Depistaggio: il testo per introdurlo bloccato dal luglio 2015 in Senato

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Piazza Fontana

Nell’ordinamento italiano il reato di depistaggio, la cui introduzione è sostenuta dall’Unione dei Familiari delle Vittime per Stragi e che è stato approvato alla Camera il 24 settembre 2014, non c’è ancora dato che giace dal 31 luglio 2015 in commissione giustizia, al Senato. C’è però ancora – e si può firmare – la petizione al presidente Pietro Grasso per chiedere che non ci si fermi. Ecco perché:

Nonostante la storia d’Italia sia stata insanguinata da numerose stragi, a oggi non esiste il reato di depistaggio per colpire quei poteri che hanno fatto e fanno delle omissioni, dell’occultamento, della distruzione di prove uno strumento chiave per nascondere la verità.

È noto che molte delle inchieste sui principali avvenimenti di strage e di terrorismo hanno subìto rallentamenti, quando non veri e propri arresti, a causa della mancata collaborazione di pubblici ufficiali con l’autorità giudiziaria. Dalla strage di piazza Fontana in poi, le omissioni, le bugie e la distruzione di documenti hanno impedito che si potesse giungere alla scoperta dei responsabili materiali e morali degli attentati che hanno devastato il Paese fino al 1993.

Continua a leggere su Change.org e firma la petizione

Pasolini: l’avvocato Stefano Maccioni lancia una petizione per una commissione d’inchiesta sul delitto

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Petizione Pasolini

La petizione Il parlamento indaghi sull’omicidio Pasolini, indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, è stata lanciata da Stefano Maccioni, il legale di Guido Mazzon, cugino di Pier Paolo Pasolini. E c’è anche uno spazio Facebook dedicato alla petizione Pasolini da cui seguire tutti gli aggiornamenti sul caso.

“La tredicesima ora” di Carlo Lucarelli scompare dai palinsesti Rai e i telespettatori lanciano una petizione perché torni in onda

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La tredicesima ora

La trasmissione La tredicesima ora di Carlo Lucarelli è andata in onda dal 25 aprile al 13 giugno su Rai3, in seconda serata. Ha raccontato storie di mafie, caporalato, terrorismo, violenza sulle donne, traffico di esseri umani e sfruttamento della prostituzione e ha ottenuto buoni riscontri, sia un termini di share che di crtica. Ma alla presentazione dei nuovi palinsesti ecco la sorpresa: non si andrà più in onda e, al momento, non è stato addotto alcun motivo. Ora, grazie ai telespettatori, parte la petizione per chiederne il ritorno. Ecco alcuni dei motivi di chi l’ha lanciata:

Questa è l’informazione, la documentazione, la narrazione delle storie delle persone che hanno lottato per la dignità, il riscatto, una vita migliore alle quale Lucarelli e i suoi collaboratori ci hanno resi vicini. Storia contemporanea e memoria d’Italia che vorremmo ancora poter ancora vedere, condividere con “La tredicesima ora” come atto di buona cittadinanza, come segno di civiltà, come possibilità di formazione e informazione. La Rai, in quanto servizio pubblico, non può e non deve esimersi dal fornire ai suoi cittadini forme di giornalismo che siano coerenti con la sua mission, che siano informazione reale, approfondimento e non solo episodica cronaca. La Rai in quanto pubblica dovrebbe essere portatrice dei valori di verità e di libera informazione oltre che parte della società civile e civica di questo nostro Paese.

Per chi volesse sottoscrivere consentendoci di tornare in onda può farlo cliccando qui.