Zahra’s Paradise: da domani in rete un romanzo a fumetti sull’Iran contemporaneo

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Zahra's Paradise

Da domani, venerdì 19 febbraio, inizierà a uscire online il fumetto Zahra’s Paradise sull’attuale situazione politica e sociale in Iran. Le puntate saranno poi raccolte in un libro che verrà pubblicato il prossimo anno. Così lo racconta BoingBoing:

Scritto da Amir, un attivista per i diritti umani, e illustrato da Khalil, Zahra’s Paradise ricostruisce la storia di un blogger iraniano che cerca suo fratello, Mehdi, diciannovenne scomparso da Tehran dopo le proteste del giugno 2009. Quando il blogger e sua madre, Zahra Alavi, iniziano a cercare Mehdi, veniamo trasportati nell’elaborato labirinto della Repubblica Islamica in cui sono svaniti molti dissidenti nel corso degli ultimi decenni. Nonostante i personaggi non siano reali, il contesto e gli eventi invece lo sono.

Valentine, quando il fumetto nasce digitale e rimane libero

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Valentine di Alex de Campi e Christine Larsen

Le caratteristiche: tradotto in quattordici lingue differenti, italiano compreso, multipiattaforma (nel senso che può essere scaricato in versione ottimizzata per diverse piattaforme per la lettura di contenuti digitali) e rilasciato con una licenza Creative Commons. È Valentine, fumetto creato da Alex de Campi e Christine Larsen. Per presentarlo, intanto si può dire che:

non si può comprare in una libreria o in una fumetteria perché non è un fumetto tradizionale, ma un progetto tagliato su misura per dispositivi wireless.

Inoltre si tratta di una saga che rifiuta romanticismi e sdolcinature ed è ambientata nel periodo delle guerre napoleoniche. Due soldati francesi, in ritirata dopo il fallimento della campagna di Russia, inciampano in una complicata vicenda dai contorni soprannaturali. Per saperne di più si clicchi qui.

Per rimanere invece aggiornati sul progetto, è disponibile un account Twitter. Ma esiste anche questo.

Angus McLeod: la guerra raccontata da strisce a fumetti

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World War by Angus McLeod

Angus McLeod è un artista canadese che racconta la guerra a fumetti. Per partire a conoscere il suo lavoro si possono leggere i suoi due ultimi lavori, World War One: Simple Version e World War Two: Simple Version in cui ogni personaggio è uno Stato coinvolto nel conflitto: la sua sagoma ricalca quella tracciata dai confini della nazione che rappresenta e porta addosso i segni di riconoscimento della propria condotta bellica. Ma navigando all’interno della sua galleria, si può trovare molto altro materiale interessante. Come i volti della guerra. Tipo questo. Nota a conclusione: i lavori di Angus McLeod sono rilasciati con una licenza Creative Commons BY-NC-ND.

(Via BoingBoing.net)

Unknown Soldier: l’Uganda raccontata in una serie a fumetti

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Unknown SoldierSu Internazionale viene segnalata la guerra dei bambini soldato in un libro a fumetti:

Non sono molti i libri a fumetti che vengono stampati con un glossario, scrive il New York Times. Ma non sono neppure molti i libri a fumetti recensiti sul New York Times. È il caso di Unknown Soldier. La nuova serie, scritta da Joshua Dysart e disegnata da Alberto Ponticelli, raccoglie l’eredità della saga della DC Comics Universe e l’ambienta in Uganda i nostri giorni.

Il protagonista è un medico ugandese, Moses Lwanga, che torna nel suo paese devastato dalla guerra civile e deve affrontare il dramma dei bambini soldato, delle bambine ridotte in schiavitù e della crudeltà dei gruppi armati. L’undicesimo capitolo della saga, pubblicata da Vertigo, uscirà il 26 agosto negli Stati Uniti, insieme alla raccolta delle prime sei puntate. Per un prodotto ritenuto inizialmente di nicchia, le 7.500 copie vendute a giugno fanno ben sperare.

Qui il sito dedicato al fumetto, qui invece la scheda della serie e qui la pagina su Amazon. Infine una lunga recensione si può leggere su Peacereporter. Intanto, per vedere cinque tavole a titolo di anteprima, si vada su Newsarama.

Afghanistan: una terra in guerra raccontata tra fotografie e fumetto

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The PhotographerFotografia e fumetto, una accanto all’altro, per raccontare la guerra. Accade nel volume uscito in questi giorni per i tipi di First Second Books dal titolo The Photographer: Into war-torn Afghanistan with Doctors Without Borders. Realizzato con le illustrazioni di Emmanuel Guibert su ispirazione delle fotografie di Didier Lefèvre, il volume viene presentato con queste parole:

Nel 1986 il fotoreporter francese accompagnò un gruppo di Medici Senza Frontiere (MSF) in un viaggio nell’Afghanistan della guerra contro l’Unione Sovietica. [Lefèvre] era al suo primo incarico e documentò con i suoi scatti il loro percorso da Peshawar, in Pakistan, attraverso la catena montuosa dell’Hindu Kush. La carovana si componeva di centoventi muli, venti cavalli e quaranta guardie armate. Un mulo cadde nel ghiaccio e venne salvato; uno stalliere fu più sfortunato e si perse durante una marcia notturna. Quando arrivarono a destinazione, nella valle di Yaftal, nell’Afghanistan settentrionale, MSF insediò qui un ospedale con un porticato antistante che serviva come moschea e pronto soccorso. Il primo paziente fu un ragazzino con un’ustione al piede causata dal forno per il pane con cui lavorava, una ferita comune in Afghanistan.

Online è possibile trovare un estratto di sedici pagine del libro mentre qui il sito ufficiale del reportage (in francese) e qui invece l’evento realizzato con la collaborazione di Medici Senza Frontiere.

Will Eisner: esce “Contratto con Dio – La Trilogia”

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Contratto con Dio - La TrilogiaAndrea Plazzi, mente grigia dietro lo sbarco in Italia delle opere di Will Eisner, scrive che:

Esce oggi nelle librerie “Contratto con Dio – La Trilogia” (Fandango Libri, 512 pagine; 28,00 Euro). Si tratta della prima di una serie di voluminose raccolte che a partire dal 2006 negli USA hanno accorpato buona parte dei romanzi a fumetti di Will Eisner. Il criterio è tematico e in questo caso il filo conduttore è Dropsie Avenue. Questa strada fittizia del South Bronx è ormai quasi mitologica, simbolo di una New York multietnica che è parte integrante della poetica di Eisner a partire dalle storie di questo volume: Contratto con Dio, La forza della vita e Dropsie Avenue. In una difficile e improbabile classifica dei lavori di Eisner, sono forse le più importanti: autentici classici che rendono giustizia fino in fondo al termine “romanzo a fumetti”. La raccolta è un progetto dello stesso Eisner, che l’aveva approvata personalmente lavorandoci fino a pochi giorni prima della scomparsa disegnando appositamente diverse nuove pagine.

Sempre in tema di fumetti, si dia un’occhiata anche a questo articolo pubblicato su Underwire (network di Wired): Watchmen‘s Clockwork Origins Span Comics, Quantum Physics.

Miller, le sue matite e Hollywood raccontati in un libro

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Frank Miller, matite su HollywoodIn uscita per le Edizioni XII un libro che non costituisce solo una novità in sé, ma che inaugura anche una nuova collana, China & Grafite, dedicata ai saggi sul fumetto. Tornando al libro, invece, si intitola Frank Miller, matite su Hollywood, è stato scritto dal giovane sceneggiatore Valentino Sergi e racconta di un autore che della materia se ne intende (malgrado qualche critica al suo lungometraggio The Spirit, personaggio creato da Will Eisner). Tornando al libro di Sergi, invece, ecco come viene presentato:

Il saggio, nato come Tesi di Laurea – poi approfondito e ampliato ulteriormente in questo libro, e nello stesso tempo curato al fine di risultare godibile e fruibile anche da parte dei “non addetti ai lavori” – ripercorre la carriera dell’artista analizzando le numerose opere che hanno ricevuto un adattamento dalla tavola disegnata alla pellicola, e cercando di svelare i meccanismi e le dinamiche di questo processo.

“Ed è qui, nel roboante vuoto del film-concerto, del blockbuster sterile, del film muscolato, che intervengono gli autori come Miller: attraverso la trasformazione dei modi, il geniale recupero dei topoi e della misura, dei ritmi, ma con scandalosa, inedita energia, con forza e segno, grafismi e parole nuove.” (Dall’introduzione di Massimiliano Spanu).

“E poi c’è il cinema, inesauribile fonte d’ispirazione. Miller firmerà gli script di Robocop 2 e Robocop 3 del cui risultato resterà talmente deluso da chiudere i ponti con Hollywood per anni, nonostante le sue opere continuino a essere saccheggiate per produrre film di qualità discutibile.
Fino a Sin City almeno…” (Dal capitolo Premesse).

Per poterne leggere un estratto, le Edizioni XII hanno messo a disposizione un XII trailer (file in pdf di una ventina di pagine).

ManiArmate: quei bravi ragazzi dei Parioli in gita al Circeo

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Il massacro del CirceoDal delitto del Circeo sono trascorsi quasi trentacinque anni: il sequestro di Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, le torture, le violenze sessuali, la morte della prima ragazza e il ritrovamento della seconda gravemente ferita si susseguirono tra il 29 e il 30 settembre 1975. Eppure “in Italia le violenze subite dalle donne non vengono denunciate nella quasi totalità dei casi (Istat, 2007)”. Si chiude con questa frase la ricostruzione a fumetti dei crimini per cui sono stati condannati Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira (latitante da sempre). Il libro si intitola Il massacro del Circeo, è stato sceneggiato da Leonardo Valenti, illustrato da Fabiano Ambu e inserito nella collana “Cronaca Nera” di BeccoGiallo, editore padovano che già da qualche anno propone la rievocazione di fatti di sangue sotto forma di strisce (in precedenza lo aveva fatto con casi come Unabomber, i delitti di Alleghe, l’omicidio Pasolini, la vicenza di Rina Fort o la storia di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio).

L’autunno in cui avvengono i fatti raccontati in questo libro è di un anno particolare. Nel 1975, Rosaria Lopez diventa maggiorenne a diciotto anni in forza di una legge approvata in marzo e, se sullo sfondo gli anni di piombo si fanno sempre più cupi, soffermiamoci per un po’ su un’ottica più privata (ma non meno politica): in quel periodo, infatti, una riforma del diritto di famiglia conferisce pari stessa dignità ai coniugi che, se genitori, condividono la patria potestà sui figli i quali, a loro volta, non verranno più distinti tra legittimi e illegittimi, se nati fuori dal matrimonio. In quel periodo le conquiste femminili hanno il sapore di una stagione di rinnovamento: vengono creati i consultori, liberalizzati i contraccettivi, si parla di legge per le pari opportunità, di centri antiviolenza e nel 1978 arriva la norma che rende legale l’aborto. Tutto questo in forza di un femminismo che fin nel decennio precedente il movimento delle donne aveva reso in termini di rivoluzione culturale.
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