“Ad alta voce” inizia a Bologna con le “parole per l’Italia” di chi ha vissuto sulla propria pelle la storia recente del Paese

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Ad alta voce

Le prime parole per l’Italia le pronunceranno Nando Dalla Chiesa e i familiari delle tre associazioni vittime che hanno sede a Bologna, quelle della strage di Ustica del 27 giugno 1980, della bomba alla stazione scoppiata il successivo 2 agosto e della banda della Uno bianca, che colpì dal 1987 al 1994 uccidendo 24 persone. A loro, infatti, è affidato il via dell’undicesima edizione della maratona di lettura Ad alta voce che venerdì 7 ottobre e sabato 8 fa tappa nel capoluogo emiliano-romagnolo (le altre città sono Venezia, dove c’è stata la settimana scorsa, e Cesena, contemporanea a quella bolognese). Un’iniziativa che, volendo incentrarsi sui 150 anni dell’unità d’Italia, ha deciso di esordire domani alle 18 in prefettura proprio con chi un pezzo della storia del Paese ce l’ha scritto addosso o nella propria famiglia.
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