“Punks”: dal sito di Internazionale la mostra fotografica di Ibid Projects che ritrae la scena londinese tra il 1976 e il 1977

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Gli scatti del punk

Gli scatti del punk è una galleria fotografica pubblicata da Internazionale che riprende alcune delle immagini contenute nella mostra Punks, inaugurata lo scorso 17 gennaio (rimarrà visitabile fino al 22 febbraio) da Ibid Projects:

L’esposizione documenta la scena punk di Londra tra il 1976 e il 1977, nel periodo di massimo splendore di locali storici come il Roxy di Covent Garden. La mostra vuole celebrare anche il “girl power degli anni settanta”, in un momento storico in cui le musiciste femminili si sono messe alla testa di una cultura un tempo esclusivamente maschile.

Per vedere la galleria, questo è il link.

“Riot’s not dead”: su Libération un articolo che ricostruisce la storia delle rivolte raccontate in musica

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The Clash - Joe Strummer, Mick Jones et Paul Simonon. 1978, AFP

Su Libération viene pubblicato un bell’articolo di Philippe Brochen intitolato Les «riot songs» ou la contestation en chansons. Musica e contestazione, dunque, sulla scia di quanto avviene al di là della Manica, per andare a ricostruire una storia che passa attraverso alcuni eventi e le loro rappresentazioni in chiave rock o punk.

Tra quelli citati, i Clash e la loro White Riot (correva l’anno 1977) o le “riot girl”, espressione con cui si comprendevano negli anni Settanta The Runaways, The Slits, Patti Smith e in seguito anche Siouxie Sioux e Nina Hagen. E ancora Sonic Youth con Teen Age Riot (1988) per arrivare a tempi più recenti (2006) con gli Artic Monkeys e la loro Riot Van.

Questi sono solo alcuni dei musicisti che hanno dato voce alle rivolte e che sono entrati nell’articolo di Libération. Perché, come conclude Brochen nel suo pezzo, “riot’s not dead”.