WikiLeaks: un libro di Beccogiallo per raccontare la storia di Assange a partire dall’etica hacker

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Julian Assange - Dall'etica hacker a WikiLeaksSi intitola Julian Assange – Dall’etica hacker a WikiLeaks il libro a fumetti uscito nella collezione biografie per la casa editrice Beccogiallo. Sceneggiato dal giornalista Dario Morgante e illustrato dall’artista Gianluca Costantini, si presenta con queste parole:

Il 5 aprile 2010, durante una conferenza stampa a Washington, WikiLeaks diffonde un video che mostra l’assassinio di almeno dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, durante l’attacco di due elicotteri Apache americani. Da quel giorno, da quel video denominato “Collateral Murder”, WikiLeaks è diventato uno spauracchio costante per i governi di tutto il mondo. “Julian Assange & WikiLeaks” ricostruisce la storia di Julian Assange e dei suoi “complici”, attraversa due interi decenni di sfide informatiche, e risponde a molte delle domande che molti si fanno su WikiLeaks e sulla comunità che ha generato questa piattaforma: quella degli hacker.

Per il libro è stato creato un sito ad hoc dove è disponibile anche un’anteprima in pdf (3MB). E per andare a (ri)vedere il materiale di “Collateral Murder”, la documentazione è invece qui.

Collateral Murder e Wikileaks: su Wired i log delle conversazioni tra Bradley Manning e Adrian Lamo

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Baghdad airstrikeThreat Level, blog di Wired, pubblica una parte dei log delle conversazioni via chat (qui la versione completa) tra il militare Bradley Manning, fonte di Wikileaks per quanto riguarda l’attacco Usa “ribattezzato” Collateral Murder, e Adrian Lamo, che riferì alle autorità il contenuto delle confidenze fattegli da Manning. Si legge nell’introduzione al post:

È evidente che Manning è una figura d’importanza storica. Poiché le conversazioni fanno luce sulle pressioni personali esercitate su Manning […], pubblicare i log risponde a un valido interesse di cronaca e a questo punto crediamo che metterli online produrrà un danno limitato alla sua privacy. Laddove indicato, abbiamo deciso di intervenire su certi dati e informazioni per proteggere l’identità di terzi menzionati nei log […]. Per il resto, il testo completo dei log ricevuto da Adrian Lamo è pubblicato di seguito.

Che poi sarebbe qui. Con un’avvertenza:

La chat tra Manning e Lamo inizia il 21 maggio 2010. Così come ricevuti da Wired.com, i log contenevano il timestamp, ma non le date, e sono stati salvati da Lamo in quattro file ordinati progressivamente […]. Abbiamo ordinato i file stessi in base al flusso della conversazione e delle informazioni di Lamo. Le interruzioni tra i file sono indicate da una linea orizzontale [e] parti precedentemente pubblicate da Wired.com sono sottolineate.

Ulteriori informazioni sulla vicenda di Manning anche sul sito Collateral Murder.

Collateral Murder e la fonte che si confida: arrestato militare Usa per diffusione di notizie classificate

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Collateral Murder (se ne parlava qui) è stato uno dei punti più clamorosi messi a segno da Wikileaks. Lo smacco per l’esercito americano però occorreva fosse riparato e così il Post, riprendendo la notizia di Wired, racconta che il Pentagono arresta la fonte che ha passato il video ripreso dall’elicottero Apache al progetto di Julian Assange:

L’FBI, in collaborazione con l’esercito americano, ha ora arrestato Bradley Manning, un ventiduenne analista dell’intelligence sospettato di aver passato il video a Wikileaks. Manning, che è dislocato a Baghdad, aveva condiviso il proprio gesto con Adrian Lamo, un ex hacker che aveva conosciuto online. Il soldato aveva raccontato a Lamo di aver passato a Wikileaks anche altri tre documenti riservati: un video di un raid aereo in Afganistan, un rapporto del Pentagono sulla minaccia Wikileaks e un documento con la stesura di 260.000 comunicazioni tra diplomatici statunitensi. Nonostante Adrian Lamo abbia in passato contribuito economicamente al progetto Wikileaks, ha comunque deciso di segnalare Manning alla polizia, considerando pericoloso il suo atteggiamento rispetto alla sicurezza nazionale.

Leggendo le informazioni disponibili, la falla nel sistema di anonimato di Wikileaks è stato nella fonte, attualmente rinchiusa in Kuwait per diffusione di notizie classificate, e non nel sistema in sé.

Intanto – sempre da Wired – c’è anche questa novità: WikiLeaks Was Launched With Documents Intercepted From Tor.

Julian Assange e Wikileaks a “The Next Hope” di 2600: l’efficacia delle comunità di hacker e giornalisti

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Julian AssangeNel mondo dell’underground digitale, 2600 ha un significato ben preciso. È la vecchia frequenza dei centralini statunitensi ai tempi di Capitan Crunch, pseudonimo che ancor prima di identificare il suo celebre alter ego, John Draper, coincide con l’avvio dei tempi d’oro del phreacking. Ma 2600 è diventato anche il nome di una blasonata rivista, 2600 – The Hacker Quartely, che esce dal 1984 e che dal 1994 una volta all’anno dà vita a un meeting altrettanto blasonato, The Next Hope (dove la parola “hope” va intesa come acronimo di “Hackers On Planet Earth”), in programma dal 16 al 18 luglio a New York.

Come accade in questo genere di eventi, l’informatica e la tecnologia in senso stretto non sono gli unici rami del sapere che vengono affrontati. Si va dall’arte alla radiofonia fino all’informazione. Per questo, è stato annunciato (qui e qui) un ospite di particolare riguardo. Si tratta di Julian Assange, il giornalista e cyberattivista d’origine australiana che ha contribuito a fondare Wikileaks, piattaforma di cui si è parlato in passato destinata alla pubblicazione di documenti sensibili e riservati che riguardano sia la sfera pubblica che quella privata. Wikileaks, per esempio, è stato il progetto che ha consentito la pubblicazione di Collateral Murder, materiali audiovideo che testimoniano l’uccisione di una dozzina civili alla periferia di Bagdad da parte dell’esercito americano (notizia se ne dava qui).

Questa dunque la motivazione della partecipazione di Julian Assange a The Next Hope:

Nel corso degli anni e in particolare nelle ultime settimane, Julian ha dimostrato alcuni dei valori chiave contenuti nella comunità degli hacker e dei giornalisti che si sforzano di ottenere informazioni verificate. [Queste informazioni le scuciono] dalle mani della burocrazia e dagli insabbiamenti per condividerle con il resto del mondo, proteggendo costantemente le proprie fonti.

Altre notizie sul giornalista e sul suo progetto vengono fornite dalla BBC e da Colbert Nation.

Collateral Murder: Wikileaks documenta la strage di Bagdad perpetrata dall’esercito Usa

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Collateral Murder: si intitola così il sito creato da Wikileaks (progetto di cui già si è parlato e che, per la delicatezza dei documenti che pubblica, si è tentato di chiudere in varie riprese) per rendere pubblico il documento video diffuso ieri a proposito della guerra in Iraq:

Il video classificato dell’esercito Usa mostra l’omicidio indiscriminato di una dozzina di persone – tra cui due dello staff dell’agenzia Reuters – in un sobborgo di Bagdad. La Reuters ha provato ai tempi dell’attacco a ottenere il filmato tramite il Freedom of Information Act, ma non ha avuto successo. A sparare è un elicottero Apache dell’esercito Usa e le immagini fanno vedere chiaramente l’immotivato assassinio di un operatore della Reuters ferito e dei suoi soccorritori. Anche due bambini sono rimasti gravemente feriti.

Se ne parla anche su Lsdi, Crimeblog, su Internazionale e sull’Antefatto.

Del video ne esistono due versioni: una breve (17 minuti e 47 secondi) e una più lunga (39 minuti e 14 secondi). Su Collateral Murder è stato reso pubblico anche altro materiale a complemento, come le trascrizioni delle comunicazioni, le foto dell’attacco e la timeline degli eventi. C’è anche una sezione download.