I Siciliani Giovani: voto di scambio, dall’origine dell’articolo 416 ter alle discrasie attuali con il 416 bis

Standard

I siciliani giovani

Il voto di scambio è una pratica le cui origini vanno rintracciate andando indietro nel tempo. Tanto indietro da tornare almeno agli anni Cinquanta quando, in vista di appuntamenti elettorali, venivano distribuite “ratealmente” alla povera gente metà banconota o una scarpa prima della votazione e l’altra metà o l’altra scarpa dopo, a risultato ottenuto. Ma per comprendere l’attuale iter del testo che è rimbalzato tra le due Camere del Parlamento per la modifica dell’articolo 416 ter del codice penale occorre avvicinarsi nei decenni e andare in Calabria.

Il racconto di come è nato – ed è stato deformato – quel testo per come è stato in vigore prima della recentissima revisione è contenuto fra l’altro in un’audizione della Commissione Antimafia, presieduta ai tempi da Luciano Violante. A essere ascoltato è un magistrato, Agostino Cordova, allora a capo della Procura di Palmi, che alla vigilia delle elezioni politiche del 1992 aveva avviato un’inchiesta disponendo 180 perquisizioni che portarono a 136 indagati. Perquisizioni a cui se ne aggiunsero contestualmente altre 120 da parte della procura di Locri che era stata informata da Cordova della sua iniziativa. A seguito di esse venne trovato materiale elettorale di numerosi candidati appartenenti a svariati partiti nella disponibilità di soggetti indicati quali presunti affiliati a organizzazioni della criminalità organizzata.

Continua a leggere su I Siciliani Giovani

La lettera di un testimone di giustizia: “Noi, considerati rompicoglioni, siamo latitanti senza aver compiuto reati”

Standard

Ricevo questa lettera da un testimone di giustizia sotto programma di protezione che preferisce rimanere anonimo e che vuole raccontare la sua esperienza. Ecco cosa scrive.

Quasi come un film già visto e rivisto, la storia di un testimone di giustizia si ripete, cambia solo l'”attore”, cioè il testimone. Il resto resta immutato. Immutato nella sua complessità, nella sua burocrazia e nell’indifferenza, fatta di uomini delle istituzioni, che per grazia di Dio non sono tutti uguali. Ma dopo 20 lunghi anni cosa è cambiato? Nulla! Se non il numero dei testimoni, sempre pochi, in uno Stato fatto da 60 milioni di cittadini. Rimane quel sentirsi un peso, un rompicoglioni, un rifugiato, a volte un latitante, senza più diritti, cancellato e invisibile al resto del Paese.

Tristemente a oggi tutto ciò persiste ancora, forse con qualche sorriso in più da parte di chi governa, ma il trattamento riservato è uguale a 20 anni fa. Certo, di migliorie ne sono state fatte, ma ciò che minimamente non è cambiato è la mancanza di rispetto umano nei confronti di chi da uomo e cittadino onesto ha deciso di fare il proprio dovere, quello di denunciare. E allora quel film drammatico si ripete e quasi come un copione è perfetto nell’essere messo in scena.
Continue reading

Vittime del caporalato: le racconta il film inchiesta “Schiavi – Le rotte di nuove forme di sfruttamento” di Stefano Mencherini

Standard

Stretti come schiavi in un tragico viaggio per Lampedusa e da Lampedusa di nuovo schiavi, in pugno ai caporali. Si intitola proprio Schiavi – Le rotte di nuove forme di sfruttamento il documentario di Stefano Mencherini (documentario prodotto dalla Flai Cgil e da Less Onlus). Un film inchiesta di cui si parla anche qui.

The Valachi Files: in rete i documenti scaturiti dal primo pentito italo-americano. Su Tumblr il progetto di Luca Rinaldi

Standard

Joe Valachi - Foto di WikipediaDa poche settimane hanno fatto la loro comparsa sul web in versione digitale. Sono i Valachi Files, quelli che si legano alla vicenda di Joseph Valachi, l’italo-americano che fu il primo vero pentito della mafia d’oltreoceano. Autore del progetto online è il giornalista Luca Rinaldi che dice: “Mi sono interessato alla vicenda nel 2013, anno in cui cadeva il cinquantesimo anniversario dell’avvio delle deposizioni di Valachi davanti al comitato McClellan dopo gli interrogatori condotti dall’agente dell’Fbi James P. Flynn. Comitato aperto con una relazione dell’allora ministro della giustizia Robert Kennedy che sembra scritta oggi: mentre qui erano tempi in cui ancora imperava ‘finché i mafiosi si ammazzano tra di loro non è un problema’ e partiva una già ingolfata commissione parlamentare antimafia, Kennedy definisce il crimine organizzato ‘uno dei più grandi business degli Stati Uniti d’America'”.

La pubblicazione dei documenti inizia a metà dello scorso dicembre con una citazione – “Cinquant’anni fa ‘la mela marcia’ svelava agli Stati Uniti (e al mondo) i segreti di Cosa Nostra” – e un link a un pezzo che Rinaldi ha scritto per il giornale online Linkiesta, Storia di Joe Valachi, il primo pentito della storia. Dopodiché si sono succedute le scansioni dei documenti originali, come l’albero della famiglia di Vito Genovese, di Carlo Gambino, di Joseph Bonanno o di Giuseppe Magliocco. E ancora altri “file” ricostruiscono l’impero di Stefano Magaddino o l’elenco degli arresti scaturiti dalle dichiarazioni di Valachi.

Continua a leggere sul sito I siciliani Giovani

Come fosse oggi: le ultime storie di vittime di mafie e dello Stato pubblicate dal sito “I siciliani giovani”

Standard

I siciliani giovani

Ecco le ultime storie pubblicate nella rubrica Come fosse oggi sul sito I siciliani giovani:

I narratori della memoria per un libro collettivo che promuova l’impegno civile e i cui proventi diano vita a un festival

Standard

Ponti di memoriaIl libro è uscito a fine ottobre e si tratta di un’antologia pubblicata da VoloLibero Edizioni. I suoi autori sono Daniele Biacchessi, Paolo Bolognesi, Elena Invernizzi, Stefano Paolocci, Tiziana Di Masi, Gaetano Liguori, Ezio Guaitamacchi, Marino Severini, Massimo Priviero e Michele Fusiello, i cosiddetti “narratori della memoria”. Così si presenta:

Dalla strage di Bologna ad Aleppo, dalle mafie al rock’n’roll, passando per voci, suoni e tante storie. I narratori della memoria sono giornalisti, scrittori, attori, musicisti. Sovente narrano storie dimenticate attraverso libri, drammaturgia, canzoni, poesie. È loro il bisogno di fare memoria, ma non memoria del passato, bensì memoria viva. Il loro intento è tramandare queste storie alle nuove generazioni. Perché nulla vada mai dimenticato.

“I narratori della memoria” è il primo libro collettivo dell’associazione Ponti di Memoria, nata nel 2012 per promuovere la cultura (non il culto), della memoria e l’impegno civile in Italia. I proventi di questo libro andranno a finanziare il progetto della Città dei Narratori, un format di festival itinerante di musica, teatro, letture, reading, cinema, artivisive.

(Via BooksBlog)

“I Siciliani”: l’ultima settimana di “Come fosse oggi”, la rubrica dedicata alle vittime delle mafie (e non soltanto)

Standard

I siciliani giovani

Questa settimana per la rubrica Come fosse oggi su I Siciliani Giovani:

In uscita per Newton Compton il libro “I segreti della massoneria in Italia”: dalla seconda guerra mondiale al post P2

Standard

I segreti della massoneria in ItaliaUscirà il prossimo 14 novembre per Newton Compton il libro I segreti della massoneria in Italia:

Chi c’è veramente dietro a questa forza che sembra guidare i destini del mondo? Come è nata e con quali scopi? Chi sono stati i suoi massimi esponenti e chi ne fa parte ancora oggi? In Italia, in particolare, sembra che la storia nazionale si sia spesso intrecciata con quella delle logge segrete: dalle persecuzioni degli affiliati in epoca fascista alle deviazioni estreme della P2 di Licio Gelli, con le ombre del golpismo e delle stragi, mai del tutto cancellate; dagli interessi americani al potenziale abbraccio letale con esponenti delle forze dell’ordine e dei cosiddetti “servizi segreti deviati”, fino ai pericolosi contatti con la malavita organizzata.

I servizi, in realtà, non sono mai stati deviati. E hanno incrociato fin dai tempi della seconda guerra mondiale altre realtà che non poco hanno a che fare con gli assetti attuali.

“La forestale dei veleni”: lunedì 28 in prima serata l’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti e sulle sue coperture

Standard

La forestale dei veleni di Andrea Tornago, Davide Gangale e Silvia Sciorilli Borrelli andrà in onda lunedì prossimo, 28 ottobre, su RaiNews24, e di questo si parlerà:

“La dismissione del nucleo forestale di Brescia. Sulle tracce dei veleni dalla Lombardia alla Calabria. Le inchieste di un pool scomodo”. L’inchiesta avrà come tema il traffico internazionale di rifiuti, mafie, servizi segreti e connessioni tra istituzioni e attività strategiche extralegali.

Cercherà di rispondere a numerose domande. Perché è stato smantellato il nucleo investigativo del Corpo Forestale di Brescia coordinato dal colonnello Rino Martini? Dalla seconda metà degli anni ’80 e lungo tutti gli anni ’90 il suo gruppo ha indagato sui traffici internazionali di rifiuti in cui era coinvolta l’Italia. Gli stessi traffici che interessavano, e in cui forse si erano imbattuti, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

E si parlerà anche della vicenda del capitano Natale De Grazia.

(Via Andrea Tornago)

Calcioscommesse: con l’ebook “Singapore Connection” si ricostruisce la dimensione mondiale del fenomeno

Standard

Singapore Connection. Caccia ai boss del Calcioscommesse MondialeQuando si dice che le attività criminali sono organizzate a livello transnazionale, la storia del malaffare nel mondo del pallone è una di quelle che dovrebbe rimanere in mente. A ricordarla, per Informant, è uscito l’ebook Singapore Connection. Caccia ai boss del calcioscommesse mondiale scritto dai giornalisti Gianluca Ferraris e Antonio Talia:

17 settembre 2013, il dipartimento anticrimine della polizia di Singapore arresta quattordici persone: sono gli esponenti di spicco di una gang internazionale che negli ultimi anni ha manovrato, corrotto e minacciato arbitri e giocatori per fissare i risultati di centinaia di partite di calcio in tutto il mondo, guadagnando illecitamente milioni e milioni di euro attraverso le scommesse truccate.

Tra di loro c’è Tan Seet Eng: ricercato in mezza Europa, protagonista occulto della Calciopoli italiana, Tan è considerato il boss del calcioscommesse globale. Un uomo di cui esistono solamente due fotografie, capace di decidere i punteggi di Serie A e Serie B con un semplice colpo di telefono.

(Via Lsdi)