Navi dei veleni: si riapre la vicenda del capitano Natale De Grazia che indagava sul traffico rifiuti tossici

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Il Sole 24 Ore scrive che si riaprono i misteri sulle navi dei veleni: sparite le carte di un pentito e c’è pure una morte sospetta:

Non sarebbe morto di infarto ma di immunodepressione e immunodeficienza causate da sostanze tossiche presenti nel suo organismo. Sarebbe questa la sconvolgente novità contenuta nella terza perizia ordinata all’Università di Roma dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, che dopo anni di indagini ha voluto vederci ancor più chiaro sulla morte del capitano Natale De Grazia, che proprio oggi avrebbe compiuto 56 anni.

Il comandante De Grazia morì il 13 dicembre 1995, improvvisamente, a Nocera Inferiore, mentre era in viaggio da Reggio Calabria a La Spezia nell’ambito delle indagini relative al traffico di rifiuti tossici e/o radioattivi: lì avrebbe dovuto raccogliere importanti deposizioni e documenti nautici relativi ad affondamenti sospetti nel Mediterraneo, in particolar modo di fronte alle coste calabresi. Le indagini gli erano state delegate dall’allora capo della Procura di Reggio Francesco Scuderi. Quel giorno in viaggio con lui si trovavano anche il pm Francesco Neri, titolare delle indagini, l’autista e il suo collega Nicolò Moschitta.

L’articolo, a firma di Roberto Galullo, continua qui.

Aggiornamento del 21 dicembre: sull’edizione cartacea del Manifesto due pagine sulla vicenda, la 8 e la 9.

Toxic Europe: un documentario che racconta il traffico dei rifiuti nel vecchio continente tra Italia, Belgio e Romania

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Toxic Europe è un documentario realizzato dai giornalisti Cecilia Anesi, Giulio Rubino e Delphine Reuter che ha vinto il Best International Organised Crime Report Award 2011 (Biocr) e che annovera tra i suoi crediti realtà come il Premio Ilaria Alpi, l’Associazione di Giornalismo Investigativo, Flare Network, DailyBlog.it e Novaya Gazeta. Un progetto che si propone di raccontare questa realtà:

Toxic Europe tratta del traffico illegale di rifiuti tossici, un business sempre più remunerativo per la criminalità organizzata italiana e non. I meccanismi, le lacune legislative, le strategie di trasporto e quelle di smaltimento, le conseguenze sull’ambiente, sulla popolazione e sulla società sono il tema del racconto di questo film.

Toxic Europe è stato filmato in Italia, Belgio e Romania: tre esempi per mostrare la dimensione europea del problema, e per descrivere come la gestione e il trattamento dei rifiuti possono diventare un traffico illegale e pericoloso.

E per sostenere il documentario, si dia un’occhiata alla sua scheda sul sito Produzioni dal basso.