Street Argh: dalla Francia arriva uno spazio su Tumblr che coniuga la street art e le saghe (a fumetti e in tv) dei trapassati che camminano

Standard

Street Argh

Uno spazio Tumblr che fa sorridere, quello chiamato Street Argh, quasi un acronimo, almeno concettuale, tra street art e walking dead (sì, ispirato all’omonima seria televisiva della AMC ispirata all’opera a fumetti di Robert Kirkman).

Metafore che cambiano e gli zombie come specchio culturale

Standard

Qualcuno con cui essere d’accordo. Luca Tremodala, su Goozo, quando parla dello spirito dei tempi:

Sarà la crisi della politica, sarà questa aria da ancien régime che si fa sempre più opprimente, sarà che percepisco come mai prima la potenza della metafora videoludica. Ma lo zombie sta diventando la, anzi La chiave di lettura.

Per ribadire il concetto si veda anche quando viene riportato nel post Horror, sincero specchio della società di Antonio Sasso su LSDmagazine. Che, dopo aver parlato delle imprese cinematografiche romeriane come della “metafora della rivolta delle classi sociali inferiori sulle classi dominanti, metafora del ghetto e dell’inumanità a cui la società giunge allorquando è costretta a difendersi dal diverso, a sua volta identificato come il ‘mostro'”, rispetto ai nuovi zombie (28 giorni dopo, 28 settimane dopo o Rec) considera:

La nostra, una società individualistica da un lato e omologante dall’altro, produce così la denuncia e il sospetto inconsci, nei suoi individui, che appunto l’individualismo riduca ad una solitudine asfissiante, mentre la massificazione crei dei gruppi indistinti di mostri assetati dal loro unico ed egoistico intento: il consumo, se non addirittura l’affermazione ad ogni costo della propria identità sull’altro.

(Via Marco Trotta)

La nuova notte dei morti viventi. Libera, internazionale e collaborativa

Standard

Night Of The Living Dead: ReanimatedSi parla ancora di horror. Ma di horror con risvolti oltre il genere. Il progetto di oggi si chiama Night Of The Living Dead: Reanimated (in codice NOTLD:R), si ispira come appare chiaro al quasi omonimo film del 1968 firmato da George A. Romero e come obiettivo si propone quello di riportare in vita la pellicola cult (operazione da non confondere con un remake). Con una particolarità ulteriore: tutto il materiale prodotto sarà rilasciato con una licenza Creative Commons-BY-NC-ND. E quello del curatore del progetto, Mike Schneider, con un’ancòra più libera CC-BY.

Al ri-ritorno dei morti viventi romeriani stanno lavorando in termini collaborativi decine di artisti di tutto il mondo per dare vita a una specie di installazione, con una colonna sonora originale, proiezioni e storie che riportano alle atmosfere del film del 1968. Una delle raccomandazioni che si leggono sul sito di NOTLD:R è infatti quella di vederselo prima di accedere al progetto. Dopodiché si può per esempio passare al promo e ai trailer, che sono 1, 2 e 3.

Il progetto è del tutto autofinanziato, gli artisti stanno lavorando a titolo volontario, loghi e artwork sono stati donati e, una volta ultimato il lavoro, sarà liberamente disponibile in rete. Infine chi vorrà il DVD, pagherà le spese vive. Chi volesse sostenerlo però può dare un’occhiata al negozio virtuale tra magliette, tazze e cartoline d'”auguri”.

(Via CreativeCommons.org)