Lo strano mondo di Walter Potter: un documentario sull’imbalsamatore della Gran Bretagna vittoriana

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La strana arte di Walter Potter (1835-1918) raccontata nel documentario Walter Potter: Where Kittens Wed and Birds Lament di cui qui c’è il primo trailer. Intanto, in attesa dell’uscita del film, si può vedere il blog Walter Potter’s Curious World of Taxidermy che riprende il libro di Pat Morris e Joanna Ebenstein.

“A Hijacking”: una storia danese che racconta la Somalia e i sequestri delle navi da parte dei pirati

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A Hijacking è un film di Tobias Lindholm (che ne è anche lo sceneggiatore) con Pilou Asbæk, Søren Malling e Dar Salim che racconta di un cargo danese sequestrato dai pirati somali. Per una volta una visione non statunitense di ciò che accade nel Corno d’Africa.

(Via BoingBoing)

“No Muos Film”: una produzione dal basso per raccontare ciò che accade nella riserva naturale di Niscemi

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Il documentario dura poco più di un’ora e merita di essere visto. È No Muos Film (con tanto di sottotitoli in inglese per gli stranieri). Il progetto è una produzione dal basso:

All’interno della Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi, sito già dichiarato di importanza comunitaria, si sta costruendo una delle quattro stazioni di terra del Mobile User Objective System (MUOS), sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il programma di installazioni è fortemente contestato dagli abitanti di Niscemi e migliaia di siciliani che si sono costituiti in diversi comitati che hanno dato vita al movimento No Muos.

Per leggerne di più, si clicchi qui.

“I am Bradley Manning” (#iambradleymanning): voci che chiedono lo stop della guerra ai whistleblower

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I am Bradley Manning perché “è ora di finirla con la guerra ai whistleblower”, come il giovane soldato accusato di aver passato i cablogrammi diplomatici a Wikileaks. Il video è stato prodotto da una rete indipendente di volontari che ha collaborato con il Bradley Manning Support Network. E per chi vuole rilanciare su Twitter, l’hashtag è #iambradleymanning.

“Lucarelli racconta” non chiuda: la trasmissione tagliata per ragioni di budget e una petizione per chiedere alla Rai di ripensarci

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Lucarelli Racconta

Raitre cancella Blu Notte di Lucarelli. Per poche decine di migliaia di euro. Ed è vero, rimandando un’eventuale nuova stagione al 2014. E così in rete parte una petizione, CDA RAI, Presidente della RAI, Direttore Generale Rai, Direttore RAI 3: Non chiudete il programma Di Carlo Lucarelli:

Le stragi di Stato, il terrorismo, le mafie, i delitti eccellenti, i tragici giorni del G8, le morti in carcere e sul lavoro, le ecomafie che divorano il territorio. Per quattordici anni Carlo Lucarelli, su Rai 3, ci ha raccontato di misteri ancora irrisolti. Storie nere che pesano come macigni sul nostro passato ma anche sul nostro futuro.

È importante raccontarle, queste storie, per ricordare e interrogare le tante pagine oscure e incomplete che hanno segnato, con tratto indelebile, la storia del nostro Paese. Eppure la trasmissione di Lucarelli è sparita dai palinsesti della Rai.

Non è una buona notizia; non chiudiamolo, questo programma.

Per chi volesse sottoscrivere la petizione, il link è questo.

“The Crisis of Civilization”: un documentario su un’altra via che non solo sarebbe possibile, ma anche in fieri. Forse

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The Crisis of Civilization: Trailer from thecrisisofcivilization on Vimeo.

Altre informazioni qui. Qui invece il libro da cui il documentario è tratto, A user’s guide to the crisis of civilization: and how to save it di Nafeez Mosaddeq Ahmed.

“Il quotidiano del muretto”: in un film di Riccardo De Sanctis la storia del “manifesto” in settanta minuti

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Il quotidiano del muretto:

un film di 70 minuti di Riccardo De Sanctis per uno sguardo curioso e appassionato dentro il manifesto, il quotidiano col cuore che batte tutto a sinistra. I redattori del giornale e alcune firme storiche, da Valentino Parlato a Luciana Castellina a Stefano Rodotà, passando per Ermanno Rea, Piero Bevilacqua, Enrico Pugliese, raccontando le sfide e le speranze di un’esperienza politica, editoriale e umana straordinaria. Oggi che la rivoluzione digitale sta trasformando il panorama dell’editoria mondiale, la sfida del manifesto è ancora più difficile: raccontare la realtà con indomito spirito partigiano, continuare a essere Davide contro i giganti Golia dell’informazione.

“The ghost army”: in un documentario si racconta la storia di un pezzo dell’esercito Usa che combatté Hitler con l’illusione

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The ghost army è un documentario girato da Rick Beyer con il supporto della PBS che racconta una storia risalente alla seconda guerra mondiale: quella dell’unità militare americana che dall’estate del 1944 riuscì sul fronte europeo a ingannare le armate di Adolf Hitler facendo ricorso all’illusione e all’illusionismo tra carri armati gonfiabili ed effetti sonori. Molti di coloro che ne fecero parte erano artisti e tutti erano addestrati a confondere il nemico, per quanto per decenni questo pezzo di storia sia stato fatto passare sotto silenzio, forse perché avrebbe preparato le campagne di guerra psicologica che seguirono nell’epoca successiva.

(Via BoingBoing)

“27 maggio 1993-2013”: il cortometraggio di Andrea Lombardi sulla strage di via dei Georgofili, la bomba di Firenze del 1993

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27 maggio 1993-2013 è un cortometraggio che sta arrivando alle fasi conclusive del montaggio. Girato da Andrea Lombardi è dedicato alla strage di via dei Georgofili, a Firenze, avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993. Oggi invece è l’anniversario – il numero 39 – di un’altra strage, quella di Brescia, dove il 28 maggio 1974 una bomba esplose alle 10.12 in piazza della Loggia provocando otto vittime e 102 feriti.

Quel documentario sulla strage nazista non s’ha da proiettare: ad Harsefeld, in Germania, minacce per il film “Il violino di Cervarolo”

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Sil sito dell’Anpi viene rilanciata questa notizia: in Germania minacce al locale dove si doveva proiettare film su una strage nazista:

Minacce al gestore del locale dove doveva essere proiettato il film “Il violino di Cervarolo”, un documentario che racconta della strage consumata dai nazisti nel 1944 nella frazione di Villa Minozzo, una delle tante che ebbero per sanguinoso teatro l’Appennino reggiano e modenese. È successo a Harsefeld, paese del nord della Germania, dove ancora abita Alfred Lühmann, condannato per gli eccidi di Monchio e Vallucciole.

Se ne parla più diffusamente sul sito della Gazzetta di Reggio.