Di Paolo Negro si era scritto diverso tempo addietro, quando era uscito il volume Filmgate – Come Berlusconi ha ucciso il cinema italiano. Si trattava di un libro-intervista al produttore Silvio Sardi a proposito della compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset e Mediatrade. Adesso, invece, si lasciano gli ambiti della saggistica per passare a quelli del romanzo storico con Spiritus Templi (Arkana Editore), presentato oggi al Salone del libro di Torino.
L’ambientazione temporale è quella del XIV secolo e il contesto di guerre – dichiarate o sottaciute – non solo di religione, ma soprattutto di saperi. Saperi che comprendono due manuali di navigazione verso la Costa di Dio, filosofia e teologia medievali, riferimenti all’architettura dell’epoca che portava alla costruzione delle grandi cattedrale europee, come Chartres e Notre Dame. Il tutto integrato con qualche immagine di mappe e disposizioni geografiche che corredano la parte iniziale del testo. Un testo che racconta di una fuga che è anche un viaggio attraverso paesaggi sovrastati da un’atmosfera alla Blade Runner più che ante litteram. Ma soprattutto un testo che risulta un condensato di storia e cultura affidate alla narrazione dei personaggi che ne discutono via via che le pagine scorrono.