Toxic Europe: un documentario che racconta il traffico dei rifiuti nel vecchio continente tra Italia, Belgio e Romania

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Toxic Europe è un documentario realizzato dai giornalisti Cecilia Anesi, Giulio Rubino e Delphine Reuter che ha vinto il Best International Organised Crime Report Award 2011 (Biocr) e che annovera tra i suoi crediti realtà come il Premio Ilaria Alpi, l’Associazione di Giornalismo Investigativo, Flare Network, DailyBlog.it e Novaya Gazeta. Un progetto che si propone di raccontare questa realtà:

Toxic Europe tratta del traffico illegale di rifiuti tossici, un business sempre più remunerativo per la criminalità organizzata italiana e non. I meccanismi, le lacune legislative, le strategie di trasporto e quelle di smaltimento, le conseguenze sull’ambiente, sulla popolazione e sulla società sono il tema del racconto di questo film.

Toxic Europe è stato filmato in Italia, Belgio e Romania: tre esempi per mostrare la dimensione europea del problema, e per descrivere come la gestione e il trattamento dei rifiuti possono diventare un traffico illegale e pericoloso.

E per sostenere il documentario, si dia un’occhiata alla sua scheda sul sito Produzioni dal basso.

L’Europa orientale e la sicurezza privata: un dossier di Reporting Project

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Security Chaos

L’Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp), centro per il giornalismo investigativo che riunisce diverse realtà dislocate nell’Europa orientale, ha presentato un dossier sulla sicurezza privata in quell’area geografica. Viene così riassunta l’inchiesta:

Non esiste luogo che abbia più bisogno di sicurezza. Ma le società che si occupano di proteggere persone, luoghi o proprietà hanno una storia travagliata. Se alcune sono professionali e tentato di battere la concorrenza sleale dei propri governi, altre sono semplicemente strumenti per trafficare in armi. Il settore della sicurezza è nel caos e i suoi costi sono rappresentati da incolumità, denaro e anche vite.

I paesi presi in considerazione sono Serbia (un ambito senza regole), Moldavia (punti di giunzione tra passato e presente), Romania (sistema nuovo, attori vecchi) e Bulgaria (il violento lato pubblico della sicurezza privata).