Good Copy Bad Copy: documentario sul diritto d’autore

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Good Copy Bad Copy

Good Copy Bad Copy – a documentary about the current state of copyright and culture è un film danese diretto da Andreas Johnsen, Ralf Christensen e Henrik Moltke. Dagli Stati Uniti al Brasile, dalla musica al cinema, dai fondatori della Pirate Bay a Creative Commons le realtà toccate dal documentario. Su Blip.tv si trova il trailer mentre è possibile scaricare il film per intero in formato XviD.

Videoblog targato Arcoiris su proprietà e diritto d’autore

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π – VideoBlog sulla Proprietà Intellettuale di di Christian Biasco e Francesca Terri (Arcoiris):

Perché un videoblog sulla proprietà intellettuale? Siamo convinti che il tema della proprietà intellettuale sia di estrema rilevanza per ogni singolo cittadino e che lo sarà sempre di più. Si trova moltissimo materiale in internet sull’argomento, ma spesso risulta troppo complesso, oppure è solo in forma scritta. Attraverso questi video ci piacerebbe coinvolgere il pubblico alla discussione sul tema, e contribuire alla diffusione di tutti quei progetti esistenti che già offrono diversi approfondimenti.

Tre al momento le puntate disponibili:

(Via BooksBlog)

Libri, download e vendite: un’analisi di O’Reilly

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Libri liberamente scaricabili e riflessi sulle vendite delle copie cartacee in libreria: Tim O’Reilly, che di editoria se ne intende, ha scritto Free Downloads vs. Sales: A Publishing Case Study partendo dal libro Asterisk: The Future of Telephony (qui la versione elettronica) di Leif Madsen, Jared Smith e Jim Van Meggelen.

Il volume, uscito nel settembre 2005 e rilasciato con licenza Creative Commons, è stato scaricato 180 mila volte da uno dei cinque server sui quali è a disposizione eppure ha venduto 19 mila copie, in base ai dati di Bookscan, che monitora il 70 per cento del mercato dell’editoria tecnica statunitense. Che, per un libro, per di più specialistico, non è un risultato affatto male rispetto alla “vita media” di un testo del genere.

E sostiene O’Reilly:

This kind of sales drop is not completely inconsistent with the sales pattern from many other books. And for authors who want to reach the widest audience, it’s certainly possible that even if free downloads did shave a percentage from sales, the tradeoff is worth it (see Piracy is Progressive Taxation).

Per quanto riguarda esempi italiani e genere totalmente diversi, qualche dato indicativo lo si può estrapolare dall’operazione glasnost di Wu Ming i cui libri, oltre a essere in libreria con editori tutt’altro che marginali, dispongono delle copie elettroniche integrali da poter scaricare.

Qualche lettura su libri, affini e coda lunga: I libri dalla coda lunga, Quelli della coda lunga, Economia, crescita, felicità.

Sciopero per il full copyright: a nome di chi?

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Dalla lista del Bologna Free Software Forum, si segnala un articolo uscito sul Messaggero di oggi: Una settimana senza film, teatro e musica. Artisti in sciopero per difendere il copyright:

Gli artisti italiani hanno deciso di indire una settimana di serrata dello spettacolo per sollecitare l’attenzione del governo italiano e delle istituzioni internazionali sulla tutela del diritto d’autore, che ritengono minacciata da tentativi di esproprio nel nome del libero accesso alla cultura.

[…]

Gli autori italiani hanno spiegato le ragioni della loro richiesta al presidente della Siae Giorgio Assumma, a capo della delegazione italiana, di cui hanno fatto parte i due premi oscar Nicola Piovani e Vittorio Storaro. «In Italia non c’è attenzione ai diritti degli autori», ha detto Assumma. «Gli autori hanno ragione da vendere. Nel nostro paese le forze politiche hanno scarsa considerazione del diritto d’autore, quando talvolta non prendono posizioni inaccettabili, quasi a voler cancellare quello che la legge definisce come un vero e proprio diritto del lavoro».

E avanti a scagliarsi contro il selvaggio web. Ma chi sono gli autori rappresentati da Piovani (tra l’altro Premio Siae nel 1997) e Storaro che si rivolgono ad Assumma durante il Copyright Summit? Chissà se ne esiste un elenco. Intanto reportage simili su Repubblica e LaStampa.

Diventa creativo: video che spiega l’orbita Creative Commons

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È una domanda non così rara: come e perché pubblicare con una licenza Creative Commons? Questo tipo di licensing tutela un autore al pari del diritto d’autore tradizionale? Come si può derivare una nuova opera da una già esistente? Il filmato Diventa Creativo è piuttosto esauriente e nella sua presentazione si legge:

Le licenze Creative Commons offrono un insieme flessibile di protezioni e libertà per autori, artisti e educatori. Partendo dal concetto “tutti i diritti riservati”, tipico del diritto d’autore tradizionale, offriamo a chi è interessato degli strumenti per un approccio “alcuni diritti riservati”. Creative Commons è un’organizzazione non-profit.

A undici anni da Cuore, arriva il sonno del cronista

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Il sonno del cronistaIl sonno del cronista è un blog nato una ventina abbondante di giorni fa e colleziona gli strafalcioni di cui non si accorgono i giornalisti e che finiscono per essere stampati. Dalla presentazione del sito:

Il “colpo di sonno” del cronista, sempre in agguato, ha effetti spesso esilaranti. Questo sito nasce dalla voglia di tanti cronisti della carta stampata di prendersi in giro, di ridere su uno dei mestieri più belli, ma anche più frenetici del mondo. Un’antologia del surreale, con errori tipici della notizia scritta sotto chiusura del turno, ma anche chicche del classico fogliettone surreale. I cronisti che vedranno i propri articoli sbeffeggiati, siamo sicuri sanno i primi cronisti a riderne.

Gli autori, autobattezzatisi con gli pseudonimi di John Beer (già Sette in condotta) e Cilindro Collinelli e che chiedono a tutti di inviare loro segnalazioni, si sono già visti citati da un lancio dell’Ansa e potrebbero far così rivivere i tempi d’oro di in cinquecento contro un albero e della rubrica “Cronaca Vera” di Cuore.

Qualche titolo? L’oca lo attacca e lui si frattura, Gare di sputo, negozianti infuriati o Latte bollito scoppia come una bomba. Creative Commons i contenuti.

Mompracem e la licenza di leggere

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Mompracem - Settimanale avventuroso di letteraturaAll’interno della trasmissione Mompracem – Settimanale avventuroso di letteratura di ieri, condotta da Giulia Gadaleta il sabato pomeriggio sulle frequenze di Radio Città del Capo, si è parlato di licenza di leggere:

All’inizio era la Direttiva della Commissione Europea 92/100. Da lì sono iniziate le rogne: il diritto di prestito è stato insidiato dal diritto di compenso per il mancato prestito. Il Governo italiano ha istituito il Fondo per il libro. Che cos’è e a cosa serve? Cosa stanno facendo gli altri paesi europei? E che differenza c’è tra diritto d’autore e copyright, copyleft e Creative Commons? Che tipo di applicabilità hanno in Italia? Rappresentano una possibile soluzione o sono solo una campagna ideologica?

Il crimine del secolo: la (tentata) violazione del diritto d’autore

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The Crime of the CenturyEro convinta che con l’espressione “crimine del secolo” si parlasse dell’omicidio compiuto da Nathan Leopold e Richard Loeb o dell’imputazione e successiva condanna capitale dei coniugi Rosenberg. E invece no. Wired pubblica un articolo sul Proposed Crime of the Century: Attempted Copyright Infringement.

Si tratta di un’analisi sul recentissimo Intellectual Property Protection Act proposto nei giorni scorsi dal procuratore generale Alberto Gonzales. È un testo di parecchio peggiorativo rispetto alla legislazione esistente che vuole equiparare la violazione del diritto d’autore, anche solo se tentata, ai reati in materia di stupefacenti. Perplessità vengono espresse dall’Electronic Frontier Foundation per tramite di Corynne McSherry in particolare sul concetto di “tentato” e sull’estensione dei poteri investigativi per perseguire i presunti violatori, in particolare se recidivi. Ma ce n’è per tutti.

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