Non credo nelle otto del mattino. Però esistono. Le otto del mattino sono l'incontrovertibile prova della presenza del male nel mondo ("Gli ultimi giorni", Andrew Masterson)
E dopo i dati sui cronisti minacciati usati per rappresentare la loro condizione in Italia attraverso il progetto Ma chi me lo fa fare, ecco un altro esempio di come fare informazione in questo senso è quella del Guardian con l’infografica sulle condizioni economiche dei Paesi europei: si tratta di Eurozone crisis: three-and-a-half years of pain, che racconta gli accadimenti prendendo in considerazione banche e proteste, austerità e mercati, politiche nazionali e piani di salvataggio.
L’Italia è uno stato democratico e come tale garantisce i diritti umani fondamentali. Tra questi la libertà di informazione. Ma quanto si può definire libera l’informazione in un Paese dove praticamente ogni giorno un giornalista viene minacciato perché prova a fare il suo lavoro?
Inoltre altri dati sono presentati nelle mappe interattive mentre le singole storie sono raccontare attraverso i facebookumentary, ovviamente su Facebook.
Si intitola Chiedi alla polvere lo speciale che la rivista Zic.it ha pubblicato raccontando questa storia:
La mappa degli spazi sgomberati e poi rimasti abbandonati a Bologna. Indirizzi, date e immagini per un’inchiesta su come viene davvero affrontato il tema degli spazi in città tra retorica legalitaria, fantomatici “progetti” e politichese spinto.
Nell’approfondimento si parla di luoghi come l’ex conservatorio di Santa Marta, la Manifattura Tabacchi di via Stalingrado 86, l’ex dopolavoro dei Monopoli di Stato di via Azzo Gardino 61, l’ex cinema Embassy che si trova sempre nella stessa strada, l’edificio industriale di via Zanardi 106, l’area di Bologna Motori in via Donato Creti 24, l’ex Maternità di via D’Azeglio 56 e molti altri. E la redazione di Zic ha posizionato ognuna di queste aree su una mappa dando un’idea della loro quantità e della loro dislocazione.
Quando dati vengono creato in rete ogni minuto? La risposta nell’infografica pubblicata da Domo.com. Che esordisce affermando: “I dati non dormono mai”.
Terremoto Emilia Romagna, con i dati messi a disposizione dall’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia, dà una visione grafica delle scosse sismiche che si susseguono in queste ore. C’è anche un account Twitter dell’Ingv che pubblica le coordinate di quanto sta succedendo basandosi sui valori calcolati dai sismologi via via che vengono elaborati.
Si intitola Acta: tutto quello che avete sempre voluto sapere e l’infografica pubblicata sopra fa il punto dei Paesi europei che hanno firmato l’accordo internazionale. Un accordo in base al quale, per combattere contraffazione e violazione del copyright, si rischia l’ennesimo giro di vite alla condivizione delle informazioni in rete.