Paul Krassner e l’oscenitā nella politica e nella cultura statunitense

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Who's to Say What's ObsceneChissā se dopo libri come The believer, uscito in tre volumi attraverso il contributo di molteplici mani, o Fingiamo di essere morti di Annalee Newitz, non ci sia un editore italiano che voglia tradurre e pubblicare anche questo testo, Who’s to Say What’s Obscene?: Politics, Culture, and Comedy in America Today (qui la scheda su Amazon). Uscito da poche settimane per i tipi della storica City Lights, č stato scritto da un personaggio altrettanto di spessore per il mondo della cultura d’oltreoceano, Paul Krassner, e cosė si presenta:

I fan di “The Daily Show with Jon Stewart” e “The Onion” apprezzeranno questa puntuale raccolta di saggi satirici firmati da un’icona della controcultura come Paul Krassner. Con irriverenza e uno spirito spesso vietato ai minori, Krassner esplora la commedia contemporanea e l’oscenitā nella politica e nella cultura. Per farlo parte dai titoli di “Bong Hits 4 Jesus” e arriva alle scene tagliate in alcuni film recenti, come Borat.

Nel saggio “Don Imus Meets Michael Richards”, Krassner esamina il razzismo nella commedia da Lenny Bruce a Dave Chapelle e all’interno di “The Sarah Silverman Show” e “Curb Your Enthusiasm”, oltre che in controverse strisce a fumetti come “The Boondocks”. L’autore parla di impettite figure pubbliche, controcultura, libertā di parola, talk show mandati in onda in fascia notturna, censura, sesso e battute di alcuni comici famosi.

“Questi sono tempi di repressione”, dice Krassner, “e maggiore č la repressione, maggiore sarā la ricerca dell’irriverenza verso coloro che rappresentano l’autoritā.

In formato pdf č possibile scaricare un estratto (65KB) del libro.