Profondo nero di Carlo Lucarelli: da stasera i nuovi episodi su Crime investigation

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Seconda stagione, a partire dalle 22.55 di questa sera, per la trasmissione Profondo nero di Carlo Lucarelli (Crime investigation, canale 118 di Sky). Si inizia con il caso di Ermanno Lavorini e si prosegue con altre vicende, tra cui il mostro di Firenze, la vicenda di Rina Fort e la storia di Wilma Montesi. Ecco la presentazione del programma:

Ci sono delitti inquietanti che ci hanno cambiato per sempre. Crimini che, come un colpo di rasoio, hanno squarciato la nostra società facendo capire a tutti, per la prima volta, che siamo diversi da quello che credevamo, siamo un’altra cosa. Perché ogni epoca, ogni luogo, anche l’Italia, ha il suo incubo.

Quando si parla di crimini efferati e serial killer, si pensa sempre a contesti lontani da noi, a storie che non ci appartengono: non è affatto così. Carlo Lucarelli torna a raccontare i delitti più feroci del nostro paese. Quei crimini incredibili, impensabili che vanno oltre la cronaca nera, oltre alle vittime, e che hanno sconvolto l’immaginario italiano.

Vanguard racconta in un’inchiesta video l’Italia a mano armata

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Vanguard merita di essere seguito per le inchieste video che pubblica. A partire da oggi, sarà disponibile Italia a mano armata (sopra un’anteprima), presentato in questi termini da SkyTg24:

In Italia sono quasi un milione le persone autorizzate a vario titolo a detenere armi da fuoco, un universo quasi invisibile che tiene in vita un giro d’affari di circa due miliardi di euro l’anno. C’è chi vuole un’arma perché ha paura, c’è chi la considera solo un attrezzo sportivo, c’è chi ogni domenica indossa la mimetica e va a sparare in poligoni nascosti in cave abbandonate. Con l’aiuto di microcamere nascoste gli inviati Vanguard catturano immagini inaspettate di poligoni dove cittadini comuni si addestrano con tecniche paramilitari, di Fiere delle Armi nel Nord Italia dove tra i 40mila visitatori tanti sono bambini “perché – come dice una signora intercettata dai microfoni di Current – bisogna abituare i bambini alla guerra!”. Ed è proprio qui al confine tra l’esigenza di sicurezza e la voglia di giocare alla guerra che, secondo criminologi, psicologi e esperti del settore intervistati da Current, trovano terreno fertile casi come quello di Angelo Spagnoli, l’ex comandante dell’esercito che nel 2007 ha sparato sui passanti dal balcone di casa sua a Guidonia, vicino Roma, uccidendone due.

La pay-tv, l’Iva a un po’ di storia delle aliquote

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Certo che a sentire i telegiornali e a leggere i quotidiani, difficilmente in questo pezzo di storia ci si inciampa. Per cui, piaccia o meno, la squadra d’assalto dei cronisti-scrittori di Chiarelettere è almeno una voce che a scartabellare ci va. In questo caso, ha agito Peter Gomez che nell’articolo Berlu-Sky: la vera storia racconta:

L’Iva agevolata sugli abbonamenti della pay-tv italiana è stata un trattamento di favore risalente al 1991 fatto dal ministero retto dal socialista Rino Formica e dal governo Andreotti a Silvio Berlusconi in persona [per quella che allora si chiamava Telepiù, fondata nel 1990 dal gruppo editoriale dell’attuale presidente del consiglio, ndb]. Non solo: dietro questo favore, secondo la Procura di Milano, c’era persino stato un tentativo di corruzione.

Finì tutto archiviato non avendo l’indagine ravvisato illeciti, ma intanto l’aliquota iniziale dell’Iva per le pay-tv era al 4 per cento nel 1991 e venne portata al 10 attuale nel 1995, durante il governo Dini. Il provvedimento venne “salutato” come un “atto di una campagna tesa a mettere in difficoltà la pay tv”.