Tedeschini Lalli: cronaca di una strage di donne, i giornali del 25-26 marzo 1911 e la “prima stesura” della storia

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The New York Herald

Interessante post di Mario Tedeschini Lalli a proposito della cronaca di una strage di donne: i giornali del 25-26 marzo 1911:

Grandi titoli, testi dettagliati, ma anche fotoreportage, cartine e infografiche: tutti gli strumenti della cronaca giornalistica sono già lì, tra il 25 e il 26 marzo 1911, 101 anni orsono. È uno dei rari casi nei quali è possibile veramente dire che “il giornalismo è [stato] la prima stesura della Storia“: sono le cronache dell’incendio che si sviluppò nei locali della fabbrica di camicie Triangle a New York, dove per le condizioni di lavoro precarie e le misure di sicurezza insufficienti 146 persone persero la vita – 129 di loro donne, per la metà adolescenti. Fu uno dei punti di svolta nella storia del movimento operaio ed è una delle date clou della storia delle donne.

Per saperne di più sui fatti riportati negli articoli, si veda qui.

In mostra a New York gli scatti di Weegee, il fotografo che rivoluzionò il modo di raccontare per immagini il crimine

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La mujer del difunto llego'

Si intitola Weegee: Murder is my Business. Sono gli scatti realizzati tra il 1935 e il 1946 da Weegee, al secolo Arthur Fellig (1899-1968), colui che lo spagnolo El Pais definisce el fotógrafo de los asesinos:

Le sue fotografie, graficamente drammatiche e spesso violente, ritraggono crimini ed eventi che hanno avuto luogo a New York. Sono immagini che hanno fissato nuovi standard diventando quello che è conosciuto come “tabloid journalism”. Freelance per diversi giornali e agenzie, ha lavorato in seguito come photo editor per PM (1940-1948), quotidiano liberale dalla vita breve, e ha combinato in modo innovativo scatti e testi distinguendosi dal lavoro proposto da altre riviste fotografiche.

(Via E-Il mensile)

Julian Assange e Wikileaks a “The Next Hope” di 2600: l’efficacia delle comunità di hacker e giornalisti

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Julian AssangeNel mondo dell’underground digitale, 2600 ha un significato ben preciso. È la vecchia frequenza dei centralini statunitensi ai tempi di Capitan Crunch, pseudonimo che ancor prima di identificare il suo celebre alter ego, John Draper, coincide con l’avvio dei tempi d’oro del phreacking. Ma 2600 è diventato anche il nome di una blasonata rivista, 2600 – The Hacker Quartely, che esce dal 1984 e che dal 1994 una volta all’anno dà vita a un meeting altrettanto blasonato, The Next Hope (dove la parola “hope” va intesa come acronimo di “Hackers On Planet Earth”), in programma dal 16 al 18 luglio a New York.

Come accade in questo genere di eventi, l’informatica e la tecnologia in senso stretto non sono gli unici rami del sapere che vengono affrontati. Si va dall’arte alla radiofonia fino all’informazione. Per questo, è stato annunciato (qui e qui) un ospite di particolare riguardo. Si tratta di Julian Assange, il giornalista e cyberattivista d’origine australiana che ha contribuito a fondare Wikileaks, piattaforma di cui si è parlato in passato destinata alla pubblicazione di documenti sensibili e riservati che riguardano sia la sfera pubblica che quella privata. Wikileaks, per esempio, è stato il progetto che ha consentito la pubblicazione di Collateral Murder, materiali audiovideo che testimoniano l’uccisione di una dozzina civili alla periferia di Bagdad da parte dell’esercito americano (notizia se ne dava qui).

Questa dunque la motivazione della partecipazione di Julian Assange a The Next Hope:

Nel corso degli anni e in particolare nelle ultime settimane, Julian ha dimostrato alcuni dei valori chiave contenuti nella comunità degli hacker e dei giornalisti che si sforzano di ottenere informazioni verificate. [Queste informazioni le scuciono] dalle mani della burocrazia e dagli insabbiamenti per condividerle con il resto del mondo, proteggendo costantemente le proprie fonti.

Altre notizie sul giornalista e sul suo progetto vengono fornite dalla BBC e da Colbert Nation.

Bansky: carne alla griglia per una mostra surreale e una critica sociale

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Banksy è un artista ormai affermato a livello internazionale e celebri sono soprattutto i suoi graffiti. WoosterCollective.com gli dedica in questi giorni alcuni post, e in particolare The “Village Pet Store And Charcoal Grill” Opens in New York City, per raccontare di una mostra piuttosto peculiare in cui a essere immortalati (e animati) sono per esempio le crocchette di pollo di McDonald’s, i sofficini di pesce o impressionanti terrari con hotdog viventi. Il video della mostra, che si chiuderà il prossimo 31 ottobre, rende bene l’ambientazione surreale e a tinte fortemente politiche che da sempre sono state una caratteristica di Bansky. Altri video su “Village Pet Store And Charcoal Grill”:

The Village Petstore and Charcoal Grill – Sausages
The Village Petstore and Charcoal Grill – Fish Fingers
The Village Petstore and Charcoal Grill – Rabbit
The Village Petstore and Charcoal Grill – Leopard
The Village Petstore and Charcoal Grill – Monkey