“Prima che vi uccidano”: a Trieste dal 17 al 19 settembre omaggio a Giuseppe Fava e all'”idea di un’isola”

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All’interno della rassegna I mille occhi, il festival internazionale del cinema e delle arti in programma a Trieste dal 14 al 20 settembre prossimi, ci sarà l’omaggio Prima che vi uccidano. Giuseppe Fava, idea di un’isola dedicato al giornalista e autore siciliano ucciso a Catania il 5 gennaio del 1984. Progetto nato dalla collaborazione tra il festival, Nomadica, Fondazione Fava, Fuori Orario (RaiTre) con l’intervento del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, si compone di una serie di appuntamenti distribuiti tra il 17 e il 19 settembre. E in particolare quest’esperienza ha una sua origine specifica:

Nel 1979, Mario Giusti, già direttore del teatro Stabile di Catania che Giuseppe Fava stava rinnovando con le sue opere, diviene responsabile della programmazione della Terza Rete siciliana della RAI per la quale commissiona, su proposta dello stesso Fava, sei episodi televisivi che raccontino “gli aspetti più agghiaccianti dell’isola”. Dall’intera opera di Giuseppe Fava – dalle inchieste, dal teatro, dai romanzi – nasce questo nuovo “processo alla Sicilia”, in 16mm, tra teatro e documentario, dal titolo “Siciliani”. Un lungo viaggio nell’isola la cui regia fu affidata a Vittorio Sindoni (che portò con se Riz Ortolani per la colonna sonora): dalla vecchia alla nuova mafia (Da Villalba a Palermo. Cronache di mafia), lo scandalo dei terremotati della Valle del Belice (L’occasione mancata), la miseria in cui i bambini vengono fatti emigranti (La rivoluzione mancata), i “paesi buoni” senza criminalità ma “morti” (La conversazione mai interrotta), la devastazione delle industrie e la beffa delle miniere (Opere Buffe), l’emigrazione forzata (Gaetano Falsaperla, emigrante). Le sei puntate vennero trasmesse in diffusione nazionale nel 1982, per poi cadere nell’oblio. Riscopriamo così, a trent’anni di distanza, la visione di Giuseppe Fava, la sua “idea di un’isola” – per citare il film di Rossellini – costruita e ridata attraverso l’uso del mezzo cinematografico.

Per il programma dedicato all’omaggio a Fava si veda qui mentre per quello dell’intero festival il link è questo.

Sulle tracce di Felice Pignataro: l’uomo che disegnò i girotondi dei bambini di Scampia

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Sulle tracce di Felice Pignataro

Ancora a proposito delle produzioni dal basso e di Nomadica, arriva all’annuncio di Sulle tracce di Felice Pignataro, tributo fotografico di Francesco Di Martino:

“Sono a Scampia, è il 14 Novembre 2009: davanti a me c’è un vecchio campo di calcio, al momento chiuso perché utilizzato come deposito sotterraneo di rifiuti di ogni tipo, l’appalto era gestito da un’azienda che faceva capo ai Casalesi. Qualcuno direbbe, tutto normale tra le vie di Scampia. Ma la mia attenzione cade di nuovo sui tanti graffiti che colorano quest’estesa parete. Chi è l’uomo che a Scampia ha disegnato tanti girotondi di bambini? Quell’uomo si chiamava Felice Pignataro, uno che a Scampia ha lasciato davvero tantissime tracce. Ma chi era Felice?”.

“Sulle tracce di Felice Pignataro”, opera realizzata dal fotografo Francesco Di Martino e dal GRIDAS (Gruppo Risveglio dal Sonno) di Scampia, il documentario “Felice!” di Matteo Antonelli e Rosaria Désirée Klain, fanno parte di un ampio progetto sperimentale, che svilupperemo con la Produzione Dal Basso.

Di tutti i “tasselli” di cui si compone il progetto, libro e dvd compresi, si può leggere qui,

Nomadica: il festival del cinema e delle arti di malastrada.film

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Nomadica - Festival del cinema e delle artiLa newsletter di malastrada.film annuncia la nascita di Nomadica – Festival del cinema e delle arti:

Il Nomadica, ideato da malastrada.film e promosso e sostenuto da decine di realtà in tutta Italia, è un festival nato col fine di creare un circuito di distribuzione dal basso, una rete fatta di spazi e realtà valide e interessate, che proiettano, propongono, sostengono, diffondono centinaia di film – al di là di generi, tecniche e durate. Una rete attualmente composta da circa 40 realtà che aumenteranno ancora e ancora nei prossimi mesi e che saranno in contatto tra loro dando vita a delle possibilità di diffusione davvero uniche. Un festival povero e nomade, per una cultura ricca e senza freni di sorta, che avrà inizio ad aprile 2010 e andrà avanti ad libitum.

Qui i dieci punti rilevanti della manifestazione.