“Non mi avete convinto” di Filippo Vendemmiati: Pietro Ingrao e il racconto della politica che non c’è più, una forma per cambiare il mondo

Standard

È il trailer del film Non mi avete convinto di Filippo Vendemmiati. La sinossi spiega che:

Non è la biografia storica di Pietro Ingrao, ma il suo racconto in prima persona, sulla politica come passione “come strumento per cambiare un mondo che non mi piaceva”. La vita di Ingrao tra errori, sconfitte e rotture è connotata dalla ricerca continua, quasi dolorosa, di nuove forme di partecipazione e di comunicazione. Da qui la sua grande passione per il cinema e la poesia. “Mi intendo più di cinema che di politica” dice nel documentario. “Volevo fare il regista, sono stato spinto a calci nel sedere verso la politica”. Forse è un film controcorrente o fuori moda, perché ci parla di “bella politica”, proprio oggi che questo “sentire” sembra un orizzonte lontano e inquinato, territorio di sentimenti anticasta, per altro spesso giustificati.

Continua qui la descrizione dei contenuti del film che rientra nella rosa degli eventi speciali delle Giornate degli Autori – Venice Days 2012, in programma dal 30 agosto all’8 settembre.

Indignarsi non basta, occorre costruire. Riflessioni politiche sul dubbio e sull’azione

Standard

Indignarsi non basta di Pietro IngraoResistere, resistere, resistere. E costruire. Perché Indignarsi non basta, dice Pietro Ingrao nelle sue conversazioni con Maria Luisa Boccia e Alberto Olivetti nel libro che esce domani per Aliberti:

Bisogna costruire una relazione condivisa, attiva. Valuto molto più forte il rischio che i sentimenti dell’indignazione e della speranza restino, come tali, inefficaci, in mancanza di una lettura del mondo e di una adeguata pratica politica che dia loro corpo. Che l’indignazione possa supplire alla politica e, in primo luogo, alla creazione delle sue forme efficaci è illusorio».

Abbiamo iniziato nel dicembre del 2009 a intrattenere con Pietro Ingrao regolari conversazioni su alcuni argomenti e vicende, tra riflessione e memoria, con il proposito di stamparle in un volume al quale stiamo lavorando. È divenuta per noi una consuetudine quasi settimanale. Nello scambio di vedute, approfondiamo alcuni temi ai quali Ingrao ha rivolto la sua attenzione, ma ci dedichiamo anche a questioni e fatti che nascono dalle vicende della cronaca politica di questi mesi.

Nei giorni scorsi, leggendo Indignez-vous! di Stéphane Hessel, ci è capitato di svolgere qualche considerazione sull’impegno politico. Al riguardo, Ingrao ha richiamato alcuni suoi maturati convincimenti espressi in varie occasioni. Accostiamo al testo un secondo colloquio tra noi, «Io dico il dubbio».