Vittime del terrorismo: è materia “estranea” alla legge di stabilità. Così lo Stato risponde alle associazioni

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Aiviter

L’Aiviter (Associazione italiana vittime del terrorismo e dell’eversione contro l’ordinamento costituzionale dello Stato) e l’Unione vittime per stragi (piazza Fontana, piazza della Loggia, Italicus, stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, Rapido 904, Firenze Via dei Georgofili) denunciano un nuovo boicottaggio da parte dello Stato:

Apprendiamo che l’emendamento predisposto dalle associazioni delle vittime del terrorismo per essere inserito nella “legge di stabilità” è stato ritenuto inammissibile, per estraneità alla materia e mancanza di copertura, dalla Commissione Bilancio della Camera preposta all’esame degli emendamenti. L’emendamento avrebbe finalmente definito il corretto funzionamento e il completamento della legge 3 agosto 2004 n. 206, “Nuove norme a favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice”.

Questa è l’ennesima riprova di quanto non vengano sistematicamente e platealmente mantenuti gli impegni e le promesse dei vari ministri e autorità durante gli anniversari dei vari eccidi che hanno colpito il nostro paese.

Il parlamento che all’unanimità ha votato vari ordini del giorno e i diversi governi, che si sono succeduti negli ultimi quattro anni, e che si sono impegnati ad attuare l’applicazione integrale della legge e del suo completamento, hanno dimostrato ancora una volta di non voler mantenere le promesse nei confronti delle Vittime del terrorismo: proprio nei confronti di coloro che hanno versato il loro sangue per il Paese e che da oltre trent’anni attendono giustizia.

La legge di stabilità, che ha al suo interno impegni di spesa che potevano essere rinviati (art. 8) e che dovevano essere cassati (ponte di Messina), è la dimostrazione di come ancora una volta si è voluto umiliare le Vittime del terrorismo negando i loro sacrosanti diritti.

La storia della legge 206 del 2004, inattuata da oltre otto anni, viene riassunta qui.