“Un intellettuale di borgata”: il docufilm che, attraverso documenti d’epoca e interviste, rivisita Pasolini

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Un intellettuale di borgata è un docufilm di 93 minuti che, per la regia di Enzo De Camillis, racconta di un grandissimo personaggio della cultura italiana:

Pier Paolo Pasolini, da “Ragazzi di vita” con le polemiche di un mondo politico miope in contrapposizione alla lungimiranza culturale di “Io so… ma non ho le prove”, articolo scritto nel 1974 sul Corriere della Sera. Per arrivare alle sue dichiarazioni sul potere mediatico della televisione durante l’intervista di Enzo Biagi. Con interviste e testimonianze di Stefano Rodotà, Ugo Gregoretti, Pupi Avati, Gianni Bornia e Citto Maselli.

Per chi fosse a Roma, sarà presentato il prossimo 4 dicembre alle 21 al Teatro Centro Culturale Elsa Morante.

“The anti-slavery alphabet”: un sussidiario contro la schiavitù datato 1846 della Philadelphia Female Anti-Slavery Society

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The anti-slavery alphabet

Un alfabeto del dicembre 1846 contro la schiavitù. Lo scrissero Hannah e Mary Townsend della Philadelphia Female Anti-Slavery Society e lo pubblico la Merrihew & Thompson.

The anti-slavery alphabet

(Via Neatorama)

Dal 1883 una guida illustrata alla malattia mentale recuperata dall’università di Toronto e messa a disposizione online

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Risale al 1883 questa strana guida illustrata alla diagnosi della malattia mentale scritta del medico statunitense Allan McLane Hamilton. Erano gli anni in cui andavano forte la fisiognomica e le teorie di Cesare Lombroso prima che venissero declassate a pseudoscienze. Digitalizzata nel 2007 e pubblicata per intero (in molteplici formati) su Archive.org, la guida fa parte della collezione storica delle biblioteche dell’università di Toronto

“In Darkness”: il racconto della persecuzione nazista che viene dal confine tra Polonia e Ucraina

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In Darkness

Sul film In Darkness della regista polacca Agnieszka Holland scrive Marco Giusti su Dagospia:

Ricordate l’incredibile prima scena di “Inglourious Basterds” dove Christoph Waltz descrive gli ebrei come topi che vivono nascosti sotto terra? Beh, questo duro, coinvolgente, scurissimo [film] “In Darkness” della regista polacca Agnieszka Holland, ci porta proprio lì sotto, nelle tenebre delle fogne di una cittadina polacca al confine con l’Ucraina, l’impronunciabile Lvov, oggi Lviv in Ucraina, dove un buffo omino delle fogne, all’occasione ladro, il signor Leopold Socha, interpretato da un grande Robert Wieckiewicz, ha nascosto un gruppo di ebrei per salvarli dall’occupazione nazista e dall’avidità dei soldati ucraini al soldo dei tedeschi.

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A.R.S. – Art Resistance Shoah: le opere che si trasformano in documenti e testimonianze storiche di olocausto e liberazione

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A.R.S. - Art Resistance ShoahMargherita Fontanesi e Salvatore Trapani sono due storici dell’arte. La prima lavora per il museo emiliano Il Correggio e il secondo è il corrispondente da Berlino del mensile Shalom. Insieme hanno dato vita al progetto A.R.S. – Art Resistance Shoah (link su Facebook) che presentano con queste parole:

Entrambi sensibili alle tematiche dell’antifascismo e della Shoah abbiamo maturato la convinzione dell’arte come documento e testimonianza storica importante e dunque quale potentissimo strumento educativo di lotta e denuncia attraverso cui veicolare i valori della libertà, della pace, dell’uguaglianza, della dignità, del rispetto. Da qui l’idea di utilizzare la nostra formazione di storici e critici d’arte per un ampio progetto che si attesti come approfondimento formativo […], un progetto internazionale per la memoria della Shoah e della Resistenza attraverso le arti visive.

Un dei primi risultati sarà un seminario che parli di opere create da sconosciuti sopravvissuti e da nomi noti come Renato Guttuso, Afro, Marino Mazzacurati, Remo Brindisi, Xavier Bueno, Georg Grosz, Otto Dix e Käthe Kollowitz. Tutti artisti che hanno trasformato il loro talento in “arte della libertà”.

Inoltre su Facebook viene annunciato che fino al 10 febbraio sono esposti alla Ludoteca Piccolo Principe di Correggio i disegni originali di Sonia Maria Luce Possentini tratti dal libro Il volo di Sara (, 2012).

(Via Anpi Nazionale)

Le foto di Manuel Álvarez Bravo, storia per immagini dell’evoluzione sociale e geopolitica del Messico

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Los agachados, 1934

Su Internazionale una galleria fotografica con le immagini di Manuel Álvarez Bravo:

È spesso citato come uno dei principali esponenti della fotografia artistica messicana. La sua carriera è cominciata nel 1910, dopo la Rivoluzione messicana, e ha raccontato l’evoluzione sociale e geopolitica del Paese durante tutto il ventesimo secolo, in particolare l’abbandono della vita rurale. La mostra “A photographer on the watch”, in programma fino al 20 gennaio alla galleria Jeu de Paume di Parigi, raccoglie i suoi scatti inediti, accanto alle immagini più famose.

Bruce Sterling ospite dell’Accademia di Belle Arti di Bologna per parlare delle forme del futuro

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Ospite dell’Accademia di Belle Arti di Bologna per l’anteprima dei ciclo di incontri Crossover/Attraversamenti dedicata alle forme del futuro, Bruce Sterling, uno dei padri del cyberpunk e osservatore della digitalità, dialogherà domani 12 dicembre a partire dalle 17 con Jasmina Tesanovic (scrittrice, attivista politica e regista) e con Marco Bolognesi (fotografo) per il cui ultimo volume, Humanescape, Sterling e Tesanovic hanno scritto un’introduzione a quattro mani. Per leggere ancora dell’appuntamento di domani si veda qui.

“I documenti raccontano” e si affacciano sul web: un progetto per ricostruire storie del passato e renderle disponibili in rete

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I documenti raccontano

I documenti raccontano:

È un progetto che realizza diverse attività. Tanto per cominciare cerchiamo delle storie; storie di donne e uomini che hanno avuto una vita grama. Marginalità si dice. Ricerchiamo negli archivi ma anche altrove: carteggi, verbali di polizia, cartelle cliniche, atti processuali, cose del genere. I dossier che raccolgono i documenti li trovate nella sezione Storie dagli archivi.

Questi dossier vengono proposti nelle scuole per laboratori didattici dove si apprendono i rudimenti della ricerca storica e per altri laboratori dove si impara, un pochino, la tecnica del racconto. Ma questi dossier possono essere utilizzati anche in altro modo: ad esempio per concorsi letterari, per corsi di scrittura narrativa rivolti agli adulti, per letture teatrali. Una rassegna delle attività la trovate nelle pagine dedicate a Lavori in corso.

Nell’ambito de I documenti raccontano sono prodotti romanzi e racconti. Alcuni sono stati pubblicati su carta, altri anche sul web. Questi ultimi li trovate nella sezione Racconti dove trovate anche schede informative sui romanzi pubblicati e sui loro autori.

Cercare storie e restituire racconti. Usare gli strumenti della indagine storica e quelli della narratologia. Per raccontare vicende realmente accadute. Non è facile. Qualche aiuto lo trovate qui: Regole e strumenti.

Romanzi storici soprattutto ma anche saggi, film, siti web insomma tutto quanto si muove attorno alla storia e al suo racconto lo segnaliamo, per quanto possiamo, in: Consigli di lettura.

Il progetto, promosso da realtà istituzionali lombarde, è affidato a seguito da esperti del settore (qui una spiegazione).

(Via master in comunicazione storica dell’università di Bologna)