Notte Criminale: l’esercito per liberare Aldo Moro? Imposimato: “Se si archivia l’inchiesta su via Montalcini, andremo a Strasburgo”

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Assassinato Aldo MoroTrentatré anni dopo il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro, si è in attesa della decisione del gip di Roma sull’opposizione all’archiviazione di un’indagine aperta nel 2008 dalla procura di Roma. Indagine partita dalla testimonianza di un militare che sostenne di essere stato in via Montalcini 8 tra il 23 aprile e l’8 maggio 1978. Con lui ci sarebbe stato un contingente pronto a fare irruzione nel covo brigatista dove Aldo Moro era tenuto prigioniero, ma – ha raccontato il testimone – alla vigilia dell’eliminazione dello statista sarebbe giunto l’ordine di smobilitare.

L’opposizione è stata presentata a metà dell’estate scorsa da Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Cassazione e già giudice che seguì dal 1978 al 1984 l’istruttoria sul caso Moro. Oggi è l’avvocato che rappresenta Maria Fida Moro, che ha firmato a sua volta l’opposizione, e nel documento di 26 pagine c’è una richiesta specifica: che si continui a indagare su quello che accadde in via Montalcini. E soprattutto su ciò che non accadde.

Nell’aula dove è iniziata la discussione Imposimato ha compiuto due azioni. La prima sollevare un difetto di giurisdizione ordinaria chiedendo che il fascicolo sia preso in carico dalla magistratura penale militare, dato che parte del suo lavoro comprende anche la strage di via Fani del 16 marzo 1978, quando per rapire il politico Dc venne sterminata la sua scorta, composta dai carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e dai poliziotti Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. La seconda invece è un annuncio: se la sua opposizione dovesse essere rigettata, ha già pronto un ricorso in Cassazione. Ricorso che comprende anche la richiesta di rimozione di segreto militare da alcuni dei documenti che riguardano via Fani. Inoltre, oltre alla Suprema Corte, si rivolgerà anche alla giustizia europea, portando la questione a Strasburgo.

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