Silvio Forever, “autobiografia non autorizzata” di Silvio Berlusconi, un film di Roberto Faenza e Filippo Marcelloni.
(Via Ciro Pellegrino)
Silvio Forever, “autobiografia non autorizzata” di Silvio Berlusconi, un film di Roberto Faenza e Filippo Marcelloni.
(Via Ciro Pellegrino)
“Ritratti di donne del XXI secolo. Anonime ed eroiche”, incontrate “ai quattro angoli del mondo e in particolare in Brasile, India, Kenia e Cambogia”. È il lungometraggio Women are heroes di JR, produzione di Arte France Cinéma, Dum Dum Films, Social Animals e Studio 37. Per Women are heroes è stata creata anche una pagina Facebook.
(Via @Lis_Selavy)
“Costruiamo un’altra storia, quella delle persone”. Queste parole fanno parte dell’introduzione che Saverio Tommasi pronuncia prima di partire con la narrazione di Storie transessuali: Elena contro pregiudizi, cattiveria e burocrazia, micro-documentario o lunga intervista i cui contenuti sono questi:
Questa una delle storie più intense che abbia mai raccontato tramite video. A parlare è la protagonista, Elena Sofia Trimarchi, donna splendida con un passato reso difficile dalle carenze legislative e dall’ignoranza diffusa. Le immagini, pur concentrare su Elena, raccontano però anche la storia di tante persone che nella loro vita si sono scontrate con pregiudizi e cattiverie, con uno Stato italiano indietro di cento anni e una società italiana indietro di venti.
Dobbiamo avere la spregiudicatezza di immaginare una nuova realtà, realizzare città splendide, creare migliori relazioni. Dobbiamo contrapporre all’inevitabile l’imprevedibile. Dobbiamo contrapporre alle negazioni i diritti. Dobbiamo essere persone. È il mio impegno politico.
Storie transessuali: Elena Sofia Trimarchi (prima parte)
The Power of Photojournalism per vedere “cosa le tribù del Kenia hanno a che fare con i ghetti dell’Ohio e le crisi idriche globali”. Il documentario, suddiviso in due video (1 e 2), è stato realizzato dalla Annenberg Space for Photography con le immagini del sessantaseiesimo Picture of the Year International winners. Si può inoltre accadere da qui allo slideshow delle fotografie vincitrici.
(Via Pandemia)
Il National Geographic si occupa degli esperimenti della Cia sulla popolazione civile (in inglese) per raccontare questa storia:
Nel pieno della guerra fretta, la Cia lanciò un programma di ricerca classificato che esponeva i cittadini americani ad agenti biologici, droghe allucinogene e tecniche psicologiche che puntavano ad acquisite l’arte del contro della mente. Intere città degli Stati Uniti furono contaminate con germi esponendo milioni di persone alla guerra batteriologica. [Questa inchiesta] esamina quanto accadde, facendo luce su ricerche del genere per comprendere meglio la portata di questi esperimenti.
Si tratta di una sorta di docufiction della quale una descrizione più approfondita è disponibile qui. Oltre al video riportato sopra, qui sono state pubblicate anche alcune immagini.
The empty house è un documentario prodotto da Peacereporter che racconta delle persone scomparse durante la guerra in Kosovo del 1999. Annunciato qui, viene descritto con queste parole:
The Empty House, che qui presentiamo nella versione web, racconta la storia di un’assenza, senza privilegiare la nazionalità di alcune vittime rispetto ad altre. Questo lavoro vuole essere una riflessione sull’assenza, sul vuoto doloroso che la scomparsa di una persona cara lascia nelle vite di chi lo ha amato. I protagonisti potrebbero essere di qualsiasi Paese del mondo che ha conosciuto il dramma delle persone scomparse.
Sul sito del documentario si possono trovare alcuni materiali già pubblicati da Peacereporter, le vittime di cui si parla del film e quanto dicono gli ufficiali che erano di stanza in Kosovo.
Si intitola A Film Unfinished:
Alla fine della seconda guerra mondiale vennero scoperti 60 minuti di riprese finite poi nell’archivio della Germania orientale. Girato dai nazisti a Varsavia nel maggio 1942 e denominato semplicemente “Ghetto”, questo filmato è diventato rapidamente una risorsa per gli storici alla ricerca di materiale originale sul ghetto polacco […]. A Film Unfinished presenta il materiale grezzo nella sua interezza, comprese le false annotazioni (inclusa una cena) che mostrano “la bella vita” che conducevano gli ebrei della città, testimoniando la radicalità della propaganda cinematografica nazista […]. Si tratta dunque di un documento che testimonia alcuni aspetti del più grande orrore di tutti i tempi e che presenta gli sforzi [per porsi] in una luce favorevole.
Qui qualche informazione sui filmmaker che hanno lavorato sul documentario che dallo scorso 18 agosto sta circolando nei teatri statunitensi.
Dal 24 al 28 agosto prossimi, a Sezze (Latina). DocumentaFilmFest, terza edizione del festival nazionale del film documentario “Premio Città di Sezze”. Qui l’elenco dei film in concorso mentre qui l’elenco dei luoghi di proiezioni, dibattiti e altri appuntamenti.
Questo video è il trailer di un documentario che si intitola Sia fatta la mia volontà, prodotto dall’associazione Schegge di Cotone su funerali civili e testamento biologico. Se ne parla diffusamente in un pezzo pubblicato da Micromega Online in cui si legge che:
Nel documentario […] il racconto approda al tema più generale del diritto alla libertà di scelta. “Essere liberi di scegliere sulla propria morte”, raccontano gli autori, “si traduce anche nel poter decidere su quali trattamenti sanitari rifiutare o accettare; poter esprimere chiaramente la propria volontà, oggi, per quando non si sarà più in grado di esprimerla direttamente; poter stabilire quando i trattamenti sanitari diventano così gravosi da non permettere più una condizione di vita dignitosa”.
Sempre in tema di giornalismo e video, qui ci sono i lavori entrati in finale al Premio Ilaria Alpi, in programma dal 15 al 19 giugno prossimi a Riccione. qui invece l’elenco degli eventi.
Un mini-documentario di quattordici minuti, opera di Ben Cato Clough e Luke Upchurch, intitolato When Copyright Goes Bad:
Questo è un film che racconta come il copyright sia diventato uno dei più importanti argomenti per i consumatori in epoca digitale, perché le lobby aziendali rischiano di criminalizzare le azioni di centinaia di persone e che cosa il futuro riserva alla lotta per leggi più eque. When Copyright Goes Bad è un’introduzione alla [sua] rinegoziazione.
Nel corso del video, compaiono rappresentanti di realtà a favore delle libertà digitali come Electronic Frontier Foundation, Open Rights Group e Public Enemy. Maggiori informazioni qui.
(Via BoingBoing)