“Aldo Moro: frammenti della memoria”, un blog per riunire “testi e testimonianze sull’unità nazionale”

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Accademia Aldo Moro

Aldo Moro: frammenti della memoria è un blog in cui vengono raccolti “testi e testimonianze sull’unità nazionale e il senso dell’essere italiani”. Nato all’inizio dello scorso agosto, fa parte del programma “L’intelligenza e gli avvenimenti” dell’Accademia di studi storici Aldo Moro e deve essere calato nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal post di presentazione:

È vero che il Paese corre più veloce, in un mondo in rapido e completo mutamento, che non riescano a fare governo, parlamento ed istituzioni politiche e ciò mentre sentiamo lo stimolo di una vita internazionale aperta e di una comunità europea senza frontiere. È vero che l’Italia cresce e mal si adatta agli schemi angusti del passato. (…) La mia richiesta non è di mettere in stato di accusa il nostro Paese, che amo nella sua intensa bellezza e nella sua straordinaria vitalità, ma di impegnarsi, tutti, in modo che in un’armonia feconda sia scongiurata la decadenza, siano affrontate le sfide del nostro tempo, sia assicurato al nostro popolo, nella concordia di intenti propria delle ore difficili, il suo avvenire di libertà, di benessere, di pace.”

Lo scrisse il 5 dicembre 1974 lo il politico Dc che fu assassinato dopo 55 giorni di prigionia il 9 maggio 1978.

Global Voices in italiano: su Nazione Indiana si racconta l’informazione dal basso

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Global Voices OnlineChe cos’è Global Voices in italiano: lo si spiega su Nazione Indiana con le parole del coordinatore, Bernardo Parrella, e di Eleonora Panto, entrambi anime fin dall’inizio del progetto:

Poco più di cinque anni fa Rebecca MacKinnon ed Ethan Zuckermann cercavano di capire come i blog ed il giornalismo partecipativo potessero favorire conversazioni dirette e più significative tra persone di Paesi diversi, soprattutto al di fuori del mondo occidentale e ben oltre la sfera alquanto uniforme dei media mainstream.

Da un incontro internazionale di tali blogger, tenutosi nel dicembre 2004 presso il Berkman Center for Internet and Society della Harvard University, prese così le mosse Global Voices Online, network non-profit che dà voce ai citizen media e alle produzioni di cittadini-reporter sparsi nel mondo, selezionandone gli interventi originali e rilanciandoli in articoli in inglese, a loro volta ritradotti in altre 17 lingue, innescando così un circuito di rilanci e conversazioni continue.

Dopodiché è giunta anche la versione italiana e varie volte se n’è parlato anche da queste parti.

Dagli anni 70 la storia di Tamara Baroni, che diventa un blog e un libro elettronico

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Tamara BaroniSull’edizione di oggi del Domani, una storia che arriva dal passato a firma di Achille Mezzadri, I segreti della “ragazza” che ha fatto tremare gli intoccabili dell’Italia ’70:

Irrompe dal passato un’icona dell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. L’Italia da bere, l’Italia dell’allegra provincia, tutta gossip e trasgressione da fare ma non dire. Tamara Baroni, bellezza ruspante e provocatoria, bellezza dirompente che fa girare la testa a tutti, agli uomini che la sognano e alle donne che la detestano. Tamara da copertina, Tamara degli scandali, Tamara che viaggia in Lamborghini e si trasforma in Tamiura, Tamara al centro di un giallo tutto da ridere che però non la fa ridere per niente visto che finisce in carcere e ci resta 47 giorni, venti in isolamento.

La storia è quella di Tamara Baroni e altri due articoli (qui e qui) si possono leggere sulle pagine di Repubblica Parma. Ma soprattutto la notizia riguarda un libro che sarà pubblicato online sul blog (ancora in costruzione) Tamara la parmigiana. La scelta della rete, a leggere il pezzo Mezzadri (anche lui curatore di un blog, Pramzanblog, sulla cultura della provincia emiliana che gli ha dato in natali), è per via del rifiuto da parte di editori italiani a pubblicare il lavoro della donna. Forse per il rischio di vedersi piovere addosso qualche querela dai potenti che sono nominati.

Lunedì prossimo conferenza stampa di presentazione del libro e del blog e poi online.

Dal 1951 le raccomandazioni su come agire in caso di attacco nucleare

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How to survive an atomic bomb

Nel gennaio del 1951 la statunitense Mutual Of Omaha pubblicizzava le sue coperture sanitarie e assicurative (300 milioni di dollari risarciti, oltre 10 mila dipendenti, autorizzata a operare in 48 Stati) facendo uscire questo vademecum da mettere in pratica in caso di attacco nucleare. Una testimonianza da un’altra epoca, la cui raccomandazione finale suggerisce:

Preparatevi in anticipo per evitare il panico. Lo potete fare con efficacia lavorando con le organizzazioni locali per la difesa civile. Studiatele le informazioni relative alle misure di difesa. Con un’accurata pianificazione, la vostra comunità può arrivare preparata riducendo al minimo morte e distruzione.

Lo segnala il blog Copyranter e lo riprende BoingBoing.

Gli scatti di Tano D’Amico su un blog: immagini di storia italiana

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Per Giorgiana Masi - Foto di Tano D'Amico

Tano D’Amico viene raccontato brevemente qui, se ci fosse bisogno di informazioni su di lui. E sempre se ci fosse bisogno di un link in più, ha anche aperto un proprio blog dove pubblica le foto che ha scattato nel corso della sua carriera accompagnandole talvolta con un suo commento ai fatti che ha cristallizzato scattando. A oggi, da Giorgiana Masi al popolo di Chiaiano. Da sfogliare a colpi di mouse per ripercorrere un pezzo di storia italiana.

Wikipedia parla di Angelucci e lui chiede 20 milioni di euro di danni

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In un periodo in cui a parlare o scrivere di dati di fatto ci si vede citati per qualche affermazione etichettata come diffamatoria, oggi pomeriggio volevo fare un post su questo argomento, ma poi altri fatti hanno preso il sopravvento. Così, dando un’occhiata agli rss, vedo ora che l’ha già ben fatto Nicola Mattina e prendo a piene mani dal suo blog. Ah, che vada dato merito a chi ce l’ha: Antonio Angelucci arriva dopo che altri personaggi, invece di intervenire per correggere le affermazioni scorrette (qualora esistano) visto che gli strumenti lo permettono, hanno già agito in modo analogo. Si veda questo caso di cui si parlava un po’ di tempo fa.

Il senatore Angelucci è un signore che, oltre a rappresentare il popolo italiano in parlamento nelle liste del Popolo delle libertà, ha anche costruito un impero nel settore della sanità ed è l’editore di Libero e del Riformista.

Nel 2008, come riporta Repubblica, Angelucci ha frequentato le aule del Senato occasionalmente essendo presente “solo a 58 delle 523 votazioni, con una percentuale di assenze dell’88,9″. Oltre che per questo poco invidiabile record, il senatore è balzato agli onori della cronaca diverse volte in passato perché le sue aziende sono state coinvolte in indagini giudiziarie. Di queste indagini, probabilmente, recava nota la voce di Wikipedia a lui dedicata (il sottoscritto non ha avuto modo di leggerla e non ve ne è traccia neanche nella cache di Google). Tanto che il senatore, malamente consigliato, ha deciso di fare causa all’associazione Wikimedia Italia per diffamazione chiedendo un risarcimento di ben 20 milioni di euro: lo comunica Frieda Brioschi nel suo blog Faccio cose vedo gente.

La voce di Wikipedia dedicata al senatore Antonio Angelucci è stata momentaneamente bloccata “a scopo cautelativo a seguito di minaccia di azioni legali contro i redattori della voce e/o Wikimedia.”

Peccato! Invece di regalare soldi a un rissoso avvocato, il senatore avrebbe potuto molto più proficuamente contattare i redattori della voce e proporre tutta la documentazione utile a correggere eventuali errori. Sempre che nelle sue intenzioni non vi fosse la sostituzione della cronaca dei fatti con un’agiografia :-D

Invece, il risultato che ha ottenuto (peraltro assai prevedibile) è tanta visibilità negativa e molto biasimo.

Letters of Note: un archivio dal passato remoto e prossimo

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From HellLetters of Note – Correspondence deserving of a wider audience è un un blog che esiste da poco tempo e che al momento ha pubblicato una quindicina di post. Questo il suo scopo: “raccogliere e selezionare affascinanti lettere, cartoline, telegrammi, fax e perfino email” per farne un archivio quanto più ricco possibile. Sebbene si parli anche di posta elettronica, al momento il materiale più interessante comprende per lo più manoscritti del diciannovesimo e del ventesimo secolo.

Così si può leggere una “rivelazione” fatta da Charles Darwin (It is like confessing a murder) nel 1844 al botanico Joseph Dalton Hooker: ha avuto un’intuizione che diventerà poi la teoria della selezione naturale. Oppure c’è una lettera dall’inferno: risale al 1888 ed è il periodo in cui Whitechapel – il derelitto quartiere della Londra vittoriana – viene percorso da un personaggio rimasto anonimo e soprannominato Jack The Ripper. Inoltre, passando a epoche più recenti, si può vedere l’immagine di un testo intitolato This is the Zodiac speaking da riferirsi al criminale che colpì negli Stati Uniti sul finire degli anni sessanta.

Ogni post pubblicato su Letters of Note comprende la scansione dell’originale e la sua trascrizione, pubblicata nell’area sottostante. E un invito viene rivolto agli lettori: inviare via mail all’indirizzo lettersofnote[at]gmail.com eventuale altro materiale a disposizione per arricchire l’archivio. Con un’avvertenza: se sapete già che si tratta di un fake, desistite.

Nuovo tema dopo lungo tempo

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Dopo anni questo blog cambia faccia. Ed era pure ora, dopo essere rimasto cristalizzato sullo stesso template così a lungo da non ricordare esattamente quando era stato messo online, probabilmente appena dopo la nascita di questo blog. Tra i tanti temi visti in questi mesi, alla fine la scelta è caduta sul lavoro messo a disposizione da Design Disease e un ringraziamento particolare va a Claudio Cicali per le personalizzazioni che permettono di richiamare la linea passata, almeno per l’uso del colore verde. Infine – ma non ultimo – il ringraziamento comprende Carlo Beccaria che non solo ospita questo blog da anni, ma che ha utilizzato qualche ora delle ferie d’agosto per trasferire il sito su un server più stabile rispetto al precedente e dalle prestazioni decisamente più soddisfacenti. Grazie.

Sciopero anti ddl-Alfano: qualche resoconto dalla rete

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A proposito dello sciopero di ieri contro il ddl Alfano, un po’ di resoconti:

  • Alessandro Gilioli su Piovono Rane, 14 luglio, gente di buon umore:

    Questa cosa che si è fatta oggi, con tutti i suoi limiti, è stata un bel messaggio libertario venuto da un posto libertario come la Rete. Un messaggio che può attraversare fette di società, di media, perfino di Palazzo.

  • Roberto De Giorgi di AgoraMagazine, Internet: La democrazia sotto schiaffo

    Un rapporto predisposto da un gruppo di studio che ha operato nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli di Federico II, coordinato dal prof. Roberto Mastroianni, sostiene che – se definitivamente approvato – il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni, provocherebbe gravi violazioni alla libertà d’informazione, comportando al tempo stesso una forte compressione al diritto di cronaca ed una limitazione del diritto dei cittadini ad essere informati.

  • Repubblica, La Rete imbavagliata dal ddl Alfano protesta

    E la protesta dei blogger non si ferma qui: è stata annunciata anche la costituzione della ‘Consulta permanente per il Diritto alla Rete’ con “l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto tra il mondo della Rete e la politica che tenga conto della libertà di espressione e di informazione e soprattutto delle necessità di chi la Rete la vive ogni giorno come utente e cittadino”.