“007 dallo Stato al privato”: inchiesta di RaiNews24 sull’intelligence che esce dal pubblico

Standard

Riprendo dal blog di Roberto Laghi:

RaiNews24 ha presentato un’inchiesta dal titolo 007 dallo Stato al privato, realizzata da Mario Sanna, che racconta il processo di privatizzazione dei servizi di intelligence e sicurezza, che sta acquistando un peso sempre maggiore negli scenari globali accanto al tradizionale lavoro dei servizi segreti degli Stati.

L’inchiesta permette di farsi un’idea del mutamento e della complessità degli scenari attuali a partire dallo spionaggio industriale, che mira a sottrarre tecnologie alla concorrenza, e dal sabotaggio (viene citato il caso delle centrali nucleari iraniane colpite da Stuxnet) per arrivare alle tecniche di disinformazione, come quelle probabilmente in atto nel caso del presunto spionaggio di tre dirigenti Renault.

Tra gli intervistati da Sanna, Giuseppe de Lutiis, storico e autore di I servizi segreti in Italia, e Giuliano Tavaroli, già al centro della questione Telecom-Sismi. Nell’inchiesta si parla anche brevemente del caso di Davide Cervia, tecnico informatico ed esperto di guerra elettronica scomparso il 12 settembre 1990 (che qualcuno associa al caso della morte di Michele Landi).

E a proposito del caso Landi, Roberto e io ne avevamo scritto qui.

Michele Landi, storia di un suicidio controverso

Standard

La voce delle vociQuesto articolo è stato scritto a quattro mani con Roberto Laghi e pubblicato (in una versione leggermente ridotta) sul numero di ottobre di La Voce delle Voci.

È il 4 aprile 2002. Sono circa le undici di sera quando i vigili del fuoco e i carabinieri di Tivoli trovano il corpo senza vita di Michele Landi nella sua casa di Guidonia Montecelio, a una trentina di chilometri da Roma. È stata la fidanzata ad allertare le forze dell’ordine perché da troppe ore Michele non risponde al telefono. Una corda intorno al collo con un nodo scorsoio, le gambe piegate con le ginocchia appoggiate sul divano, l’appartamento in disordine, ma senza segni di violenza. Quella mattina Landi avrebbe dovuto tenere una lezione agli uomini della guardia di finanza alla Luiss Management, ma non si è mai presentato. Cellulare spento e telefono di casa che squilla a vuoto. L’ipotesi del suicidio è la prima a farsi strada.

Ma chi era Michele Landi e di cosa si occupava? Tecnico informatico, era stato consulente di Umberto Rapetto, tenente colonnello della Fiamme Gialle, e del pubblico ministero di Palermo Lorenzo Matassa. Nelle loro prime dichiarazioni, entrambi escludono l’ipotesi del suicidio. Di più: Matassa pensa a un omicidio maturato in ambienti ben precisi: «Penso ai servizi segreti, quelli che hanno cercato di dare un segnale a chi sta lavorando sull’omicidio del professore Marco Biagi», secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa del 7 aprile.

Un parere «informale» su un’indagine di terrorismo
Continue reading