“La forestale dei veleni”: lunedì 28 in prima serata l’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti e sulle sue coperture

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La forestale dei veleni di Andrea Tornago, Davide Gangale e Silvia Sciorilli Borrelli andrà in onda lunedì prossimo, 28 ottobre, su RaiNews24, e di questo si parlerà:

“La dismissione del nucleo forestale di Brescia. Sulle tracce dei veleni dalla Lombardia alla Calabria. Le inchieste di un pool scomodo”. L’inchiesta avrà come tema il traffico internazionale di rifiuti, mafie, servizi segreti e connessioni tra istituzioni e attività strategiche extralegali.

Cercherà di rispondere a numerose domande. Perché è stato smantellato il nucleo investigativo del Corpo Forestale di Brescia coordinato dal colonnello Rino Martini? Dalla seconda metà degli anni ’80 e lungo tutti gli anni ’90 il suo gruppo ha indagato sui traffici internazionali di rifiuti in cui era coinvolta l’Italia. Gli stessi traffici che interessavano, e in cui forse si erano imbattuti, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

E si parlerà anche della vicenda del capitano Natale De Grazia.

(Via Andrea Tornago)

Andrea Palladino su manifestiamo.eu: “Noi sappiamo chi è Stato. Caro M5S, ora apri gli armadi segreti della Repubblica”

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manifestiamo.eu

Su manifestiamo.eu un bel pezzo di Andrea Palladino su Noi sappiamo chi è Stato. Caro M5S, ora apri gli armadi segreti della Repubblica:

Cari deputati e senatori del M5S, vi chiediamo di riprendere in mano in questi giorni i libri della storia contemporanea del nostro paese, di rileggere quanto è avvenuto a Piazza Fontana, a Brescia, sui treni dei migranti come l’Italicus. Rivedete le immagini dei reportage mai andati in onda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ripercorrete l’ultimo viaggio di un capitano coraggioso della Guardia costiera, Natale De Grazia, che si era messo in testa di scoprire chi aveva avvelenato il nostro mare e le nostre vite. Scorrete con attenzione alcune delle grandi inchieste rimaste incompiute, come “Sistemi criminali”, firmata da Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato, dove si disegna la trama più pericolosa per il nostro paese, che vede incrociarsi il potere nero, quello massonico-imprenditoriale e quello di cosa nostra. Ricordate, per un momento, i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, o delle altre vittime delle stragi di stato e mafiose che hanno caratterizzato il 1989-1994.

Il testo completo di Palladino si trova qui.

Navi dei veleni: si riapre la vicenda del capitano Natale De Grazia che indagava sul traffico rifiuti tossici

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Il Sole 24 Ore scrive che si riaprono i misteri sulle navi dei veleni: sparite le carte di un pentito e c’è pure una morte sospetta:

Non sarebbe morto di infarto ma di immunodepressione e immunodeficienza causate da sostanze tossiche presenti nel suo organismo. Sarebbe questa la sconvolgente novità contenuta nella terza perizia ordinata all’Università di Roma dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, che dopo anni di indagini ha voluto vederci ancor più chiaro sulla morte del capitano Natale De Grazia, che proprio oggi avrebbe compiuto 56 anni.

Il comandante De Grazia morì il 13 dicembre 1995, improvvisamente, a Nocera Inferiore, mentre era in viaggio da Reggio Calabria a La Spezia nell’ambito delle indagini relative al traffico di rifiuti tossici e/o radioattivi: lì avrebbe dovuto raccogliere importanti deposizioni e documenti nautici relativi ad affondamenti sospetti nel Mediterraneo, in particolar modo di fronte alle coste calabresi. Le indagini gli erano state delegate dall’allora capo della Procura di Reggio Francesco Scuderi. Quel giorno in viaggio con lui si trovavano anche il pm Francesco Neri, titolare delle indagini, l’autista e il suo collega Nicolò Moschitta.

L’articolo, a firma di Roberto Galullo, continua qui.

Aggiornamento del 21 dicembre: sull’edizione cartacea del Manifesto due pagine sulla vicenda, la 8 e la 9.

Santovito: gli anni delle stragi all’ombra dei generali P2

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Domani di Maurizio ChiericiIl suo è un nome legato alla storia recente italiana che continua a tornare. Uno degli ultimi ad aver citato Giuseppe Santovito, direttore del Sismi dal gennaio 1978 all’estate 1981, è stato non molto tempo fa il pentito della ‘ndrangheta Francesco Fonti, il quale, divenuto collaboratore di giustizia nel 1994, ha raccontato rotte e affondamenti delle navi dei veleni nei mari italiani e in quelli dell’Africa orientale. Ma ci sarebbe anche un altro episodio cardine che, secondo le dichiarazioni del pentito, lo avrebbe visto in azione in prima persona.

Occorre tornare ai cinquantacinque giorni del sequestro di Aldo Moro, rapito in 16 marzo 1978 dalle Brigate Rosse e ucciso il 9 maggio successivo. Forni, dando la sua versione dai fatti, dice che «tutti sapevano di via Gradoli», inclusi i componenti della banda della Magliana. Lo avrebbe appreso quando fu inviato nella capitale per dare una mano ai democristiani. E sostiene che i servizi segreti non potevano ignorare l’indirizzo della prigione del leader democristiano. In una ricostruzione non difforme da quella di alcuni banditi romani, l’uomo della ‘ndrangheta ricorda di aver riferito al suo boss quanto aveva appreso, ma a quel punto gli fu risposto di lasciare stare, che «a Roma i politici hanno cambiato idea». In questo racconto tutto da verificare, Forni parla anche del defunto generale Santovito, in quel periodo da pochi mesi al vertice dell’intelligence militare, facendo chiaramente intendere che sapeva, ma che non fece nulla nonostante l’allora ministro degli interni Francesco Cossiga lo avesse incluso nel comitato di crisi nato a valle del sequestro.
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Per portare a galla i veleni, in.fondo.al.mar, infovisualizzazione delle navi affondate

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in.fondo.al.mar

Si dia un’occhiata a in.fondo.al.mar – porta i veleni a galla:

in.fondo.al.mar è un progetto di infovisualizzazione sui fatti riguardanti le navi affondate nel Mediterraneo con il loro carico di rifiuti tossici. Il progetto intende “portare i veleni a galla”, aiutando a fare chiarezza sulla vicenda. Il sito raccoglie e mette a disposizione dati pubblici ed inediti sugli incidenti, fornisce una mappa che mostra i luoghi degli affondamenti sospetti, una cronologia degli incidenti, ed una serie di statistiche e schede informative sulle navi sospette. in.fondo.al.mar è un progetto in evoluzione, che è soggetto a correzioni ed aggiornamenti ed è aperto ai contributi dei visitatori ed esperti nel campo.

E qui viene spiegato da dove arrivano i dati. Per contributi, correzioni e suggerimenti c’è una pagina apposita.

(Via Ultimo)

Guai a raccontare delle navi dei veleni. Anche sotto forma di recensione

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Mentre si è tornati a parlare di navi dei veleni (qualche giorno fa in proposito si segnalava il pezzo di Biagio Simonetta pubblicato su Nazione Indiana, ‘Ndrangheta: viaggio nelle terre radioattive), c’è chi si vede trascinare nelle peste per aver raccontato di un libro che affronta l’argomento e di cui si era scritto anche da queste parti. Accade a Loredana Lipperini:

Sono stata convocata in questura, per una querela. Berlusconi? No. La causa è una recensione a Navi a perdere di Carlo Lucarelli. Precedenti: uno e due. Qui, approfondimento.