Come fosse oggi: su I Siciliani Giovani si ricordano Francesco Lorusso e i fatti del 1977 (con relativa repressione)

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I siciliani giovani

Non fu un caso che proprio nel capoluogo emiliano, alla vigilia della primavera del 1977, si fosse usato un pugno durissimo. “Bologna era uno dei centri più importanti dell’Autonomia operaia che, per mia scelta, proprio a Bologna fu sconfitta”. Queste furono le parole che Francesco Cossiga, nel 2005, pronunciò nel corso di un’intervista concessa a Quotidiano Nazionale aggiungendo che i fatti di quell’11 marzo e la morte dello studente di medicina Francesco Lorusso si consumarono volutamente per le strette vie della zona universitaria.

E aggiunge l’ex presidente della Repubblica: “Scaraventai contro i manifestanti una massa di forze impressionante. Non l’ho mai detto prima, ma predisposi anche l’intervento del reggimento dei paracadutisti del Tuscania, cui diedi l’ordine di indossare il basco rosso cremisi […]. Ricordo bene che in quel periodo il servizio d’ordine del sindacato collaborava strettamente con la questura e agiva secondo uno schema ben preciso […]: avevano il compito di isolare gli autonomi dai cortei, di picchiarli a sangue per poi farli arrestare dalle forze dell’ordine”.

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Threatened Voices: monitoraggio sociale a tutela della libertà d’espressione

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Threatened Voices

Sulle pagine della versione italiana di Global Voices, si annuncia che è al via Threatened Voices per tutelare attivismo e libertà di parola online. Ecco di che si tratta:

Insieme all’uso sempre più intenso di Internet da parte di attivisti o di semplici cittadini per esprimere le proprie opinioni o interagire con gli altri, anche i governi stanno aumentando i livelli della sorveglianza, del filtraggio, delle azioni legali e di disturbo. Molte volte le conseguenze peggiori sono state l’arresto politicamente motivato di blogger e scrittori online per le proprie attività in rete e/o offline, in alcuni tragici casi arrivando anche alla morte. Giornalisti online e blogger rappresentano il 45% di tutti gli operatori dei media [in] oggi detenuti nelle carceri del mondo.

Ecco dunque che Global Voices Advocacy [in] lancia un nuovo sito-progetto chiamato Threatened Voices [in] con l’obiettivo di contribuire a seguire i casi di repressione della libertà d’espressione online. Il sito presenta una mappa mondiale e uno schema cronologico interattivo che aiutano a visualizzare gli episodi di minacce e arresti di blogger in tutto il mondo, e rappresenta una piattaforma centralizzata per la raccolta di informazioni diffuse da organizzazioni e attivisti maggiormente impegnati su questo tema, tra cui Committee to Protect Bloggers, The Arabic Network for Human Rights Information, Reporters without Borders, Human Rights Watch, CyberLaw Blog, Amnesty International, Committee to Protect Journalists, Global Voices Advocacy.

Threatened Voices

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Paul Krassner e l’oscenità nella politica e nella cultura statunitense

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Who's to Say What's ObsceneChissà se dopo libri come The believer, uscito in tre volumi attraverso il contributo di molteplici mani, o Fingiamo di essere morti di Annalee Newitz, non ci sia un editore italiano che voglia tradurre e pubblicare anche questo testo, Who’s to Say What’s Obscene?: Politics, Culture, and Comedy in America Today (qui la scheda su Amazon). Uscito da poche settimane per i tipi della storica City Lights, è stato scritto da un personaggio altrettanto di spessore per il mondo della cultura d’oltreoceano, Paul Krassner, e così si presenta:

I fan di “The Daily Show with Jon Stewart” e “The Onion” apprezzeranno questa puntuale raccolta di saggi satirici firmati da un’icona della controcultura come Paul Krassner. Con irriverenza e uno spirito spesso vietato ai minori, Krassner esplora la commedia contemporanea e l’oscenità nella politica e nella cultura. Per farlo parte dai titoli di “Bong Hits 4 Jesus” e arriva alle scene tagliate in alcuni film recenti, come Borat.

Nel saggio “Don Imus Meets Michael Richards”, Krassner esamina il razzismo nella commedia da Lenny Bruce a Dave Chapelle e all’interno di “The Sarah Silverman Show” e “Curb Your Enthusiasm”, oltre che in controverse strisce a fumetti come “The Boondocks”. L’autore parla di impettite figure pubbliche, controcultura, libertà di parola, talk show mandati in onda in fascia notturna, censura, sesso e battute di alcuni comici famosi.

“Questi sono tempi di repressione”, dice Krassner, “e maggiore è la repressione, maggiore sarà la ricerca dell’irriverenza verso coloro che rappresentano l’autorità.

In formato pdf è possibile scaricare un estratto (65KB) del libro.