Depistaggio: il testo per introdurlo bloccato dal luglio 2015 in Senato

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Piazza Fontana

Nell’ordinamento italiano il reato di depistaggio, la cui introduzione è sostenuta dall’Unione dei Familiari delle Vittime per Stragi e che è stato approvato alla Camera il 24 settembre 2014, non c’è ancora dato che giace dal 31 luglio 2015 in commissione giustizia, al Senato. C’è però ancora – e si può firmare – la petizione al presidente Pietro Grasso per chiedere che non ci si fermi. Ecco perché:

Nonostante la storia d’Italia sia stata insanguinata da numerose stragi, a oggi non esiste il reato di depistaggio per colpire quei poteri che hanno fatto e fanno delle omissioni, dell’occultamento, della distruzione di prove uno strumento chiave per nascondere la verità.

È noto che molte delle inchieste sui principali avvenimenti di strage e di terrorismo hanno subìto rallentamenti, quando non veri e propri arresti, a causa della mancata collaborazione di pubblici ufficiali con l’autorità giudiziaria. Dalla strage di piazza Fontana in poi, le omissioni, le bugie e la distruzione di documenti hanno impedito che si potesse giungere alla scoperta dei responsabili materiali e morali degli attentati che hanno devastato il Paese fino al 1993.

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Nel giorno della commemorazione di Bologna, un annuncio: a ottobre online i documenti della commissione stragi

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Se ne parlava giusto oggi e ora leggo quest’agenzia, Strage Bologna: senato, online i documenti della commissione d’inchiesta. Segreti esclusi:

(ASCA) – Roma, 2 ago – In occasione dell’anniversario della Strage di Bologna, il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha comunicato che l’Archivio Storico di Palazzo Madama, dando seguito alla deliberazione adottata dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi a conclusione dei propri lavori, ha riprodotto, su supporto informatico, tutti i documenti formati o acquisiti dalla Commissione, ad eccezione di quelli destinati a rimanere segreti. Lo rende noto una nota di palazzo Madama.

“Pertanto – spiega in conclusione la nota – è stata creata una banca-dati, contenente l’inventario e i documenti digitalizzati che, a partire dal mese di ottobre di quest’anno, sarà pubblicata sul sito internet del Senato. L’accesso alla banca dati sarà libero, previa apposita registrazione. Ciò consentirà di rendere fruibile tutto il lavoro svolto, dando la più ampia pubblicità ad un complesso di documenti di notevole rilievo”.

Si attende dunque il mese di ottobre per poter accedere a questo patrimonio di documenti (via Domenico La Tosa).

Legge bavaglio: l’analisi di Guido Scorza sul testo approvato in senato

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Foto da Radio Radicale

Questo è il bavaglio: vi piace?, chiede Guido Scorza in merito a quanto passato la settimana scorsa al senato. Dunque, “il testo della legge articolo per articolo, spiegato e commentato da un giurista. Per capire cosa ci aspetta”. Come scorsa riporta sul suo blog:

Quelle che ho cercato di mettere insieme e che sono oggi pubblicate sulle pagine de L’Espresso sono solo suggestioni, impressioni, prime considerazioni senza alcuna pretesa di esaustività e di assoluta puntualità tecnico-giuridica.

L’obiettivo è, tuttavia, quello di dimostrare una volta di più che in Rete ed attraverso la Rete c’è spazio per un dibattito che muova da analisi attente, puntuali e condivise.

Rimane ancora valido l’invito di Articolo21 ad aderire alla petizione contro la legge sulle intercettazioni.

Inoltre, sempre in tema, si legga il post Mario Tedeschini Intercettati giornalisti per scoprire le loro fonti (ma passa in secondo piano).