27 maggio 1993-2013 è un cortometraggio che sta arrivando alle fasi conclusive del montaggio. Girato da Andrea Lombardi è dedicato alla strage di via dei Georgofili, a Firenze, avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993. Oggi invece è l’anniversario – il numero 39 – di un’altra strage, quella di Brescia, dove il 28 maggio 1974 una bomba esplose alle 10.12 in piazza della Loggia provocando otto vittime e 102 feriti.
strage di via dei georgofili
Maggiani Chelli, associazione vittime dei Georgofili: “Ecco perché questa legislatura si deve occupare delle stragi”
StandardGiovanna Maggiani Chelli, presidentessa dell’Associazione familiari vittime della strage di via dei Georgofili, racconta sul suo blog sul Fatto Quotidiano perché è importante che questa legislatura si occupi delle stragi:
La Commissione parlamentare Antimafia di questa legislatura, non della legislatura passata ha deciso, e ha cominciato a farlo, di occuparsi del problema delle stragi; la Commissione parlamentare della legislatura che precede l’attuale non l’ha mai fatto. Perché si aspettava che le sentenze divenissero irrevocabili? È divenuta irrevocabile una sentenza fiorentina, ma altre sentenze devono essere pronunziate, altre sentenze devono divenire irrevocabili. Ci sarà stata una ragione? Non lo so, sono interrogativi che come magistrato mi rifiuto di affrontare, sono interrogativi che stanno sul filo che unisce la società civile e la sua rappresentanza politica.
Dice un mio collega simpaticissimo, milanese, il dottor Davigo, ricorrentemente, quando vuol spiegare i profili della responsabilità politica o della responsabilità amministrativa, che non sono sovrapponibili alla responsabilità giudiziaria, dice: “Se uno invita degli amici a cena una sera, e al momento nel quale li congeda, li saluta perché la cena è finita, si accorge che è sparita metà dell’argenteria da tavola, per non invitarli più non aspetta che ci sia il pretore che li ha condannati per furto, lo decide da sé, non ha bisogno che ci sia una sentenza pronunziata a nome del popolo italiano e con lo stemma della Repubblica”. A ciascuno il suo quindi, a ciascuno il suo in maniera molto corretta
Qui il post completo.
Vittime del terrorismo: è materia “estranea” alla legge di stabilità. Così lo Stato risponde alle associazioni
StandardL’Aiviter (Associazione italiana vittime del terrorismo e dell’eversione contro l’ordinamento costituzionale dello Stato) e l’Unione vittime per stragi (piazza Fontana, piazza della Loggia, Italicus, stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, Rapido 904, Firenze Via dei Georgofili) denunciano un nuovo boicottaggio da parte dello Stato:
Apprendiamo che l’emendamento predisposto dalle associazioni delle vittime del terrorismo per essere inserito nella “legge di stabilità” è stato ritenuto inammissibile, per estraneità alla materia e mancanza di copertura, dalla Commissione Bilancio della Camera preposta all’esame degli emendamenti. L’emendamento avrebbe finalmente definito il corretto funzionamento e il completamento della legge 3 agosto 2004 n. 206, “Nuove norme a favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice”.
Questa è l’ennesima riprova di quanto non vengano sistematicamente e platealmente mantenuti gli impegni e le promesse dei vari ministri e autorità durante gli anniversari dei vari eccidi che hanno colpito il nostro paese.
Il parlamento che all’unanimità ha votato vari ordini del giorno e i diversi governi, che si sono succeduti negli ultimi quattro anni, e che si sono impegnati ad attuare l’applicazione integrale della legge e del suo completamento, hanno dimostrato ancora una volta di non voler mantenere le promesse nei confronti delle Vittime del terrorismo: proprio nei confronti di coloro che hanno versato il loro sangue per il Paese e che da oltre trent’anni attendono giustizia.
La legge di stabilità, che ha al suo interno impegni di spesa che potevano essere rinviati (art. 8) e che dovevano essere cassati (ponte di Messina), è la dimostrazione di come ancora una volta si è voluto umiliare le Vittime del terrorismo negando i loro sacrosanti diritti.
La storia della legge 206 del 2004, inattuata da oltre otto anni, viene riassunta qui.