“Di tutte le ipotesi”: il racconto di frodi che si riflettono sulla vita di tutti

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Di tutte le ipotesi - Le indagini di Nic

C’è un’azienda che ha deciso di raccontare le sue storie sotto forma di romanzo. E dunque che ha deciso di investire in cultura. Si occupa di frodi assicurative, anzi di sventarle, e si chiama Eagle keeper service group. Il suo fondatore, Ugo Vittori, ha avuto l’idea, la direttrice marketing, Cinzia Gennarelli, è stata fondamentale e con Argia Granini siamo arrivate al romanzo Di tutte le ipotesi, prima “puntata” del ciclo “Le indagini di Nic”, cioè Nicola Proietti, il nostro personaggio.

È un viaggio in un mondo quasi ignorato, ma che si ripercuote sulla vita di tutti e che vede da tempo un coinvolgimento sempre più marcato della criminalità organizzata, autoctona e straniera. Argia e io ne racconteremo altre di storie di frodi, tre nel 2016, sperando che con gli strumenti della non fiction novel si aggiunga un pezzo di narrazione alla vita quotidiana di molti.

“Il conto vaticano”: un romanzo di Carlo Marroni sugli affaracci dello Ior. La presentazione pubblicata da Radio Radicale

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Un libro sotto forma di romanzo, Il conto vaticano (Rizzoli, 2013), un giornalista finanziario che è anche un vaticanista, Carlo Marroni, e la storia degli ultimi decenni al di qua e al di là del Tevere. Una presentazione da ascoltare, insomma, quella messa online da Radio Radicale.

Ora lui è destinato a diventare leggenda. Scompare Richard Matherson, lo scrittore oltre i confini e oltre i generi

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Aveva 87 anni e la sua ora era giunta. Adesso lo attende la leggenda. Forse non quella descritta nel suo romanzo più celebre (se ne legga qualcosa anche qui, in un pezzo per Carmilla firmato da Valerio Evangelisti), purtroppo diventata una scadente trasposizione cinematografica che con la storia originale c’entra fino a un certo punto, ma la leggenda comunque se la merita, Richard Matherson. A cui l’etichetta di scrittore di genere – o scrittore horror o fantastico – sta stretta perché, nelle sue pagine, è andato molto oltre i confini del genere stesso (e sui giochi di parole si aggiunga che anche oltre i confini della realtà è andato). Meno noto forse di Stephen King o di Joe R. Lansdale, entrambi più giovani ed entrambi in debito d’ispirazione da lui, rimarrà indimenticabile anche per passaggi come questo:

Ai loro occhi lui era un flagello spaventoso, sconosciuto, persino peggiore della malattia con cui avevano imparato a convivere. Era uno spettro invisibile che per provare la propria esistenza si era lasciato dietro i corpi esangui dei loro cari. Capì quel che provavano e non li odiò. La mano destra strinse la bustina di pillole. Purché la fine non fosse violenta, purché non si trasformasse in un massacro sotto i loro occhi.

Robert Neville posò lo sguardo sui nuovi abitanti della Terra. Sapeva di non essere uno di loro; sapeva di essere un anatema, un orrore nero da distruggere, come i vampiri. E quell’idea lo colpì come un fulmine, divertendolo perfino nel dolore. Un risolino strozzato gli riempì la gola. Si girò e si appoggiò alla parete mentre ingoiava le pillole.

«Il cerchio è completo», pensò mentre il letargo definitivo gli strisciava nelle membra. «Il cerchio è completo. Un nuovo terrore prende forma dalla morte, una nuova superstizione penetra la fortezza inattaccabile dell’infinito. Io sono leggenda».

“Partigiano Inverno”: in uscita il romanzo di Giacomo Verri sulla Resistenza in Valsesia

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Partigiano InvernoEsce a breve per Nutrimenti il romanzo Partigiano Inverno scritto da Giacomo Verri, insegnante di lettere alle scuole medie nato nel 1978 a Borgosesia, in provincia di Vercelli. Finalista al Premo Calvino 2011, questa è in sintesi la storia che racconta:

Sono i giorni d’Avvento dell’anno quarantatré e uno scontro a Varallo fra partigiani e fascisti segna il battesimo del fuoco della Resistenza in Valsesia. Nel gruppo dei ribelli, accampati tra le nevi del Briasco, c’è Jacopo Preti, che ha lasciato gli studi in città e il conforto dell’amata Flora per unirsi ai garibaldini del comandante Cino. Giù a valle Umberto Dedali, che ha dieci anni e vive in casa del nonno, sogna di aggiungersi anche lui agli uomini barbuti della montagna e, col contegno del combattente per la libertà, farsi bello davanti alla Maria, che gli fa salire il brivido su per la pancia. Ogni sera fa il presepe col fratello del nonno, Italo Trabucco, professore in pensione tornato alla nativa Borgosesia da Vercelli, che il subbuglio di un conflitto sconnesso obbliga al confronto con la propria inadeguatezza. Finché un giorno il professore è arrestato, apparentemente senza motivo, torturato con altri venti e lasciato fuori, per un gioco del caso, dal gruppo dei dieci che finiranno fucilati.

Se ne può leggere ancora qui.

“Volevamo essere giganti” di Angela Scarparo: romanzo tra la provincia immigrata e gli scenari degli anni di piombo

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Volevamo essere gigantiÈ un romanzo il libro firmato da Angela Scarparo, scrittrice e una delle menti del mensile Su la testa. Il volume, uscito nei giorni scorsi, si intitola Volevamo essere giganti (Gaffi Editore) e, in base a quello che ne scrive l’autrice Valeria Viganò, si anticipa che:

[Si tratta di] una storia appassionata che abbraccia il microcosmo di una provincia immigrata e il macrocosmo degli anni di piombo, nei quali si poteva tacciare di terrorismo chiunque […]. Lucy è sveglia, e ha uno spirito critico fuori dal comune. Niente sfugge ai sui occhi giovani che vedono le ingiustizie. Al punto che vuole a tutti i costi diventare amica di Cecilia, figlia di una terrorista ricercata e di un padre triste e solo. A lei non importa il pregiudizio, anzi lo sfida. Alla fine molte delle sue precoci battaglie saranno sconfitte ma, dall’insegnamento di quegli anni, Lucy uscirà con un’esperienza diversa e la passione ancora più radicata per le sue idee che si porterà dietro per sempre. Ha imparato a conoscere gli ideali e l’animo umano nella sua grettezza e nella sua nobiltà. La mamma, la zia Iris, lo zio cialtrone Gianni Nasetto e la sua fidanzata Fiamma, Cecilia e il padre sono personaggi di carne e spessore, intensi e divertenti. Dalle pagine si travasano dentro di noi e diventano indimenticabili.

La scheda del romanzo è disponibile qui.

“Altri destini”, da PaginaUno un romanzo sugli anni Settanta e il processo 7 aprile

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Altri destiniLa rivista PaginaUno, bimestrale di analisi politica, cultura e letteratura, ha anche una collana, “Narrativa”, all’interno della quale è contenuto il romanzo Altri destini – Una storia degli anni Settanta scritto da Walter G. Pozzi:

Dal casuale ritrovamento in un armadio di un maglione sporco di sangue, inizia il viaggio a ritroso nel tempo dell’introverso e disimpegnato Roman Zeri; un viaggio che lo porta a indagare sulla vita di suo padre Max, coraggioso direttore di un settimanale indipendente, e sugli oscuri motivi che lo hanno scaraventato in una storia kafkiana fatta di arresti, interrogatori e processi. Un susseguirsi di colpi di scena scandisce il percorso, anche interiore, di Roman, il quale, scartabellando tra vecchi documenti, fotografie del passato e ritagli di giornali, entra in contatto con una realtà che fino a quel momento aveva ritenuto impensabile. Sullo sfondo della vicenda, la nostra Storia, quella tragica e tuttora irrisolta degli “anni di piombo”, delle manifestazioni, degli scontri con le forze dell’ordine, del “terrorismo”, delle bugie di Stato, del processo “7 aprile”, della violenza che ha stravolto le vite di tutti. E cambiata risulterà anche l’esistenza di Roman, la sua visione del mondo, la prospettiva con la quale guarderà al suo futuro, tanto da esclamare, al culmine di una profonda crisi di coscienza: “Non si sta bene sotto le coperte calde dell’ignoranza”.

Per saperne di più, si può ascoltare la trasmissione di Radio Sherwood Sapevatelo che ha ospitato l’autore o leggere l’intervista realizzata da Giuseppe Ciarallo.