. Progetto nato dalla collaborazione tra il festival, Nomadica, Fondazione Fava, Fuori Orario (RaiTre) con l’intervento del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, si compone di una serie di appuntamenti distribuiti tra il 17 e il 19 settembre. E in particolare quest’esperienza ha una sua origine specifica:

Nel 1979, Mario Giusti, già direttore del teatro Stabile di Catania che Giuseppe Fava stava rinnovando con le sue opere, diviene responsabile della programmazione della Terza Rete siciliana della RAI per la quale commissiona, su proposta dello stesso Fava, sei episodi televisivi che raccontino “gli aspetti più agghiaccianti dell’isola”. Dall’intera opera di Giuseppe Fava – dalle inchieste, dal teatro, dai romanzi – nasce questo nuovo “processo alla Sicilia”, in 16mm, tra teatro e documentario, dal titolo “Siciliani”. Un lungo viaggio nell’isola la cui regia fu affidata a Vittorio Sindoni (che portò con se Riz Ortolani per la colonna sonora): dalla vecchia alla nuova mafia (Da Villalba a Palermo. Cronache di mafia), lo scandalo dei terremotati della Valle del Belice (L’occasione mancata), la miseria in cui i bambini vengono fatti emigranti (La rivoluzione mancata), i “paesi buoni” senza criminalità ma “morti” (La conversazione mai interrotta), la devastazione delle industrie e la beffa delle miniere (Opere Buffe), l’emigrazione forzata (Gaetano Falsaperla, emigrante). Le sei puntate vennero trasmesse in diffusione nazionale nel 1982, per poi cadere nell’oblio. Riscopriamo così, a trent’anni di distanza, la visione di Giuseppe Fava, la sua “idea di un’isola” – per citare il film di Rossellini – costruita e ridata attraverso l’uso del mezzo cinematografico.

Per il programma dedicato all’omaggio a Fava si veda qui mentre per quello dell’intero festival il link è questo.

“Generale”, a trent’anni dall’omicidio la nipote di Carlo Alberto Dalla Chiesa realizza e presenta un documentario su di lui

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Generale, il documentario della nipote di Carlo Alberto Dalla Chiesa sulla figura del nonno e del militare ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982:

Dora Dalla Chiesa è nata pochi mesi dopo la morte di suo nonno, ma ha deciso di raccontare la sua storia, militare e personale in un documentario, attraverso le parole di chi lo ha conosciuto”. “Un dovere personale e civile”.

Qui l’articolo di Repubblica che ne parla ripreso da AntimafiaDuemila.com.

“The program”: in video il racconto dello spionaggio elettronico che la Nsa ha effettuato negli Usa dopo l’11 settembre 2001

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The program

The program, quello (top secret) che dopo l’11 settemre 2001 la National Security Agency ha attuato per rafforzare la sorveglianza elettronica all’interno degli Stati Uniti. Il documentario è filmato da Laura Poitras e il racconto è di William Binney, per 32 anni alla Nsa e una delle mente matematiche e tecnologiche che hanno contribuito a fare del “program” una realtà.

(Via New York Times)

“Dead when I got here”: dal Messico un film sul disagio mentale e su uomo che ha realizzato “il suo sogno più improbabile”

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Dead when I got here – Asylum from the madness outside è un docufilm di Mark Aitken (regista e produttore) in cui si racconta questa storia, ambientata a Juárez:

La vita in un ospedale psichiatrico messicano gestito dai suoi pazienti porta un uomo a realizzare il suo sogno più improbabile.

Qui si possono trovare informazioni sull’ospedale.

(Via BoingBoing)

“Non mi avete convinto” di Filippo Vendemmiati: Pietro Ingrao e il racconto della politica che non c’è più, una forma per cambiare il mondo

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È il trailer del film Non mi avete convinto di Filippo Vendemmiati. La sinossi spiega che:

Non è la biografia storica di Pietro Ingrao, ma il suo racconto in prima persona, sulla politica come passione “come strumento per cambiare un mondo che non mi piaceva”. La vita di Ingrao tra errori, sconfitte e rotture è connotata dalla ricerca continua, quasi dolorosa, di nuove forme di partecipazione e di comunicazione. Da qui la sua grande passione per il cinema e la poesia. “Mi intendo più di cinema che di politica” dice nel documentario. “Volevo fare il regista, sono stato spinto a calci nel sedere verso la politica”. Forse è un film controcorrente o fuori moda, perché ci parla di “bella politica”, proprio oggi che questo “sentire” sembra un orizzonte lontano e inquinato, territorio di sentimenti anticasta, per altro spesso giustificati.

Continua qui la descrizione dei contenuti del film che rientra nella rosa degli eventi speciali delle Giornate degli Autori – Venice Days 2012, in programma dal 30 agosto all’8 settembre.