La morte dei fratelli Cervi: una storia di Resistenza nelle parole di Maria, figlia di uno dei giovani antifascisti uccisi il 28 dicembre 1943

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Il 28 dicembre 1943 furono fucilati nel poligono di tiro di Reggio Emilia i sette fratelli Cervi, gli antifascisti Gelindo (1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918) ed Ettore (1921). Questa è una storia che ha rappresentato la Resistenza non sono in Emilia, ma in tutta Italia, raccontata in primis dal padre Alcide nel libro I miei sette figli e dal film del 1968 di Gianni Puccini.

Tempo addietro il museo Cervi di Gattatico ha messo online in cinque parti il racconto fatto da Maria Cervi, la figlia di Antenore scomparsa nel 2007. Ed ecco una voce e una storia che provengono direttamente dai fatti di sessantanove anni fa. Qui la prima parte mentre i link per accedere alle successive sono questi: due, tre, quattro e cinque.

India, “Peaceful protest, please”: le fotografie di chi manifesta per i diritti delle donne

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In India, a Rape Sparks Violent Protests and Demands for Justice

Il Time pubblica le foto di una manifestazione innescata dalle richieste di giustizia dopo una presunta violenza sessuale di gruppo. Soprattutto le donne protagoniste delle proteste, ma anche molti uomini, tutti per chiedere il rispetto dei diritti di genere.

(Via @PhotojournSG)

Navi dei veleni: si riapre la vicenda del capitano Natale De Grazia che indagava sul traffico rifiuti tossici

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Il Sole 24 Ore scrive che si riaprono i misteri sulle navi dei veleni: sparite le carte di un pentito e c’è pure una morte sospetta:

Non sarebbe morto di infarto ma di immunodepressione e immunodeficienza causate da sostanze tossiche presenti nel suo organismo. Sarebbe questa la sconvolgente novità contenuta nella terza perizia ordinata all’Università di Roma dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, che dopo anni di indagini ha voluto vederci ancor più chiaro sulla morte del capitano Natale De Grazia, che proprio oggi avrebbe compiuto 56 anni.

Il comandante De Grazia morì il 13 dicembre 1995, improvvisamente, a Nocera Inferiore, mentre era in viaggio da Reggio Calabria a La Spezia nell’ambito delle indagini relative al traffico di rifiuti tossici e/o radioattivi: lì avrebbe dovuto raccogliere importanti deposizioni e documenti nautici relativi ad affondamenti sospetti nel Mediterraneo, in particolar modo di fronte alle coste calabresi. Le indagini gli erano state delegate dall’allora capo della Procura di Reggio Francesco Scuderi. Quel giorno in viaggio con lui si trovavano anche il pm Francesco Neri, titolare delle indagini, l’autista e il suo collega Nicolò Moschitta.

L’articolo, a firma di Roberto Galullo, continua qui.

Aggiornamento del 21 dicembre: sull’edizione cartacea del Manifesto due pagine sulla vicenda, la 8 e la 9.

“Il negazionismo. Storia di una menzogna”: nel libro di Claudio Vercelli il racconto di un atteggiamento mentale verso il passato

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Il negazionismo. Storia di una menzognaEsce in questi giorni per i tipi di Laterza il libro dello storico Claudio Vercelli intitolato Il negazionismo. Storia di una menzogna:

«Il negazionismo è un piccolo universo autoreferenziato, per alcuni aspetti quasi un genere letterario a sé, che non viene scalfito dalla ragione poiché ha una sua ragione che riposa sulla negazione»: soprattutto è un fenomeno carsico, perché a intervalli più o meno regolari, si ripresenta con inquietante costanza negando l’evidenza dello sterminio degli ebrei e, con esso, delle condotte criminali assunte dalla Germania nazista. La «totalità della menzogna nonsta nelle singole affermazioni ma nel loro utilizzo in sequenza, all’interno di un universo di significati che è menzognero poiché perviene a negare la realtà dei fatti.

Il negazionismo, sul piano dei concetti, non è propriamente un’ideologia compiuta così come, sul versante di coloro che lo professano e lo condividono, non costituisce una setta, anche se molte delle sue manifestazioni e dei comportamenti di coloro che si riconoscono in esso farebbero pensare altrimenti. Si tratta piuttosto di un atteggiamento mentale che si traduce in un modo di essere nei confronti del passato. Al giorno d’oggi, si presenta come il prodotto della stratificazione e dell’interazione di tre elementi: il neofascismo, il radicalismo di alcuni piccoli gruppi della sinistra più estrema e il viscerale antisionismo militante delle frange islamiste».

Claudio Vercelli ricostruisce storicamente il fenomeno negazionista, ne descrive i protagonisti e gli ideologi e racconta la mappa concettuale che dalla fine della guerra a oggi ne ha segnato l’evoluzione.

Il libro sarà presentato domenica 18 dicembre all’interno della XII edizione del Premio Exodus.

“I ragazzi del Salvemini”: il 6 dicembre verrà proiettato il documentario sulla strage causata dall’aereo sulla scuola di Casalecchio

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Il 6 dicembre saranno trascorsi ventidue anni da quando, nello stesso giorno del 1990, un aereo militare si schiantò sull’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, causando dodici vittime tra gli studenti e ottantotto feriti. Se ne parlava qui e giovedì prossimo, alle 20.15, sarà proiettato il documentario I ragazzi del Salvemini (il video sopra è il suo trailer) di Giuliano Bugani ed Emilio Guizzetti. Accadrà alla sala di quartiere bolognese di San Vitale, in via Broccaindosso 50.

Domani quinta e ultima puntata di “Delitti – Storie di cronaca” sulle frequenze di Radio Città del Capo

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Foto di Alberto Bignami

Domani, dalle 19 alle 19.30, quinto e ultimo appuntamento con Delitti. Storie di cronaca, trasmissione di Radio Città del Capo realizzata con la collaborazione di Giusi Marcante. Come sempre, la trasmissione – e le altre del palinsesto – si possono ascoltare anche in streaming sul sito della radio.

Esce “Voci in nERo”, il documentario scritto con Riccardo Marchesini sul lato nero dell’Emilia Romagna

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Ecco il trailer del documentario in bianco e nero Voci in nERo, scritto insieme al regista Riccardo Marchesini.

Una voce nella notte: è quella di uno speaker radiofonico che diffonde nell’etere le pagine di romanzi noir, dando voce ad alcuni dei più importanti scrittori di genere del nostro paese. Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Grazia Verasani ed Eraldo Baldini descrivono le ambientazioni delle proprie storie, ritraendo un’Emilia Romagna oscura e misteriosa, in cui Bologna rivela tutto il fascino di una città celata e contraddittoria, che porta vive le ferite di una cronaca incancellabile.

Dimenticate l’Emilia Romagna descritta come terra solare e paciosa con i suoi abitanti ingenui dediti alla buona tavola e alle avventi donne. C’è un’altra Emilia e c’è un’altra Romagna. Quella delle riviera invernale e solitaria, quella degli Appennini abbandonati e ripopolati dai lupi, quella delle periferie abitate da nuove etnie, quella delle stragi, delle bande e del dolore che non si cancella.

“Delitti – Storie di cronaca”: domani in onda dalle 19 alle 19.30 la quarta puntata della trasmissione di Radio Città del Capo

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Foto di Alberto Bignami

Dalle 19 alle 19.30 di domani, sabato 24 novembre, va in onda su Radio Città del Capo la quarta puntata della trasmissione Delitti. Storie di cronaca, realizzata con la collaborazione di Giusi Marcante. La trasmissione – e le altre del palinsesto – si possono ascoltare anche in streaming sul sito della radio.

“Blocco 52 – Una storia scomparsa, una città perduta”: e Lou Palanca racconta Luigi Silipo, il sindacalista ucciso nel 1965 a Catanzaro

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Blocco 52Di Fabio Cuzzola si è già parlato più volte da queste parti, soprattutto per il suo Cinque anarchici del Sud. Adesso si torna a farlo incontrandolo coinvolto nelle sorti di Lou Palanca, nome del collettivo di scrittura ispirato alla New Italian Epic concepita da Wu Ming. E qui dentro racconta la storia intitolata Blocco 52 – Una storia scomparsa, una città perduta (Rubbettino):

La sera del primo aprile 1965, fra i vicoli del centro storico di Catanzaro, viene ucciso Luigi Silipo, sindacalista dei braccianti ed esponente di rilievo del Partico comunista italiano. Dopo una prima ondata di partecipazione e interesse, l’accaduto viene progressivamente dimenticato, sepolto fra oblii e reticenze, fino a scomparire dalla memoria collettiva. Ci pensa l’opera di Lou Palanca con “Blocco 52. Una storia scomparsa. Una città perduta” a ripescare quei fatti e a puntare l’attenzione su una vicenda rispetto alla quale non c’è nessuna verità giudiziaria accertata: si è trattato di un omicidio politico, passionale o mafioso?

Da quell’evento dimenticato prendono vita altre storie che dal capoluogo calabrese arrivano fino a Praga, oscillando tra le passioni del “secolo breve” e il disincanto dei nostri giorni. Una narrazione a più voci racconta queste vicende fra il richiamo al sogno interrotto di una società più giusta e il mistero di un caso irrisolto.

Per leggere qualcosa di più della storia si veda qui mentre un’estesa intervista è stata pubblicata su Catanzaro Informa.

Terza puntata di “Delitti – Storie di cronaca” sabato alle 19 su Radio Città del Capo

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Foto di Alberto Bignami

Domani, sabato 17 novembre, ancora dalle frequenze di Radio Città del Capo, dalle 19 alle 19.30 andrà in onda la terza puntata di Delitti. Storie di cronaca, realizzata con la collaborazione di Giusi Marcante. La trasmissione – e le altre – si possono ascoltare anche in streaming sul sito della radio.