Il futuro non si cancella è il sito dedicato al progetto (nato nel 1999) che vede coinvolti mille studenti di Reggio Emilia: un viaggio verso Berlino per studiare gli eventi legati alla seconda guerra mondiale, alla deportazione e alla Resistenza. Qui il percorso del 2014.
1999
I massoni in Italia? Sono 27.400 e le logge 757. I numeri (ma non i nomi) in un libro di Gustavo Raffi
StandardIn Italia ci sono 21.400 massoni distribuiti in 757 logge. E negli ultimi anni, a giudicare dai dati forniti, sembra di assistere a un boom di iniziazioni, dato che nel 1999 coloro che aderivano erano 12.630 mentre quattro anni più tardi, nel 2003, avevano raggiunto quota 15.099. E, procedendo ancora per statistiche, nel 2009 gli aderenti sfondano per la prima volta quota 20 mila.
La fonte è ufficialissima, la postfazione a un libro scritta da Santi Fedele, ordinario di storia contemporanea all’università di Messina ed eletto nell’aprile 2011 a Rimini gran maestro onorario del Grande Oriente d’Italia, obbedienza nata a inizio Ottocento e che si identifica con Palazzo Giustiziani, antico edificio della Roma storica, nel rione Sant’Eustachio.
Il libro che si chiude con lo scritto di Fedele porta una firma che negli ultimi 13 anni da Ravenna ha recato un’impronta rilevante per la massoneria italiana. È quella di Gustavo Raffi, eletto il 20 marzo 1999 gran maestro della più nutrita loggia italiana, il Goi (il giorno successivo tenne la sua prima allocuzione-manifesto, quella della “rivoluzione del sorriso”). E altro elemento che scaturisce dal volume, intitolato “In nome dell’uomo” (Ugo Mursia Editore) è che “l’età media dei fratelli attivi è scesa a 53,6 anni, mentre di anni 43,2 è l’età media dei bussanti“.
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