Uno spazio Tumblr che fa sorridere, quello chiamato Street Argh, quasi un acronimo, almeno concettuale, tra street art e walking dead (sì, ispirato all’omonima seria televisiva della AMC ispirata all’opera a fumetti di Robert Kirkman).
Tutti i numeri dell’Ilva: un’infografica pubblicata da BeccoGiallo fa il punto di un disastro nazionale (conseguenze sanitarie comprese)
StandardQuesta infografica è stata pubblicata sul sito di BeccoGiallo, editore dell’inchiesta a fumetti Ilva, comizio d’acciaio di Carlo Gubitosa e Kanjano (lo si segnalava qui).
Global Intelligence Files di Wikileaks: Jeremy Hammond condannato a 10 anni per aver rivelato lo spionaggio della Stratfor
Standard"Don’t let paranoia or fear deter you from activism." -Jeremy Hammond, political prisoner, American hero pic.twitter.com/dSGv50yeCS #FreeHammond
— Anonymous Operations (@YourAnonCentral) November 15, 2013
E così è stato condannato da una corte federale americana, Jeremy Hammond, l’hacktivista accusato di essere dietro la sottrazione delle comunicazioni elettroniche della Stratfor che hanno dato vita al progetto Global Intelligence Files (GIFiles) di Wikileaks. Dieci anni di carcere per aver consentito la pubblicazione di notizie come queste.
“I segreti della massoneria in Italia”: dal prologo del libro, morte presunta di un “fratello” e le questioni siciliane
StandardDal prologo del libro che esce oggi, I segreti della massoneria in Italia (Newton Compton Editori).
Rosa aveva aspettato l’11 luglio 1989 prima di rivolgersi ai carabinieri. Poi si era decisa perché l’assenza del marito, ormai prolungata, non la faceva più vivere. Così si era presentata in caserma, aveva spiegato che Giacomo si era allontanato a bordo della sua Fiat Uno e a casa non c’era più tornato. Secondo lei, era un caso di lupara bianca: un delitto di mafia senza cadavere perché la pena capitale decretata da Cosa Nostra prevede che il corpo della vittima da punire venga distrutto. Mai più lo si dovrà ritrovare.
Ma che c’entravano Rosa e Giacomo con la mafia? Per capirlo occorreva entrare negli affari di famiglia e della Famiglia. Il cognome di lei era infatti di quelli pesanti, Bontate, e suo fratello, assassinato il 23 aprile 1981, si chiamava Stefano. In giro lo conoscevano anche come il principe di Villagrazia, benché non appartenesse ad alcuna dinastia nobiliare. In realtà fin da giovanissimo aveva frequentato le cosche ed era stato affiliato a quella del padre, chiamato “don Paolino Bontà” e boss del quartiere palermitano di Santa Maria di Gesù. A ventidue anni, nel 1960, Stefano ne era già diventato il capo e un decennio più tardi faceva parte di una strana delegazione che dalla Sicilia se n’era andata al Nord, a Milano, a incontrare un manipolo di presunti golpisti che in qualche caso indossavano anche grembiuli e cappucci e che, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre successivo, avrebbero tentato un colpo di mano di tipo autoritario.
Continue reading
“The Colony”: il documentario di Al Jazeera sul presidio nazista nella Patagonia cilena. Storia di esperimenti e torture
StandardInternazionale presenta il documentario realizzato da Al Jazeera con il titolo Colonia Dignità: il passato nero del Cile:
Nel 1961 Paul Schäfer, un ex nazista scappato dalla Germania, si rifugiò nelle montagne della Patagonia cilena dove fondò una colonia tedesca chiamata Colonia Dignidad o Villa Baviera. Un documentario di Al Jazeera ricostruisce i rapporti della colonia con il regime di Augusto Pinochet. Durante la dittatura il paese andino divenne, infatti, un campo di tortura per gli oppositori politici del regime […].
Al Jazeera, che ha seguito dal 1996, la vicenda della Colonia racconta la storia di Winfried Hempel, un ragazzo crescuito nella Colonia senza sapere chi fossero i suoi genitori e senza avere nessuna cognizione di quello che stava succedendo in Cile. Fino a vent’anni Hempel non sapeva nemmeno parlare spagnolo.
Qui il link diretto alla pagina di Al Jazeera.
“Cronache da un inverno europeo”: il documentario in crowdfunding sulla crisi. Tre gli episodi e si inizia dalla Grecia
StandardDalla presentazione di Cronache da un inverno europeo, realizzato con il supporto del crowdfunding e rilasciato con licenza Creative Commons:
È un documentario in tre episodi realizzato da Etienne Haug, documentarista francese residente a Berlino. Grazie al contributo volontario di traduttori e professionisti della comunicazione di tutta Europa, il primo episodio dedicato alla Grecia è da oggi disponibile gratuitamente con sottotitoli in più lingue: italiano, tedesco, greco e catalano (oltre che inglese e francese).
“I Siciliani”: l’ultima settimana di “Come fosse oggi”, la rubrica dedicata alle vittime delle mafie (e non soltanto)
StandardQuesta settimana per la rubrica Come fosse oggi su I Siciliani Giovani:
- 3 novembre 1999, Enzo e Salvatore Vaccaro Notte, i fratelli siciliani che credevano nella libera impresa
- 5 novembre 1986, Mario Ferrillo, l’impresario teatrale scambiato per un camorrista
- 6 novembre 1992, Giovanni Panunzio, il costruttore onesto che non pagava il pizzo
- 7 novembre 1980, Domenico Beneventano, il medico che combatteva le speculazioni della camorra
Negazionismo: articolo sull’ipotesi di trasformarlo in un reato e sul rapporto che avrebbe con l’ordinamento italiano
Standardnegazionismo_penale.pdf by Martino Iniziato
L’articolo si intitola Le ragioni che contrastano l’introduzione del negazionismo come reato ed è stato scritto dalla docente Emanuela Fronza e dall’avvocato Alessandro Gamberini.
(Via Aldo Giannuli)
“Puppycide”, il documentario: a Los Angels, quando un cane e il suo proprietario incontrano la polizia, finiscono male
Standard“Ogni 98 minuti un cane viene ucciso a colpi d’arma da fuoco dalle forze dell’ordine. Aiutaci a raccontare le loro storie”. Bizzarro e interessante documentario di Ozymandias Media, Puppycide. È ambientato a Los Angeles e, oltre alle sorti dell’animale, nel film viene raccontato anche ciò che accade ai loro proprietari, spesso non più fortunati. Da sottolineare che per realizzare Puppycide gli autori stanno ricorrendo al crowdfunding tramite la piattaforma Kickstarter e che aggiornamenti sul progetto sono disponibili su Twitter e su Facebook.
Da “I siciliani”: nasce MafiaLeaks, la piattaforma per whistleblower che vogliono combattere la mafia con “soffiate” documentate
StandardUna piattaforma in stile WikiLeaks che consenta via web segnalazioni anonime e sicure provenienti dal mondo della criminalità organizzata. Il progetto MafiaLeaks nasce in una data non casuale, il 5 novembre 2013, anniversario della congiura delle polveri, il colpo di mano di matrice cattolica che nel 1605 avrebbe dovuto portare in Gran Bretagna alla detronizzazione di Giacomo I. Ed è lo stesso evento che, richiamando alla memoria la figura del congiurato Guy Fawkes, ha portato alla maschera che oggi Anonymous usa per darsi un volto.
Già in queste righe ci sono gli ingredienti che costituiscono la natura di MafiaLeaks: protezione della fonte che non avrà nome né riferimenti per la sua identificazione, la rete come strumento per far emergere leak (fughe di notizie) con cui nutrire le conoscenze collettive e piena disponibilità online delle informazioni, una volta che queste saranno verificate da un pool di addetti ai lavori. “L’obiettivo è sperimentare una tecnologia innovativa per riuscire ad abbattere il muro di omertà e di silenzio che protegge le associazioni di stampo mafioso”, si legge infatti nel manifesto del progetto.