Computer assisted reporting, tra censura e analisi delle fonti aperte disponibili in rete

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Girl Geek Dinners Bologna

(Questi sono i contenuti dell’intervento di oggi al barcamp organizzato per le Girl Geek Dinners Bologna). C’è chi dice che espressioni come “giornalismo investigativo” e “giornalismo di precisione” non esistono perché per sua natura il giornalismo deve investigare con metodologie scientifiche nel modo più neutrale possibile. Attraverso questo processo ne deve dunque derivare una “realtà” oggettiva – che qualcuno chiama anche “verità” – inconfutabile. Una “realtà” che deve essere una verifica rigorosa per lo più delle affermazioni del “potere”, in base alle quali spesso la “realtà” viene modificata per far pendere la bilancia verso uno schieramento politico, partitico o lobbistico specifico. Dunque il giornalista per sua natura deve essere il “cane da guardia” a tutela della collettività contro le deformazioni del potere (di qualunque genere esso sia).

L’altra sera Armando Spataro, magistrato antiterrorismo e procuratore aggiunto a Milano, presentando il suo libro “Ne valeva la pena” che ruota intorno al rapimento dell’iman Abu Omar, ha raccontato un episodio: si trovava negli Stati Uniti e parlando con un collega procuratore, di nomina politico-elettorale e non concorsuale, gli ha chiesto: “Ma voi come fate a garantire ai cittadini di gestire i loro interessi e non quelli della lobby politica a cui appartenete?” La risposta è stata: “Da noi c’è la stampa”.
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Le idee e chi le possiede: un dibattito radiofonico

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Who Owns IdeasChi possiede le idee? Sull’interrogativo discutono gli scrittori Eric Flint e Cory Doctorow, il musicista Steven Page e i docenti universitari James Boyle, Siva Vaidhyanathan, Jane Ginsburg e Michael Geist ai microfoni canadesi della CBS (qui l’mp3 della trasmissione). Questi i punti di partenza della discussione:

The challenges to intellectual property rights have expanded as well. While in the past the tools of copyright infringement were industrial – printing presses or record-pressing facilities, today they’re available on every desktop. Writing, music, movies, television, indeed every form of communication and expression can be digitized, and perfect copies distributed without limit. As a result the digital revolution has been perceived as a nightmare to the owners of creative property.

This might seem to clearly justify an expansion of IP law and its enforcement, but many critics of the direction IP law has taken disagree. They suggest that the opportunities that digital technologies present, and the abilities they give to ordinary people to make use of cultural material creatively is too valuable to be sacrificed.

Per ciò che riguarda l’Italia in argomento, invece, il prossimo week end ad Arezzo sarà di scena il Copyleft Festival.