Scrive su Vibrisse Giulio Mozzi a proposito di regioni e statuti:
Mi domando che cosa significhi esattamente quel “dappertutto” pronunciato da Zaia. Mi domando se ci siano somiglianze tra la bandiera veneta da “esporre dappertutto” e le stelle gialle o rosa imposte da certi regimi. Che si tratti di stigma positivo o di stigma negativo, sempre di stigma si tratta. Sarebbe facile liquidare il discorso di Zaia come un discorso idiota. Non è un discorso idiota. È un discorso cattivo. A Zaia non danno noia gli emiliani, i lombardi, i pugliesi che risiedono nel Veneto. No. E non gli danno noia nemmeno i senegalesi, i cinesi, i rumeni.
Gli danno noia, a Luca Zaia, e ho il sospetto che gli ispirino un vero e proprio terrore, gli “apolidi”, ovvero coloro che non accettano la sua retorica. Difendiamodi dunque dalla sua retorica. Non accettiamola. Non accettiamo mai il suo modo di porre il discorso.
Il discorso a cui si fa riferimento è questo e Giulio già ne aveva affrontato qualche tipo.