“Oltre la morte”. Non è un caso che si intitoli così l’audiodocumentario scritto e realizzato per Antimafia Duemila sull’omicidio di Nino Agostino e Ida Castelluccio. E non è un caso nemmeno che nel sottotitolo si parli di “un delitto fra mafia e Stato”. Il primo caso mancato si deve all’iscrizione incisa sulla lapide di Giacoma Augusta Schiera: “Qui giace la madre dell’agente Antonino Agostino, una mamma in attesa di giustizia anche oltre la morte”. Il secondo, legato al precedente, si spiega nel fatto che quell’omicidio, avvenuto esattamente trent’anni fa, il 5 agosto 1989, è stato compiuto da uomini appartenenti alla criminalità organizzata, ma con complicità che vanno rintracciate all’interno delle istituzioni.
5 agosto 1989
5 agosto 1989: 25 anni fa l’omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida. Rimane il segreto di Stato
StandardVenticinque anni fa l’omicidio dell’agente Antonino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Era il 5 agosto 1989 e ancora oggi, a distanza di così tanto tempo, non se ne conoscono le ragioni, per quanto si sappia che possano essere legate alla tentata strage dell’Addaura del 21 giugno 1989, poche settimane prima del duplice delitto. Inoltre su questa storia è calato il segreto di Stato, nonostante il movente dell’agguato fosse stato attribuito a ragioni passionali. Un movente altrettanto assurdo era stato appiccato anche alla scomparsa di Emanuele Piazza, ex il poliziotto e collaboratore del Sisde sparito pochi mesi dopo (il 16 marzo 1990). Qui, in queste due storie, sta un pezzo della verità sulle stragi degli anni Novanta, oltre che delle trattative con lo Stato.
Qui la puntata di Blunotte di Carlo Lucarelli che racconta per intero di Antonino Agostino ed Emanuele Piazza.