Il fair use e la dichiarazione dei documentaristi

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  • Center For Social Media, Documentary Filmmakers’ Statement of Best Practices in Fair Use:

    Documentary filmmakers have created, through their professional associations, a clear, easy to understand statement of fair and reasonable approaches to fair use. Fair Use is the right, in some circumstances, to quote copyrighted material without asking permission or paying for it. It is a crucial feature of copyright law. In fact, it is what keeps copyright from being censorship. You can invoke fair use when the value to the public of what you are saying outweighs the cost to the private owner of the copyright.

  • Qui il link per scaricare l’intero documento in formato pdf.

Regret the Error: gli sbagli e le responsabilità dei media

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Regret the ErrorDel blog Regret the Error – dedicato a correzioni, ritrattazioni, richieste di chiarimenti su ciò che si scrive sui giornali – si era parlato qualche tempo fa come di particolarità non solo in rete, ma anche sulla carta stampata o in altre forme di giornalismo tradizionale. Il suo autore, Craig Silverman, però non si è fermato alla sola presenza online ed è andato oltre scrivendo il libro Regret the Error: How Media Mistakes Pollute the Press and Imperil Free Speech, pubblicato dalla canadese Union Square Press-Penguin Group, che si differenzia rispetto al blog:

While some of the errors can be laugh-out-loud funny, the book contains a sobering journey through the history of media mistakes (including the outrageous hoaxes that dominated newspapers during the circulation wars of the 19th-century) and a serious muckraking investigation of contemporary journalism’s lack of accountability to the public. It shines a spotlight on the media’s carelessness and the sometimes tragic and calamitous consequences of weak or non-existent fact checking.

La prefazione è stata scritta da Jeff Jarvis di BuzzMachine.com e sono disponibili a titolo di saggio solo un estratto del testo, Obiticide: death by media, la bibliografia e, ovviamente, le correzioni apportate all’edizione stampata.

North Wind: serie a fumetti da libreria e da rete

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North WindNorth Wind è una serie a fumetti (cinque gli episodi in programma) pubblicata dai BOOM! Studios in collaborazione con MySpace e messa a disposizione in rete – contemporamente all’uscita dei singoli albi – per essere letta online o per essere scaricata (qui il primo episodio). “Un’interessante approccio alla distribuzione digitale”, si legge nella pagina di presentazione, e Cory Doctorow, commentando la scelta su BoingBoing, aggiunge:

Yes, a few cheapskates might opt to substitute downloads for singles. But those cheapskates are likely either retired people, students, or other people of limited means — and if they come into money (say, by graduating and getting a job), they’ll be back with their wallets. In the meantime, it’s not as if the people who buy their issues in Mylar bags are going to give up on collecting — Action Comics #1 has been floating around online since the mid-Nineties and the value of the physical object hasn’t dropped as a result.

Online documentario radiofonico sulla libertà di stampa

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Press For FreedomSi intitola Press For Freedom il documentario audio in quattro puntate che il giornalista e docente londinese Roy Greenslade ha realizzato per il canale radiofonico della BBC. Si parte con Government control e i casi di Anna Politkovskaya (uccisa a Mosca dopo aver indagato sulla violazione dei diritti umani in Cecenia), Ali Fedhil (iracheno, interviene a proposito dei condizionamenti politici nel suo paese) e Peta Thornycroft (corrispondente che rischia il carcere in Zimbabwe). La seconda parte affronta il tema Freedom of the internet concentrandosi su blog e informazione mainstream. Si passa quindi, in terza istanza, a Building democracy e il relativo ruolo delle radio per concludere, da ultimo, con Established democracies, il loro grado di stabilità e del relativo margine d’azione della stampa. Per ognuno di questi temi, è possibile scaricare la puntata in formato mp3.

Infine due segnalazioni: l’inizio di Loredana Lipperini che è tornata Ancora dalla parte delle bambine e Gli altri non siamo noi di Sorelle d’Italia.

Lo stato della sorveglianza nel mondo

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The 2007 International Privacy RankingDa notare che nella mappa, gli Stati Uniti sono contraddistinti dallo stesso colore della Russia, della Cina e di altri paesi a cavallo dell’Estremo Oriente. Il nero. L’Europa occidentale presenta diverse gradazioni: dalla sorveglianza estensiva a qualche salvaguardia ma scarse protezioni. Sono alcuni degli elementi che saltano all’occhio in apertura dello studio The 2007 International Privacy Ranking, pubblicato lo scorso 28 dicembre sul sito dell’organizzazione londinese Privacy International. Che esordisce scrivendo:

In recent years, Parliaments throughout the world have enacted legislation intended to comprehensively increase government’s reach into the private life of nearly all citizens and residents. Competing “public interest” claims on the grounds of security, law enforcement, the fight against terrorism and illegal immigration, administrative efficiency and welfare fraud have rendered the fundamental right of privacy fragile and exposed. The extent of surveillance over the lives of many people has ow reached an unprecedented level. Conversely, laws that ostensibly protect privacy and freedoms are frequently flawed – riddled with exceptions and exceptions that can allow government a free hand to intrude on private life.

At the same time, technological advances, technology standards, interoperability between information systems and the globalisation of information have placed extraordinary pressure on the few remaining privacy safeguards. The effect of these developments has been to create surveillance societies that nurture hostile environments for privacy.

Governments have created hundreds of key policy initiatives that, combined, may fundamentally destabilize core elements of personal privacy. Among these are proposals for the creation across society of “perfect” identity using fingerprint and iris scanning biometrics the linkage of public sector computer systems, the development of real-time tracking and monitoring throughout the communications spectrum, the development of real-time geographic vehicle and mobile phone tracing, national DNA databases, the creation of global information sharing agreements and the elimination of anonymity in cyberspace.

Concorso letterario sui delitti di cronaca vera

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Via BooksBlog.it, si diffonde la notizia di un concorso letterario particolare, I delitti di cronaca vera, che ha come obiettivo quello di dare vita a un'”antologia per fotografare l’Italia nascosta”. Il regolamento (pdf) prevede che i racconti presentati debbano avere la lunghezza massima di 10 mila battute, essere inviati entro il 30 novembre 2008 e quelli ritenuti migliori dalla giuria saranno in libreria, a partire dalla primavera 2009, all’interno di un unico volume. E fin qua le norme a cui gli autori devono attenersi. Il punto cardine del concorso inizia nel tema (ancora da BooksBlog.it):

“fotografare l’Italia nascosta” dando “carta bianca” ad autori italiani esordienti abili nel raccontare le periferie delle metropoli e la vita in provincia nelle tinte del noir, del giallo, dell’horror.

Tra gli organizzatori, l’associazione culturale, Il box – Motore per l’arte, Cronaca Vera, Aliberti Editore e Tonic Network. A presiedere la giuria sarà Edoardo Montolli.

1977: l’anno del terrorismo e delle nuove di forme di dialogo

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Manifestazione per Francesco Lo RussoQuesta sera, su RaiTre, è andato in onda per La Storia Siamo Noi uno speciale, il Dossier 1977, tra drammi e speranze. Terrorismo e nuove forme di comunicazione:

È un anno profondamente contraddittorio, il 1977, contrassegnato da un lato, sul piano ideologico-politico, dall’escalation della violenza terroristica col suo strascico di morte, dall’altro dal proliferare di iniziative costruttive, tra cui le cosidette Radio libere e l’esperimento dell’Estate Romana. Molti avvenimenti portano la data di quell’anno; si pensi solo all’arresto di Renato Vallanzasca, per tutti “il bel René”.

Un bel ritratto di quell’anno, che finiva tre decadi fa, durante il quale la fantasia che doveva soffocare il potere aveva trasformato i muri di accademie e città in opere d’arte e pezzi di letteratura, si approfondiva la presa di coscienza delle donne, si auspicava a un mondo differente provandoci davvero. La trasmissione si chiude con la frase, forse profetica, secondo cui “di tutto ciò che ha caratterizzato quest’anno, resterà solo il ricordo della violenza”. E probabilmente, più di altri messaggi, quello del terrorismo e dei suoi morti è l’immagine che più persistente ha attraversato i decenni.

Natale in Serbia attraverso il racconto di Jasmina Tešanović

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Image by OibibioChristmas in Serbia è il racconto che Jasmina Tešanović fa tra allargamento dell’Unione europea, fallimento dei negoziati sul Kosovo, espansionismo nazionalista della Russia a caccia di nuovi giacimenti di gas e estensioni delle basi Nato, come quella italiana di Vicenza. E scrive:

This holiday season, Serbia will observe the New World Order’s consumer rite of Christmas, then perform the pagan ritual of New Year, when people hit the streets, flinging firecrackers and firing weapons into the sky in a storm of resolutions, wishes and kisses before the Serbian Orthodox Christmas. The upcoming presidential elections in January 20th 2008 will show supposedly what small Serbia has decided for its own fate: to become European, Russian or American. In reality, Serbia stands decoratively armed as the banana republic of Ruritania, a frozen-conflict in love with melodramatic national notions from a historical pulp novel, with its own rules and edicts, which it flings into the teeth of a disbelieving world. The world does not comply with Serbia.

In rete i libri di Giulia Ghini e Antonio Montanari Nozzoli

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Alcune segnalazioni a libri disponibili in rete per il download. Estremamente diversi tra di loro, sono, ciascuno per il proprio ambito, una lettura interessante:

  • Giovanna e la tempesta verticale di Giulia Ghini, storia ambientata a Bologna tra segreti rimossi, dimensioni parallele che si incontrano, medicina occidentale e trasformazioni della materia. Letto ancora in bozza dopo che Giulia me l’aveva inviato l’estate scorsa, ora è stato pubblicato su Lulu.com, rilasciato con licenza Creative Commons e acquistabile anche su carta;
  • ricordi, nostalgia e tenacia sono invece gli elementi alla base di Anni Cinquanta – I giorni della ricostruzione visti da un bambino. 1948-1953 di Antonio Montanari Nozzoli. Pubblicato per la prima volta nel 1995 da Guaraldi di Rinimi, Antonio lo ha reso disponibile nei giorni scorsi sul suo blog, da dove l’ho potuto scaricare e leggere;
  • Si sta come a Natale, curato Ramona Corrado e Gaja Cenciarelli per Vibrisselibri e, come per i volumi precedenti, scaricabile dalla rete (qui il link per il download). Ventuno testi per raccontare la (impossibile) immunizzazione di fronte alle feste comandante e per contribuire almeno un po’ a conoscerne aspetti diversi e per certi versi contrastanti.

Neicampi.org e le notizie che non fanno notizia

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Le Notizie che non fanno notizia di cui parla Loredana Lipperini sul suo Lipperatura:

“Vivevano sulle rive del fiume Aniene, periferia est di Roma. Da dieci anni. Settantadue baracche costruite a mano, in mezzo ai rifiuti,e che nel corso degli anni si erano trasformate in casette dignitose, a cui il Comune aveva addirittura assegnato un numero civico, a cui erano stati fatti regolari allacci di luce e acqua. Con tanto di bollette da pagare. Poi arriva il 31 ottobre, l’omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto, l’emergenza sicurezza. E pure le conseguenze. Il 10 dicembre la baraccopoli sulle rive dell’Aniene viene sgomberata. Le ruspe buttano giù tutto. La destra esulta, il centrosinistra sente di aver raggiunto un obiettivo, dando la giusta riposta ai cittadini del quartiere che da tempo si lamentano dei vicini di casa indesiderati”.

Il resto lo trovate su neicampi, dove si ritrovano i promotori dell’appello “Il triangolo nero“.