“Quando l’America si innamorò di Mussolini”: il fascino del duce sugli Usa nei documenti degli archivi americani

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Quando l'America si innamorò di MussoliniUn altro libro da mettere nella lista di lettura. È l’ultimo di Ennio Caretto, Quando l’America si innamorò di Mussolini (Editori Riuniti), che di questo parla:

L’ascesa del Duce fu molto seguita negli Stati Uniti, che inizialmente lodarono e apprezzarono l’operato di Mussolini. La storia segreta, uscita dai documenti degli Archivi nazionali americani che Caretto ha avuto modo di consultare, ci racconta proprio di un’America sedotta dal dittatore, dal suo modo di fare al tempo stesso galante e canagliesco, e questo libro, che quella storia racconta, ci aiuta a capire quali sono i motivi che spinsero le alte sfere di Washington a non combattere il fascismo in Italia, almeno fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Di più, questo libro racconta i rapporti ambivalenti intercorsi fra gli Stati Uniti e l’Italia negli anni dell’ascesa delle camicie nere, tra incidenti diplomatici mancati, accordi internazionali, leggi razziali ed eugenetica. E racconta di un amore inconfessabile fra il Paese della Democrazia e un dittatore capace di sedurre perfino Hollywood e di mettere il seme per la deriva “nera” che oggi, come allora, rischia di impossessarsi del mondo “libero” americano ed europeo.

E le suffragette marciarono per le strade di Washington. A un secolo di distanza su “The Atlantic” la storia per immagini di quel giorno

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Program for the 1913 women's suffrage procession

Il 3 marzo 1913, cento anni fa, a Washington sfilavano per la prima volta le donne della National American Woman Suffrage Association per rivendicare il diritto di voto. Organizzato da Alice Paul (qui un suo ritratto), l’evento portò per le strade della capitale degli Stati Uniti circa ottomila persone, incluse quelle che marciarono in modo originale tra carri allegorici e costumi. Ma soprattutto c’era una nutrita rappresentanza di cittadini che andò ben oltre le suffragette. A distanza di un secolo dall’evento, il giornale The Atlantic ha radunato ventiquattro fotografie dell’epoca conservate dalla Biblioteca del Congresso e ha fatto una storia per immagini di quel giorno.