Per chi è da quelle parti e per chi ha la possibilità di andarci, a Modica il 30 e il 31 agosto ci sarà la quinta edizione del Festival del giornalismo organizzato dal mensile Il clandestino. Dal programma emergono temi d’interesse, come il caso di Mauro Rostagno, la rinascita de I siciliani, Giuseppe Fava e il suo cinema e il caso kazako legato al tema del giornalismo d’inchiesta. Nella due giorni sono previsti anche alcuni workshop, come quelli dedicati al giornalismo ambientale, alla videoinchiesta e al fotogiornalismo. Qui l’elenco degli ospiti, tra i quali una volta tanto non compaiono i tipici tromboni da evento pubblico, ma gente che il “mestiere” lo da davvero.
giuseppe fava
“Prima che vi uccidano”: a Trieste dal 17 al 19 settembre omaggio a Giuseppe Fava e all'”idea di un’isola”
StandardAll’interno della rassegna I mille occhi, il festival internazionale del cinema e delle arti in programma a Trieste dal 14 al 20 settembre prossimi, ci sarà l’omaggio Prima che vi uccidano. Giuseppe Fava, idea di un’isola dedicato al giornalista e autore siciliano ucciso a Catania il 5 gennaio del 1984. Progetto nato dalla collaborazione tra il festival, Nomadica, Fondazione Fava, Fuori Orario (RaiTre) con l’intervento del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, si compone di una serie di appuntamenti distribuiti tra il 17 e il 19 settembre. E in particolare quest’esperienza ha una sua origine specifica:
Nel 1979, Mario Giusti, già direttore del teatro Stabile di Catania che Giuseppe Fava stava rinnovando con le sue opere, diviene responsabile della programmazione della Terza Rete siciliana della RAI per la quale commissiona, su proposta dello stesso Fava, sei episodi televisivi che raccontino “gli aspetti più agghiaccianti dell’isola”. Dall’intera opera di Giuseppe Fava – dalle inchieste, dal teatro, dai romanzi – nasce questo nuovo “processo alla Sicilia”, in 16mm, tra teatro e documentario, dal titolo “Siciliani”. Un lungo viaggio nell’isola la cui regia fu affidata a Vittorio Sindoni (che portò con se Riz Ortolani per la colonna sonora): dalla vecchia alla nuova mafia (Da Villalba a Palermo. Cronache di mafia), lo scandalo dei terremotati della Valle del Belice (L’occasione mancata), la miseria in cui i bambini vengono fatti emigranti (La rivoluzione mancata), i “paesi buoni” senza criminalità ma “morti” (La conversazione mai interrotta), la devastazione delle industrie e la beffa delle miniere (Opere Buffe), l’emigrazione forzata (Gaetano Falsaperla, emigrante). Le sei puntate vennero trasmesse in diffusione nazionale nel 1982, per poi cadere nell’oblio. Riscopriamo così, a trent’anni di distanza, la visione di Giuseppe Fava, la sua “idea di un’isola” – per citare il film di Rossellini – costruita e ridata attraverso l’uso del mezzo cinematografico.
Per il programma dedicato all’omaggio a Fava si veda qui mentre per quello dell’intero festival il link è questo.
Giuseppe Fava: la storia di un uomo caduto sotto i colpi di cosa nostra
StandardEcco chi era Giuseppe Fava, assassinato 27 anni fa a Catania. Se ne può leggere nei Cento giorni di Palermo ripreso da Nazione Indiana. Oppure entrare nella vicenda di un uomo curata da La storia siamo noi.
Il 16 e il 17 aprile due giorni a Urbino per parlare di giornalisti minacciati
StandardAlberto Spampinato, direttore dell’osservatorio O2 – Ossigeno per l’informazione, ha diffuso nei giorni scorsi l’annuncio del convegno Il giornalismo minacciato e le storie oscurate che si terrà all’università di Urbino (Palazzo Passionei, corso di laurea magistrale Editis – Editoria, informazione e sistemi documentari) il 16 e il 17 aprile.
Tema del dibattito: come e quanto la condizione di pericolo e di minaccia influiscono sul lavoro dei giornalisti e sulla qualità dell’informazione prodotta, nei teatri di guerra e anche in paesi pacifici come l’Italia. Un punto sui giornalisti perseguitati e il ricordo di quelli che hanno perso la vita per raccontare verità scomode. Interverranno giornalisti attualmente nel mirino della criminalità organizzata . Reporter di lunga esperienza racconteranno la quotidianità di un mestiere tanto affascinante quanto, talvolta, pericoloso. Fra gli altri parleranno: Franco Abruzzo, Alberto Spampinato, Mimmo Càndito, Ishak Slezoui, Riccardo Orioles, Agostino Pantano.
Il primo giorno si parlerà di “Storie che non devono essere raccontate”, suddivise nel doppio appuntamento con “Informazione: storie di minacce e soprusi” e “Conflitti, violenza e minacce. Il lavoro del giornalista”. Il secondo giorno invece sarà la volta di “Verità scomode: storie di giornalisti uccisi” per raccontare le vicende di Anna Politkovskaja, Ilaria Alpi e Giuseppe Fava.