Un punto sul processo lussemburghese al “seminatore” di bombe (Bommeleeër) per gli attentati avvenuti tra il 1984 e il 1986

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Per maggiori informazioni si veda qui.

“Estrema destra”: in un libro del giornalista Guido Caldiron la mappa nera dell’Europa del terzo millennio

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Estrema destraÈ uscito in questi giorni per i tipi di Newton Compton il libro Estrema destra del giornalista Guido Caldiron:

Dalla strada al Parlamento: chi sono i protagonisti del nuovo fascismo mondiale? Lupi solitari o gruppi strutturati? Giovani esaltati o uomini di governo? Le loro idee si fermano agli slogan o possono tradursi in violenza? Populisti, xenofobi, identitari, i nuovi fascisti del Terzo millennio fomentano l’odio razziale e spesso cavalcano l’onda dell’antieuropeismo e del rifiuto del mondo globalizzato, “colpevole” ai loro occhi della grande crisi economica. Dall’Italia all’Inghilterra, dall’Europa dell’Est alla Francia, dalla Scandinavia alla Grecia, fino agli Stati Uniti, la nuova destra estrema sta prendendo sempre più potere persino in Paesi dalla lunga tradizione democratica, che insospettabilmente stanno aprendo i loro “salotti buoni” a idee e personaggi che fino a pochi anni fa ne sarebbero stati banditi. Eppure le istanze degli estremisti neri prendono piede anche per le strade di periferia, puntando sul malcontento popolare, sull’islamofobia post 11 settembre, sulla rabbia dei delusi della politica tradizionale. Guido Caldiron – giornalista che da anni studia l’ascesa della destra estrema – analizza, grazie a una vastissima documentazione, un fenomeno inquietante e in espansione, che sta passando dal sottobosco della cultura underground a forme sempre più evidenti di esercizio del potere.

Se ne può leggere anche qui (Il Messaggero del 16 giugno) e qui (Left del 22 giugno).

Left, in Lussemburgo il processo al “seminatore di bombe” che agì tra il 1984 e il 1986 e che richiama Stay Behind e Gelli

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Un processo in corso in Lussemburgo di cui nessuno in Italia ha parlato, con l’eccezione di Celine Torrisi sul settimanale Left uscito nel numero del 4 maggio 2013 con l’articolo Gladio e il principato. Dall’abstract pubblicato sul sito della rivista:

È cominciato da pochi mesi il processo per le bombe esplose in Lussemburgo dall’84 all’86. Due gendarmi gli imputati. La difesa chiama in causa la rete Stay Behind e ricorda che Gelli in quegli anni si trovava nel Paese. Un testimone parla del coinvolgimento della stessa organizzazione anche nella strage di Bologna

C’è un processo nel piccolo Stato di Lussemburgo, al confine tra la Germania, il Belgio e la Francia che sta facendo tremare l’intera Europa. Viene considerato “il processo del secolo” e viene chiamato indifferentemente o il “Processo fiume” o “Caso Bommeleeër” (in italiano potrebbe essere tradotto: “Il caso del seminatore di bombe”).

E sopra la versione integrale dell’articolo.