Un romanzo ambientato negli anni di Tangentopoli: è “La mela marcia”, storia di finanza, corruzione e suicidi

Standard

Ecco un romanzo da inserire nella lista dei libri da leggere. È La mela marcia – Una storia di Tangentopoli di Davide Corbetta (Edizioni Pagina Uno):

Primi anni ’90. Raul Gardini lotta per tenere in piedi Enimont, e l’Eni di Gabriele Cagliari vuole rinegoziare il prezzo del gas metano con l’Algeria, attraverso il mediatore libico Omar. È l’occasione che Antonio Moro aspettava per inserirsi nel ‘giro’: da contrabbandiere diventa postino, e consegna borse nere piene di banconote per conto di partiti e imprenditori che hanno la necessità di corrompere, e di essere corrotti, per condurre in porto un affare da 33 milioni di dollari.
Ma la corruzione non è solo economica e politica, è un cancro morale, etico, culturale, che invade anche lo spazio personale e familiare.
Solo quando Mani Pulite si abbatte sul Sistema, dopo le confessioni, le carceri piene, i suicidi, dopo la fine dei vecchi partiti e la nascita dei nuovi, dopo l’ultima battaglia della stagione comunista combattuta negli stabilimenti Fiat, solo allora diventa chiaro quanto la corruzione sia ormai un processo irreversibile.
Con La mela marcia la narrativa italiana si misura per la prima volta con lo storico momento di passaggio dalla prima alla seconda Repubblica, e lo fa mescolando fatti veri e momenti di finzione, personaggi realmente esistiti e di fantasia. Il risultato è una livida fotografia, che riverbera una luce inquietante sull’attuale situazione politica e sociale italiana.

Continua qui.

Gianni Flamini e il quinquennio che sconvolse la Repubblica: gli anni dal 1990 al 1994 raccontati nel libro “Lo scambio”

Standard

Lo scambioEntrato a far parte della mia libreria solo oggi, è uscito da poche settimane per i tipi di Nutrimenti il libro Lo scambio – I cinque anni che sconvolsero la Repubblica (1990-1994) scritto dal giornalista Gianni Flamini:

Quello compreso tra il 1990 e il 1994 è un lustro di presagi, un quinquennium horribile che sconvolge la vita della Repubblica trasformandola nel prologo fatale di ciò che verrà. In cinque anni si butta via tutto senza buttare niente, mentre è in corso una storica trasmigrazione di Cosa Nostra dai territori della politica democristiana verso altri lidi che suggella uno storico scambio nell’area grigia delle collusioni fra politica e criminalità organizzata. Cosa Nostra non procede alla cieca, abbagliata da nuovissime e inedite opportunità come quelle che sembra offrire Forza Italia. La discesa di Silvio Berlusconi nell’agone politico colma il vuoto venutosi a creare per l’azzeramento del sistema che si reggeva sulla Democrazia cristiana e sul Partito socialista, caduti sotto la scure della corruzione e di un’autorità giudiziaria che affronta il momento con una determinazione inedita. Intanto omicidi di personalità, terrorismo e stragi di mafia imperversano prima in Sicilia e poi sul continente. Sono questi, per le cronache giornalistiche, gli anni dello scandalo Gladio, di Tangentopoli e Mani pulite, degli attentati a Falcone e Borsellino, dei delitti della Uno bianca, della bomba all’Accademia dei Georgofili, della tragedia della Moby Prince, della cattura di Totò Riina. In questo marasma generale si muove a proprio agio la loggia P2, in grande attività per piazzare il suo programma di riforma reazionaria dello Stato che ha chiamato Piano di Rinascita Democratica. Licio Gelli confida, per la realizzazione del suo disegno, proprio in Berlusconi, affiliato alla loggia, che diventa capo del governo nel 1994. Prende così il via una tempestosa stagione politica che si arenerà soltanto nel novembre del 2011.

Se n’è parlato su GrParlamento nella puntata della trasmissione Pagine in frequenza dello scorso 20 maggio, condotta da Alessandro Forlani. Titolo della puntata è stato Gli apprendisti stregoni del terrorismo made in Italy e insieme a Flamini in onda c’era Vito Bruschini, autore del libro La strage, il romanzo di piazza Fontana (Newton Compton).