Fra meno di un mese ci saranno le elezioni in Iran e uno dei candidati è Zahra, un personaggio a fumetti

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Zahra Presidente

Iran: Zahra, personaggio dei fumetti, miglior candidato alle presidenziali?, si chiede GlovalVoices con questo post:

Il pugno di ferro del regime Iraniano non concede alcuna possibilià di concorrere alle elezioni presidenziali ai candidati dell’opposizione, ma nel mondo virtuale, un nuovo personaggio dei fumetti è il difensore per una elezione libera e giusta.

Centinaia di Iraniani fiduciosi si sono registrati come candidati per rimpiazzare il presidente Mahmoud Ahmadinejad nelle prossime elezioni del 14 Giugno 2013 [en, come i link seguenti, eccetto dove diversamente indicato]. Il Consiglio dei Guardiani della Costituzione [it] nominerà la rosa dei candidati che parteciperanno di fatto.

Zahra Presidente. Molti ricordano ancora il massiccio movimento di protesta [it] che scoppiò dopo le elezioni del 2009. Il sito attivista United4Iran e il fumetto seriale online, Il Paradiso di Zahra, hanno lanciato la campagna virtuale ‘Zahra Presidente 2013′, per mettere a nudo la corruzione del sistema politico Iraniano attraverso la satira.

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“Su la testa”: traffici d’armi fra Italia, Iran e oltre

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Su la testa, numero 10Indagini giudiziarie degli ultimi anni confermano la centralità dell’Italia in traffici d’armi con Paesi sotto embargo. È vero che le rotte di affari illegali nel corso dell’ultimo ventennio hanno visto emergere lo smaltimento dei rifiuti verso nazioni dell’Est Europa e dell’Africa (ma si sono ricostruiti anche viaggi a ritroso, con interramenti in territorio italiano di materiale proveniente dal sud del mondo; si veda per esempio l’operazione Ragnatela della procura di Napoli che ha di recente lambito, tra gli altri, Eni, Agip. Alenia, Autostrade, Alitalia e Rai). I rifiuti, a un certo punto, rispetto alle armi si sono rivelati un business più remunerativo e meno rischioso, dal punto di vista penale. È però altrettanto vero che lo smercio di materiale bellico, con la recrudescenza di conflitti caldi o freddi nel vicino Medio Oriente, ha dato nuova linfa ai trafficanti.

Dall’Italia alla Nigeria e all’Eritrea passando per Teheran

Lo testimonia per esempio una notizia che del marzo 2010 si è guadagnata una certa attenzione sulla stampa italiana: l’arresto – con detenzione prima in carcere e poi passaggio ai domiciliari e permesso, in alcuni casi, di lasciare di giorno l’abitazione per andare al lavoro – di sette persone, cinque italiani più o meno legati all’industria bellica e alle transazioni estere e due iraniani (tra cui un giornalista accreditato presso la sala stampa estera di Roma. Altri due mediorientali raggiunti da mandato di cattura si sono dati alla latitanza). Per loro l’ipotesi reato era “associazione a delinquere finalizzata all’illecita esportazione verso l’Iran di armi e sistemi militari di armamento, in violazione del vigente embargo internazionale, con l’aggravante della transnazionalità”.
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Ritorno a Teheran: su Peacereporter il diario a puntate di Nardana Talachian

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Liberty - Foto di KamshotsPeacereporter ha iniziato a pubblicare a puntate il diario del ritorno a Teheran di Nardana Talachian. Un paio di giorni fa è stata messa online la prima “pagina” e si proseguirà con le successive nelle settimane a seguire. L’arrivo, l’atterraggio e l’incontro con la città in questo post, che esordisce raccontando:

Teheran. Una volta era la mia città, anzi, la mia casa, la mia identità, il primo amore, il primo giro notturno in macchina da sola, insomma un po’ tutte le prime volte. E l’Iran? Forse il mio cuore. Dico ‘era’ e uso tempi al passato perché quella dolce sensazione di orgoglio non esiste più, e il cuore non mi batte più così’ forte quando dal finestrino dell’aereo vedo le luci della mia immensa città.

Da due anni e mezzo la scrittrice iraniana fa reportage dal e sul suo Paese. Per leggere i passati articoli si può andare qui.

Zahra’s Paradise: da domani in rete un romanzo a fumetti sull’Iran contemporaneo

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Zahra's Paradise

Da domani, venerdì 19 febbraio, inizierà a uscire online il fumetto Zahra’s Paradise sull’attuale situazione politica e sociale in Iran. Le puntate saranno poi raccolte in un libro che verrà pubblicato il prossimo anno. Così lo racconta BoingBoing:

Scritto da Amir, un attivista per i diritti umani, e illustrato da Khalil, Zahra’s Paradise ricostruisce la storia di un blogger iraniano che cerca suo fratello, Mehdi, diciannovenne scomparso da Tehran dopo le proteste del giugno 2009. Quando il blogger e sua madre, Zahra Alavi, iniziano a cercare Mehdi, veniamo trasportati nell’elaborato labirinto della Repubblica Islamica in cui sono svaniti molti dissidenti nel corso degli ultimi decenni. Nonostante i personaggi non siano reali, il contesto e gli eventi invece lo sono.