Emergency Journalism: Lsdi racconta la piattaforma per i reporter in situazioni di crisi sviluppata dall’Ejc

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Emergency Journalism

Lsdi ha pubblicato un articolo che parla di strumenti digitali per il “giornalismo d’urgenza” segnalando la piattaforma sviluppata dall’Ejc:

Si stanno sviluppando velocemente iniziative e strumenti digitali per aiutare i giornalisti nelle situazioni di crisi, che si moltiplicano ai quattro angoli del pianeta. Ed è la cooperazione con i lettori e, spesso, con le ONG, consentite dalle nuove tecnologie, a dimostrarsi decisiva. Ne parla Metamedia.fr in un articolo in cui segnala, ultima in ordine di tempo (è stata annunciata in questi giorni ad Amsterdam al Festival Picnic), la piattaforma di giornalismo d’urgenza sviluppata dall’European journalism centre. Si tratta di una sorta di “borsa degli attrezzi” per i giornalisti inviati su terreni difficili: catastrofi naturali, conflitti, crisi umanitarie… Una attrezzatura di pronto soccorso che contiene fra le altre cose, applicazioni di cartografia e di gestione delle testimonianze dei cittadini, “best practices”, ecc.

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Strage di Ustica: l’associazione Rita Atria chiede che si riaprano le indagini sulla morte del tenente colonnello Sandro Marcucci

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A proposito delle morti sospette legate più o meno direttamente alla strage di Ustica del 27 giugno 1980, c’è anche quella del tenente colonnello dell’aeronautica militare italiana Sandro Marcucci, deceduto il 2 febbraio 1992 in un incidente aereo mentre era in servizio antincendio, quando era anche testimone nell’istruttoria del giudice Rosario Priore. Ora l’associazione antimafie Rita Atria chiede che vengano riaperte le indagini dell’ufficiale dell’Ami esponendo le ragioni in un video. Intanto una sintesi della richiesta è stata pubblicata da ArticoloTre.

GialloLuna NeroNotte: e il festival del giallo e del noir italiani di Ravenna compie dieci anni

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GialloLuna NeroNotte

Decima edizione di GialloLuna NeroNotte, il festival del giallo e del noir italiani che parte stasera a Ravenna e che proseguirà fino al 30 settembre. Qui il programma completo degli appuntamenti, composto non solo di libri e scrittori, ma anche di musica, spettacoli, mostre e cene.

“Terra di Tutti Film Festival”: a Bologna per raccontare con foto e video il sud del mondo

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Terra di Tutti Film Festival

Bologna, dal 2 al 14 ottobre. Città e date corrispondono al Terra di Tutti Film Festival – Documentari e cinema sociale del sud del mondo, giunto alla sesta edizione e che si terrà in diversi luoghi del capoluogo emiliano. Di che si tratta?

Mostre fotografiche, incontri, approfondimenti sugli aspetti sconosciuti delle cronache del sud del mondo coinvolgono librerie e spazi culturali cittadini. Martedì 9 ottobre al Tpo (via Casarini 17) sarà una serata “Cinemigrante”, con i video provenienti dal festival spagnolo di Santander. Mercoledì 10 ottobre, all’Università di Bologna, appuntamento con il giornalista esperto di migrazioni Gabriele Del Grande, che presenzierà all’anteprima di uno dei corti che compongono La vita che non Cie, il documentario in cui Alexandra D’Onofrio ribalta l’estetica della frontiera offrendo il punto di vista di tre personaggi che subiscono gli effetti della migrazione.

Dall’11 ottobre la rassegna entra nel vivo al cinema Lumière con quattro giorni di proiezioni gratuite: in programma film e documentari provenienti da tutto il mondo, con sessioni di proiezione dedicate a Bosnia, Palestina, migrazioni e nuove povertà, lotte per i diritti e accesso alle risorse, tutela della biodiversità. Si inizia con la sessione “Fortezza Europa”: arriva dal festival di Venezia Mare Chiuso, il documentario in cui Andrea Segre e Stefano Liberti hanno raccolto i tragici racconti degli africani giunti sui barconi fin nel canale di Sicilia e qui respinti dall’Italia verso la Libia. A seguire, l’anteprima assoluta della versione integrale di La vita che non Cie.

A un anno dalla morte di Vittorio Arrigoni, attivista umanitario ucciso nella striscia di Gaza, arriva a Bologna Vik Utopia, il documentario in cui Anna Maria Selini ha seguito il processo per omicidio a carico di un gruppo di estremisti islamici: la pellicola sarà proiettata il 12 ottobre presso il dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino 23 – aula A) e al cinema Lumière, nell’ambito di una sessione dedicata alla Palestina.

Altre informazioni su foto e video si trovano qui.

“Carte Bollate”: a quasi un anno dalla nascita del progetto, un bilancio di rivista e giornale radio realizzati dai carcerati

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Carte BollateA inizio 2012 è iniziata l’esperienza di Carte Bollate, rivista nata all’interno del carcere di Bollate e diventato anche un giornale radio, in onda tutte le domeniche su Radio Popolare e ripreso da RaiUno. La giornalista Maria Itri, che coordina il progetto, racconta su Lsdi il quasi primo anno di esperienza:

Sapevo però che c’era un punto di forza in questo progetto: la radio è uno dei mezzi più entusiasmanti che esista­no e creare da zero una puntata intera può essere davvero divertente. E poi, una trasmissione radio permette di fare arrivare all’ascoltatore una delle cose più intime che abbiamo, la nostra voce, con le sue incertezze, le emozioni, le paure e la forza. Per raccontare un mondo come quello del carcere non c’è uno strumen­to migliore.

Ogni settimana decidevamo insieme l’ar­gomento della puntata. Abbiamo parlato di tanti temi: l’affettività, il rapporto con i figli, il lavoro, la quotidianità. Abbiamo raccontato le iniziative che in questi mesi sono nate a Bollate. Tutto con l’obiettivo di aprire un canale con l’esterno, per far conoscere quello che realmente succede dietro le sbarre al mondo “fuori”, sfatan­do pregiudizi e leggende, e parlando dei problemi reali e profondi dei detenuti. La parte più complicata era quella della costruzione della puntata: i detenuti non possono usare gli strumenti che i giorna­listi “fuori” hanno a disposizione, come il telefono e Internet.

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“Gaza Hospital: Beirut”: il documentario di Al Jazeera a trent’anni dal massacro di Sabra e Shatila

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Gaza Hospital: Beirut, un reportage di Federico Schiavi e Marco Pasquini per Al Jazeera:

Tre medici tornano a Beirut e rievocano gli eventi a cui hanno assistito al Gaza Hospital durante il massacro di Sabra e Shatila.

Il reportage, realizzato a trent’anni di distanza dai fatti narrati, fa parte dei filmati realizzati per la sezione Witness.

“Anonymous – Noi siamo legione” arriva in epub (senza DRM) e (presto) per Kindle. Intanto una segnalazione da Panorama.it

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Gli hacker sono eroi. Forse

Anonymous - Noi siamo legioneSi torna a parlare di Anonymous, noi siamo legione, che da oggi è anche in versione epub (ma DRM free) e che nei prossimi giorni sarà disponibile anche per Kindle di Amazon. E se ne torna a parlare dalle pagine culturali di Panorama.it che ospita l’articolo Gli hacker sono eroi. Forse – Criminali o paladini della giustizia? Quattro libri davvero speciali per rispondere e capire, in cui Antonino Caffo scrive:

La storia degli Anonymous in libreria porta anche una firma italiana. Si tratta di […] Anonymous. Noi siamo legione, Aliberti Editore, nel quale l’autrice […] ripercorre alcune delle azioni più plateali del gruppo, condividendone uno degli obiettivi: combattere per la libertà di informazione […]. Questa sorta di biografia non autorizzata […] riesce a dipingere un’immagine alternativa del mondo degli hacker più famosi degli ultimi anni. Il suo lavoro è frutto di chiacchierate, chat e letture con i diretti interessati che hanno lasciato molte tracce del loro pensiero.

Gli altri libri sono Mafia.com di Misha Glenny (Mondadori), Ghost in the Wires: My Adventures as the World’s Most Wanted Hacker (Little Brown) di Kevin Mitnick e We Are Anonymous: Inside the Hacker World of LulzSec, Anonymous and the Global Cyber Insurgency (sempre Little Brown) di Parmy Olson.

“Fiom. Viaggio nella base dei metalmeccanici”: un documentario su una lotta sempre più isolata

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Dal Manifesto Bologna. In sostanziale concomitanza alla presentazione del referedum sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – referendum che sta creando reazioni contrastanti anche all’interno delle formazioni di centrosinistra – arriva Fiom. Viaggio nella base dei metalmeccanici:

Il documentario nasce da un progetto di Giuliano Bugani in seguito all’accordo sulle rappresentanze sindacali firmato da Cgil, Cisl, Uil e dalla Confindustria il 28 giugno 2011, e, contro il quale, la base Fion sciopera per la prima volta nella sua storia contro il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. [Il film] attraversa città di tutta Italia nelle voci e nelle immagini di lavoratrici e lavoratori Fiom, Rsu di fabbrica, portando alla luce il disagio e la rabbia degli iscritti sulle conseguenze dell’Accordo del 28 giugno 2011, ma non solo.

Le interviste […] cominciano nel settembre 2011, attraversando fasi cruciali quali la caduta del governo Berlusconi e l’insediamento del governo dei tecnici con le sue riforme e l’innalzamento dell’età pensionabile, la cancellazione dell’articolo 18, e la riforma del welfare, senza che vi sia stata un’ora di sciopero da parte della Cgil. [Inoltre il film] ripropone le fasi della lotta isolata della Fiom, dall'[astensione] nazionale del 9 marzo 2012 a Roma, e di altre assemblee e scioperi articolati di zona continuati nella primavera del 2012.

Il regista, Giuliano Bugani, è un operaio metalmeccanico di Ozzano Emilia (Bologna) che si è trasformato in giornalista e autore di altri documentari sociali. Con lui ha collaborato Daniele Marzeddu, fotografo e videomaker.

“A.L.F.”: a novembre il film francese in omaggio alle azioni del movimento Animal Front Liberation

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A.L.F. – BANDE ANNONCE

Uscirà in Francia il prossimo 7 novembre 2012. È A.L.F. – Animal Front Liberation, il film diretto da Jérôme Lescure sul movimento che ha fatto molto parlare di sé. Qui viene presentata la storia raccontata nel lungometraggio e sul sito Alf – Le Film molto altro materiale.

(Via GreenMe.it)