ExpoLeaks: la prima piattaforma anonima targata Irpi e Centro Hermes per dare spazio alle “gole profonde” anti-corruzione

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Expoleaks

È opera del centro di giornalismo d’inchiesta IRPI (Investigative Reporting Project Italy) con il supporto tecnologico – oltre che la collaborazione fondamentale – del Centro Hermes per la trasparenza e i diritti umani digitali. Si tratta di ExpoLeaks, la prima piattaforma web indipendente di whistleblowing anonimo dedicata a raccogliere segnalazioni su episodi di corruzione legati alla realizzazione di Expo 2015:

A seguito dell’ondata di arresti avvenuti a marzo 2014 che ha coinvolto numerosi persone del circuito Expo, il paese è stato travolto dall’ennesimo scandalo di malagestione di opere pubbliche. È per questo che crediamo ci sia un reale bisogno di ExpoLeaks, un progetto che fonde giornalismo e tecnologia per favorire la trasparenza e contrastare la corruzione che danneggia l’imprenditoria onesta e la cosa pubblica.

ExpoLeaks è concepita per dare uno spazio a tutti coloro che sono coinvolti nella mostra universale, dai cittadini ai funzionari pubblici, dagli operai ai dirigenti, dai volontari agli imprenditori. Chiunque potrà ora condividere, in modo completamente anonimo e sicuro, informazioni e documenti relativi a possibili irregolarità e forme di illecito. Tutti i cittadini potranno così contribuire al corretto svolgimento dell’Esposizione Universale.

Media partner dell’iniziativa è Wired Italia mentre – elemento tutt’altro che ultimo, anzi – il suo sostegno economico è affidato al crowdfunding tramite Kriticalmass. Per donare, dunque, si può cliccare qui.

Irpi realizza con Icij un’inchiesta sul gigante cinese del fotovoltaico e su quella che per la magistratura è la “più grande frode del solare”

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Suntech, il gigante cinese coinvolto nello scandalo del solare in Italia

Suntech, il gigante cinese coinvolto nello scandalo del solare in Italia è la prima inchiesta che Irpi e Icij realizzano attraverso il lavoro di Cecilia Anesi, Gianluca Martelliano, Leo Sisti e Michael Hudson. Inchiesta che è stata pubblicata da Icij, Internazional Business Times e dall’italiano L’Espresso. A breve sono previste nuove puntate e questo l’argomento:

L’inchiesta rivela il dietro le quinte dell’investimento che Suntech, gigante cinese dei pannelli solari, ha fatto in Italia e che la magistratura ha definito la possibile “più grande frode del solare nella storia del Belpaese”.

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Expensive glory of men. Savings the Italian: dalla Finlandia un documentario sulla spesa pubblica tricolore. Con la collaborazione di Irpi

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Expensive glory of men. Savings the Italian

Il documentario di una cinquantina di minuti è stato realizzato dalla giornalista finlandese Pertti Pesonen di Yleisradio con la collaborazione di Irpi – Investigative Reporting Project Italy. Tema: sprechi e dilapidazioni varie all’interno della pubblica amministrazione italiana e questa la sua presentazione:

Expensive glory of men. Savings the Italian – Italy is Europe’s most expensive MPs, heavy and wasteful administration and Greece, the European debt most central government. Italy will survive?

Il Fatto Quotidiano: Irpileaks, la Wikileaks italiana per segnalare abusi e rimanere anonimi

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Irpi.eu

Prima venne William Mark Felt, la “gola profonda” che nel 1972, da numero 2 della Fbi, fu una delle più importanti fonti del Watergate. Lo scandalo, emerso dalle colonne del Washington Post con l’inchiesta di Bob Woodward e Carl Bernstein, portò alle dimissioni del presidente statunitense Richard Nixon e al terremoto nel partito repubblicano. Poi, con l’evolversi delle tecnologie, si è giunti a Wikileaks, il progetto di Julian Assange che ha consentito di rivelare vicende più che scottanti per diversi governi, a iniziare da quello statunitense. Oggi, per gli aspiranti whistleblower, che possono fornire informazioni riservate ai giornalisti, arriva una piattaforma italiana, Irpileaks. È stata ideata da Investigative Reporting Project Italy (Irpi) e Centro Studi Hermes e vuole garantire protezione e anonimato ai cittadini che vogliono segnalare abusi, malversazioni o illeciti.

Il sistema si basa sulla combinazione di due supporti tecnologici. Il primo si chiama Tor (acronimo di The Onion Router) ed è un browser che consente di non essere tracciabili. Inoltre, utilizzando una licenza d’uso open source (la Berkeley Software Distribution, Bsd), è possibile individuare eventuali falle e correggerle a beneficio della sicurezza. Il secondo è la piattaforma GlobaLeaks, sviluppata dal Centro Hermes fin dal 2011 e che per le sue finalità d’impiego – favorire l’emersione di illeciti sia nel pubblico che nel privato portandoli a conoscenza dei cittadini – è già stata soprannominata il “tulipano della democrazia”.

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“Made In Italy (Behind the Scene)”: il documentario che racconta il retroscena dell’industria italiana delle armi

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Le politiche industriali e le sorti del Paese. Segnalato da Irpi – Investigative reporting project Italy in questo post, il breve documentario (dura 10 minuti) diretto da Anke Riester e Isacco Chiaf racconta l’Italia e i suoi retroscena – Made In Italy (Behind the Scene) il suo titolo -, che comprendono un dato di fatto: la nazione è il primo esportatore e il secondo produttore al mondo di armi leggere. I paesi destinatari delle esportazioni annoverano una lista di 117 Paesi (di cui 7 sotto embargo da parte della comunità europea) e tra questi ne compaiono alcuni come la Libia, che ne compra per un valore di 950 milioni di euro all’anno. Il mini documentario, presentando dati e statistiche, dimostra anche come si siano aggirate leggi italiane e direttive europee per vendere laddove non si poteva.

Irpi, il centro di giornalismo investigativo che nasce in Italia e si propone un respiro transnazionale

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Irpi.eu

Nel mondo del giornalismo nazionale – per quanto abbia un’impostazione che guarda ben oltre i confini – è arrivato Irpi – Investigative Reporting Project Italy di cui scrive Lsdi:

Se il giornalismo investigativo, colpito da una grave crisi soprattutto nella carta stampata, ha ancora un futuro, sarà proprio nella sua veste transnazionale, il ‘credo di Irpi. “Vogliamo andare oltre ‘la porta di casa’, proponendo storie in due lingue, italiano e inglese, reportage dal respiro internazionale: nella scelta delle inchieste, negli argomenti da affrontare, nella costruzione di una fitta rete di contatti, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Africa all’Asia”, aggiungono gli animatori.

Tra le inchieste dei fondatori ci sono Requiem per il tonno rosso, Toxic Europe e Montenegro Connection.