Su Slate.com il reportage fotografico A Day in the Life of the Ku Klux Klan, Uncensored. I testi sono di David Rosenberg mentre le immagini di Anthony S. Karen.
(Via Alessandro Zanini)
Su Slate.com il reportage fotografico A Day in the Life of the Ku Klux Klan, Uncensored. I testi sono di David Rosenberg mentre le immagini di Anthony S. Karen.
(Via Alessandro Zanini)
Professional Photos of the Soviet Epoch (con ulteriori immagini a colori rispetto a quella pubblicata qui sopra) su English Russia.
Una serie di foto inedite dalle trincee tedesche della prima guerra mondiale. È il Walter Koessler Project, dal nome del bisnonno di Dean Putney, che fu un fotografo indipendente che viveva in Germania e che andò a vivere a Los Angeles dopo la fine del conflitto. Nell’album sopravvissuto al tempo e in via di digitalizzazione da parte del bisnipote sono sopravvissuti oltre 700 scatti finora mai pubblicati.
(Via BoingBoing)
Spasibo è il nome di un progetto fotografico di Davide Monteleone realizzato in Cecenia nell’arco di vari anni. Qui se ne può leggere di più.
(Via Alessandro Zanini)
Su The Atlantic la storia dell’Afghanistan tra gli anni Sessanta e Settanta attraverso le fotografie di quell’epoca.
(Via Alessandro Zanini)
Un ritratto di violenza domestica realizzato da Anastasia Rudenko, fotografa kazaka che segue le pattuglie di polizia e documenta interventi e situazioni di abusi in famiglia. Lo scatto, pubblicato da Verve Photo, risale al periodo di capodanno 2010. Altre fotografie del progetto Family & domestic violence sono state pubblicate sul sito dell’autrice.
A vedere le foto, sembrano cresciuti come funghi i 700 mila bunker costruiti durante il periodo comunista nell’Albania di Enver Hoxha. Gli scatti sono di David Galjaard, vincitore dell’edizione 2012 dell’Aperture Foundation – Paris Photo First Photobook Award con il libro Concresco. Immagini e commento sono diventati oggetto di un articolo, Paranoid Dictator’s Communist-Era Bunkers Now a National Nuisance, scritto da Pete Brooks per il blog Raw file di Wired.com.
(Via BoingBoing)
Il 3 marzo 1913, cento anni fa, a Washington sfilavano per la prima volta le donne della National American Woman Suffrage Association per rivendicare il diritto di voto. Organizzato da Alice Paul (qui un suo ritratto), l’evento portò per le strade della capitale degli Stati Uniti circa ottomila persone, incluse quelle che marciarono in modo originale tra carri allegorici e costumi. Ma soprattutto c’era una nutrita rappresentanza di cittadini che andò ben oltre le suffragette. A distanza di un secolo dall’evento, il giornale The Atlantic ha radunato ventiquattro fotografie dell’epoca conservate dalla Biblioteca del Congresso e ha fatto una storia per immagini di quel giorno.
Era il 21 febbraio 2008 quando il fotografo olandese Dirk-Jan Visser ha scattato questa immagine. Quattro giorni prima il Kosovo aveva dichiarato la propria indipendenza e alcuni partiti avevano organizzato manifestazioni nella capitale serba Belgrado. Adesso il sito Verve Photo – The new breed of documentary photographers ripropone lo scatto e la storia che reca con sé.
Sono state ritrovte nel 2005 nel nord della California. Sono immagini che risalgono alla Rivoluzione Russa e che appartenevano a John Wells Rahill, un pastore americano, il quale le conservò insieme ad altre provenienti dalla Cina e dal Giappone e risalenti allo stesso periodo. Qui se ne racconta la storia, su Radio Free Europe, e chissà se questo ritrovamento rientra in vecchie politiche di sostentamento editoriale che partivano dal Congresso degli Stati Uniti e arrivavano per il tramite della Cia.
(Via Neatorama)