Città degli archivi: dal Cedost digitalizzata la documentazione sullo stragismo e sul terrorismo

Standard

Ancora una segnalazione dal sito Città degli archivi. Questa volta gliguarda Archivio del Centro di documentazione storico politica sullo stragismo (Cedost):

Il Centro di documentazione storico politica sullo stragismo è stato istituito a Bologna nel 1996 allo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio del fenomeno dello stragismo e del terrorismo nei suoi diversi aspetti, criminali, giudiziari, politici, economici, sociali e militari. A tale scopo il Cedost ha condotto un’intensa campagna di ricerca, raccolta, classificazione, conservazione e analisi di qualsiasi materiale documentario utile per la comprensione del fenomeno, e ha promosso manifestazioni, convegni, esposizioni e pubblicazioni.

L’archivio conserva oggi un’ampia rassegna stampa relativa alle Brigate rosse e ai movimenti di estrema destra, alle stragi italiane e al terrorismo internazionale, alla violenza politica e alla criminalità organizzata. È inoltre possibile consultare documentazione in copia tratta dagli archivi giudiziari e parlamentari e relativa alle più importanti inchieste italiane, tra le quali primeggia per la rilevanza e la quantità del materiale raccolto quella sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

Omicidi politici: documenti desecretati e documentazione sull’Assassination Archives and Research Center

Standard

Assassination Archives and Research Center

Si chiama Assassination Archives and Research Center (Aarc) e si tratta di una realtà fondata nel 1984 per radunare informazioni sugli omicidi politici. Dalla presentazione della biblioteca pubblica:

La biblioteca pubblica è una collezione di oltre 35 mila pagine di report, trascrizioni e altri dossier […]. Molti di questi documenti sono stati recentemente declassificati in base ai termini della JFK Assassination Records Collection Act il cui mandato deriva dall’Assassination Records Review Board.

La prima legge è illustrata qui mentre l’Assassination Records Review Board è spiegato qui.

Al Jazeera Transparency Unit: per la divulgazione di documenti in arabo e in inglese (ma non solo)

Standard

Al Jazeera Transparency Unit

Una risposta a Wikileaks: Al Jazeera Transparency Unit (AJTU). Per saperne di più. Per inviare documentazione. Per cercare i file.

Aggiunge in proposito Paolo Brini su Facebook:

Il sito è bloccato almeno in Palestina, il metodo più veloce per aggirare la censura è http://proxy.cryptoanarchy.org/aljaz ma non è criptato.

Per accedervi solo in lettura (non va bene per fare l’upload) con criptazione (nel caso in cui SS…L/TLS non risulti bloccato) fra i tanti modi c’è questo proxy su infrastruttura Google Appspot (scritto in Python, non inietta ads, e ha un certificato SSL valido): https://9000tunnels.appspot.com/ajtransparency.com/

Sempre se le connessioni TLS non vengono bloccate airvpn è più flessibile perché non ha le limitazioni di un proxy e consente connessioni su porta 53 (fondamentale per molti regimi censori): https://airvpn.org/

Inoltre è possibile usare AirVPN over TOR, cosa molto importante.

Da Peacereporter, il video “Wikileaks. Il Pentagono lo voleva chiudere. Parlano i fondatori”

Standard

Wikileaks è un luogo virtuale che raccoglie documentazione riservata “che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende” (si veda qui la relativa scheda su Wikipedia). Com’è evidente aspettarsi, ha subito negli ultimi due anni vari tentativi di oscuramento. Peareporter pubblica il video intitolato Il Pentagono lo voleva chiudere. Parlano i fondatori.