Compagna Marilyn: il dossier dell’Fbi contro i Kennedy

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Compagna Marilyn di Mario La FerlaTra i “colleghi” di casa editrice (Stampa Alternativa), Mario La Ferla è uno degli autori che ho avuto modo di apprezzare. Per cui non posso che essere contenta del suo ultimo libro, in uscita in questi giorni, Compagna Marilyn – Comunista, spia, cospiratrice. I retroscena della vita e della morte di Marilyn Monroe in un rapporto segreto dell’Fbi:

Da 46 anni si continua a parlare di Marilyn Monroe, ma il suo ritratto appare ancora nebuloso perché manca un capitolo fondamentale della vita sua e dell’America. È il capitolo raccontato in questo libro: la storia della “bomba del sesso” che, grazie allo stretto legame con i Kennedy, conosce i segreti politici e strategici del suo Paese e li passa ai compagni comunisti rifugiati in Messico. Chi è stato a cucire addosso a Marilyn questo ruolo da novella Mata Hari rossa, bollata come “nemico pubblico dell’America”? Il famigerato Edgar Hoover che, in un dossier di oltre tremila pagine costruito come arma di ricatto contro John e Robert Kennedy allo scopo di conservare la guida dell’Fbi, non esita a dare in pasto ai carnefici la sua vittima sacrificale: Marilyn.

Sapevo che dopo aver lavorato al libro precedente – La biga rapita, incentrato sulla vicenda del carro etrusco “scippato” per una miseria dal banchiere americano JP Morgan e oggi esposto al Metropolitan Museum di New York e seguito da una specifica campagna – aveva messo le mani su un malloppo di documenti inediti a proposito dell’attrice americana e che ne avrebbe tratto un libro. Ricevuto nei giorni scorsi, si preannuncia una lettura più che interessante.

Dalla rete: dallo sparlamento alla sentenza per Europa7

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  • Chiare Lettere, Sparlamento, vita e opere dei politici italiani di Carmelo Lopapa:

    Figli, fratelli, mogli, ex mogli, intere famiglie al seguito. E molti soldi che girano. Prima del crollo, dentro il Palazzo si fa festa. Non senza insulti, dispetti e aggressioni. Carmelo Lopapa racconta quello che ha visto e sentito. Il suo viaggio comincia dalla testimonianza inedita di un funzionario, uno di quelli che dentro il Parlamento ci ha passato una vita. Leggere come impiegano il tempo molti dei nostri parlamentari può far ridere: c’è chi vuole una legge per valorizzare il tortello di zucca o per indire la giornata del maccherone, chi vuole un casinò, un bagno turco, le terme per tutti (solo il 7,3% delle leggi sono approvate, contro il 50% della Germania e l’86 della Spagna). Ma fa anche rabbia vedere come trionfi il trasformismo (“Voltar gabbana è nel DNA degli italiani” dice Mastella), si moltiplichino i Fratelli (“Io non rinnego la massoneria”, parola di onorevole) e i “laici devoti” alla Chiesa.

  • Marco Travaglio – L’Unità, 1 febbraio 2008, Europa7: la sentenza – La tassa Berlusconi:

    A partire dalla legge Maccanico gentilmente offerta dal centrosinistra al Cavaliere nel 1997, per proseguire col decreto salva-Rete4 e con la legge Gasparri varati dal governo Berlusconi II tra il 2003 e il 2004. Giusto in tempo per il suo probabile ritorno a Palazzo Chigi, dunque, si ripropongono intatti i nobili moventi della sua “discesa in campo” del ‘94: salvare le sue televisioni da una qualunque legge antitrust e salvare se stesso dai processi (a Milano stanno per chiudersi quelli per i fondi neri Mediaset e per la corruzione del testimone David Mills, a Napoli sta per aprirsi quello per la tentata corruzione di Agostino Saccà e di alcuni senatori). La soluzione ideale sarebbe depenalizzare anche la corruzione e trasferire la Corte europea da Lussemburgo a Brescia, o ad Arcore, per legittimo sospetto.

Il fiume rubato: la Val Bormida, l’Acna di Cengio e cento anni di veleno

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Presentato lo spettacolo Il fiume rubato tratto dal libro Cent’anni di veleno di Alessandro Hellmann:

“Hai mai visto Bormida? Ha l’acqua color del sangue raggrumato, perché porta via i rifiuti delle fabbriche di Cengio e sulle sue rive non cresce più un filo d’erba. Un’acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo nel midollo,
specie a vederla di notte sotto la luna.”
(Beppe Fenoglio, “Un giorno di fuoco”, Einaudi 1988)

L’incredibile e travagliata storia della Val Bormida e dell’ACNA di Cengio: la nascita della fabbrica, le lotte degli abitanti della Valle contro l’inquinamento, il rapporto con il versante ligure, la sua inevitabile unione con la storia dell’industria chimica nazionale, la sua chiusura. Tra ricordi d’infanzia e situazioni in bilico tra il drammatico e il grottesco, si snocciola una storia epica e struggente di battaglie, di mobilitazioni, di conflitti tra il mondo contadino e il mondo dell’industria, di convenienze politiche e di interessi del capitalismo, di zone frazionate in maniera illogica, di collusione tra poteri più o meno occulti. Per capire e riscoprire la capacità di indignarsi.

Promo video dello spettacolo.

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(Via Vittorio Pasteris)

Giuseppe Genna e il dittatore dalla culla al benedetto bunker

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Hitler di Giuseppe GennaGiuseppe Genna scrive su Macchianera che è uscito Hitler (si spera per sempre, dalle nostre vite):

La pauperistica premessa è per annunciare che è in tutte le librerie l’ultimo romanzo pubblicato dal sottoscritto: si intitola Hitler ed è il primo romanzo al mondo sulla vita petecchiale del più grande carnefice della storia umana, dalla maledetta culla al benedetto bunker. Sul mio sito (che è ospitato sempre da Gianluca Neri, ma ciò non vuol dire che abbiamo un DICO in corso, io e lui) c’è un’abbondanza imbarazzante di riflessioni su come è nato ed è stato steso il libro, in una sezione appositamente dedicata (anche perché, se l’avessi dedicata casualmente, sarei un cretino, il che non esclude che comunque non lo sia).

John Perkins: un bilancio dello strapotere statunitense

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La storia segreta dell’impero americano di John PerkinsLa storia segreta dell’impero americano di John Perkins torna su alcuni temi già affrontati nel precedente libro, Confessioni di un sicario dell’economia, e li approfondisce – o raduna – suddividendolo per aree geografiche. E dimostrando per ognuna quali siano stati, almeno negli ultimi quarant’anni, i sistemi di ingresso e condizionamento di politica ed economia singole nazioni. Nell’ultima parte, Perkins stende una serie di punti che legano trasversalmente le diverse vicende che tratta e li elenca per fare un punto della situazione attuale:

  • Il tasso di fallimento dei progetti sponsorizzati dalla Banca Mondiale è del 55-60% (secondo uno studio del Joint Economic Committee del congresso statunitense).
  • Il terzo mondo spende per ripagare il proprio debito più di quanto spende in totale per la sanità o l’istruzione, e quasi il doppio di quanto riceve annualmente in aiuti esteri. Nonostante si parli tanto di cancellarlo, il debito del terzo mondo cresce di anno in anno e attualmente è vicino ai tremila miliardi di dollari. Non è un dato incoraggiante. Nel 1996, durante una serie di colloqui in merito, i paesi del G7 e la Banca Mondiale annunciarono la cancellazione dell’80% del debito dei paesi poveri pesantemente indebitati (HIPC), ma tra il 1996 e il 1999 il totale dei pagamenti per il servizio del debito di questi paesi è in realtà aumentato del 25%, da 88.600 a 114.400 miliardi di dollari.
  • L’avanzo commerciale di un miliardo di dollari che i paesi in via di sviluppo vantavano negli anni settanta si è trasformato in un deficit che ammontaba a undici miliardi di dollari all’inizio del nuovo millennio e continua a crescere.

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Nature Magazine: il futuro secondo 100 autori

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  • Cory Doctorow, 100 Futures from Nature: 100 short-short sf stories from Nature Magazine:

    Futures From Nature: 100 Speculative Fictions is an anthology of 100 short-short science fiction stories originally published on the back page of the prestigious weekly science journal Nature. The stories come from all matter of writers — science fiction professionals, working scientists, science writers (there’s even one — rather good — story written by a scientist’s 12-year-old daughter!), and take all manner of approaches to the challenge […]. Many of these stories are flat-out brilliant, and not all of those come from professional writers (though sf pros like Bruce Sterling, Ben Rosenbaum, Joan Vinge, Kathryn Cramer, Robert Charles Wilson and Toby Buckell all have superb little gems here). Clearly, many scientists have a frustrated sf writer lurking within them.

    Il link alla scheda del libro.

Ancora dalla parte delle bambine: la strada dell’inferiorità

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Ancora dalla parte delle bambine di Loredana LipperiniAncora dalla parte delle bambine, il libro che Loredana Lipperini ha scritto raccogliendo il testimone di Elena Gianini Belotti, autrice nel 1973 di Dalla parte della bambine, non va a caccia di omicidi. Ma al suo interno si rintracciano elementi che aiutano a comprendere come sia possibile che la vita di una donna finisca per mano di un familiare. Partiamo dai numeri:

tra il 2000 e il 2005 si sono contati in Italia 495 omicidi tra coppie e quasi nove volte su dieci sono stati gli uomini a uccidere […]. Nel febbraio 2007, vengono pubblicati i risultati dell’indagine Istat sulla violenza contro le donne in Italia: 6.743.000, il 31% delle donne tra i 16 e i 10 anni ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Responsabile di aggressione fisica o stupro è nel 70% dei casi il marito o il compagno. Controprova. Nel rapporto Eures-Ansa, “L’omicidio volontario in Italia”, i numeri ci dicono che un omicidio su quattro avviene tra le mura domestiche. Il 70% delle vittime sono donne, soprattutto casalinghe, uccise quasi unicamente per ragioni passionali o in seguito a liti e difficoltà coniugali.

Il problema non è etnico o religioso. Non c’entrano il livello reddittuale o quello scolastico. Né la latitudine. In un mondo in cui l’universo femminile è rosa fin dalla nascita, in cui Paris Hilton istruisce sulla bellezza del nulla e le Winx allungano le distanze sui prodotti della Mattel a suon di magia e grazia, emerge dalle riflessioni di Loredana Lipperini un percorso culturale che torna – più che in passato – ad attribuire al genere un ruolo definito nelle dimaniche sociali. Ruolo che non è scevro dalla propagazione di strategici sensi di colpa per chi lo viola e anche, paradossalmente, per chi lo rispetta.
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La bambina con i capelli a ombrellone in libreria

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Tana per la bambina con i capelli a ombrellone di Monica ViolaDa 24sette.it. E la data dell’uscita è fissata per il 23 gennaio. Evviva per Monica Viola, il cui Tana per la bambina con i capelli a ombrellone viene pubblicato con Rizzoli:

Roma, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli Ottanta: la bambina con i capelli a ombrellone cresce in una famiglia numerosa, caotica e vecchia maniera, con un padre autoritario, una madre dolcissima, sorelle, fratelli e una nonna rinchiusa nel suo passato di sogno. Inciampa nella vita e nelle sue spine più aguzze, subisce lacerazioni traumatiche (le molestie sessuali), sbanda, ma si reinventa con nuova, sorprendente, trascinante vitalità. Il romanzo di Monica Viola è la storia interiore di una bambina che diventa donna e la reinvenzione di un’epoca tormentata attraverso uno stile semplice e incisivo e uno sguardo penetrante sulla realtà. Il sito dell’autrice, ricchissimo e pieno di sezioni, contiene il booktrailer, le indicazioni della colonna sonora che accompagna le pagine del libro e gli audioclip relativi.

Qui articoli sull’edizione uscita per VibrisseLibri e qui invece una precedente segnalazione.

Regret the Error: gli sbagli e le responsabilità dei media

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Regret the ErrorDel blog Regret the Error – dedicato a correzioni, ritrattazioni, richieste di chiarimenti su ciò che si scrive sui giornali – si era parlato qualche tempo fa come di particolarità non solo in rete, ma anche sulla carta stampata o in altre forme di giornalismo tradizionale. Il suo autore, Craig Silverman, però non si è fermato alla sola presenza online ed è andato oltre scrivendo il libro Regret the Error: How Media Mistakes Pollute the Press and Imperil Free Speech, pubblicato dalla canadese Union Square Press-Penguin Group, che si differenzia rispetto al blog:

While some of the errors can be laugh-out-loud funny, the book contains a sobering journey through the history of media mistakes (including the outrageous hoaxes that dominated newspapers during the circulation wars of the 19th-century) and a serious muckraking investigation of contemporary journalism’s lack of accountability to the public. It shines a spotlight on the media’s carelessness and the sometimes tragic and calamitous consequences of weak or non-existent fact checking.

La prefazione è stata scritta da Jeff Jarvis di BuzzMachine.com e sono disponibili a titolo di saggio solo un estratto del testo, Obiticide: death by media, la bibliografia e, ovviamente, le correzioni apportate all’edizione stampata.

North Wind: serie a fumetti da libreria e da rete

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North WindNorth Wind è una serie a fumetti (cinque gli episodi in programma) pubblicata dai BOOM! Studios in collaborazione con MySpace e messa a disposizione in rete – contemporamente all’uscita dei singoli albi – per essere letta online o per essere scaricata (qui il primo episodio). “Un’interessante approccio alla distribuzione digitale”, si legge nella pagina di presentazione, e Cory Doctorow, commentando la scelta su BoingBoing, aggiunge:

Yes, a few cheapskates might opt to substitute downloads for singles. But those cheapskates are likely either retired people, students, or other people of limited means — and if they come into money (say, by graduating and getting a job), they’ll be back with their wallets. In the meantime, it’s not as if the people who buy their issues in Mylar bags are going to give up on collecting — Action Comics #1 has been floating around online since the mid-Nineties and the value of the physical object hasn’t dropped as a result.